Creato da: nye.oldham il 19/06/2011
storia, arte, letteratura e scienze

 

 
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Poligrafi e saggisti del '700 italiano verso il moderno giornalismo

Post n°170 pubblicato il 10 Ottobre 2016 da nye.oldham

Con i fratelli Verri e noti scrittori italiani della seconda metà del '700 si afferma con decisione un modo di fare informazione e divulgazione sempre più moderno e corretto.Pietro e Alessandro Verri e Cesare Beccaria fondarono con un proprio entourage "L'Accademia dei pugni" a Milano.Era il 1760.Poi l'attività del gruppo trovò espressione e divulgazione delle proprie posizioni teoriche anche nella istituzione,sempre a Milano,del "Il Caffè",un giornale periodico che dal 1764 al 1776 partecipò alla vivace battaglia culturale di ispirazione illuminista.Si entrò anche in polemica con le vecchie strutture legislative,si rivendicava la necessità di usare nuovi mezzi di comunicazione linguistica e letteraria.Gli stessi Beccaria e Pietro Verri divennero animatori di un dibattito molto più ampio che coinvolse ogni settore della vita economica e sociale e che incise sulla politica del governo.Bisognava stimolare il sorgere di una libera vita civile:una nella cultura,una nella nazionalità.E il nesso politica-cultura non fu solo binomio-assioma,filtro di riflessione per meglio analizzare le peculiarità della società italiana.Fu bensì pretesto per costruire una letteratura concretamente propositiva e dunque utile alla collettività.In tal senso lo stesso Verri compilò le sue riflessioni teoriche di gestione e amministrazione pubblica nelle "Meditazioni sull'economia politica"(1771).Dunque all'impegno etico e civile individuale diede forza vieppiù la vigile osservazione degli eventi da parte di moltissimi autori e personalità che con grande zelo operavano anche in associazioni e con attività poligrafiche e tematiche diversificate.Sempre massima fu la cura per la forma e lo stile,così nella narrativa,nella saggistica come nel giornalismo e secondo uno degli imperativi illuministi:quello di recuperare l'erudizione,la filologia,la proprietà di linguaggio tradizionale accanto alla ricerca e l'uso di un lessico attuale,contemporaneo così nella storiografia e nella divulgazione come dalla narrativa agli elaborati specialistici o settoriali.In generale gli operatori culturali si disposero alla reinterpretazione dei generi letterari per favorire un più stretto rapporto tra autori e pubblico e per accrescere le possibilità di fruizione.Inoltre la cultura illuminista,che dai sistemi filosofici di Locke(1632-1704)e Hume(1711-1766)si diffuse in Francia e poi in Italia,propose con successo "il saggio" come mezzo di propagazione della conoscenza e di un più pertinente intervento sui dibattiti.Il termine "saggio",già usato in Italia ,Francia e Inghilterra per verificare bontà e purezza di sostanze come vino,metalli oro e argento,bene denotava il carattere esplicativo del relativo componimento qualificato unanimamente come scrittura privilegiata di promozione e sollecitazione di nuove idee e rinnovati spunti di analisi.Il saggio risultava più immediato e facilmente fruibile del consueto trattato.E con un lessico variato,ricco di termini d'uso corrente e tradizionali,una sintassi lineare e duttile alla profondità e diversità degli argomenti,aperto alle metafore e alla semplificazione divenne strumento di divulgazione.Carlo Denina(1731-1813)propose "Il discorso siopra le vicende della letteratura"(1760).Girolamo Tiraboschi(1731-1794)diede alle stampe"La stoira della letteratura italiana"(1772-82),prima opera completa dedicata alla nostra letteratura.E in quel Settecento illuminista,evento unico nella storia della civiltà occedentale,che mescolava e fondeva come in nessun altro tempo storico il culto della ragione con quello del sentimento e pensava e sentiva ad un tempo e faceva uso severo dell'analisi razionale e insieme dello spirito e della commozione e della più tenera sensibilità,in quel '700 illuminista dunque uno dei livelli di promozione culturale più diffuso fu raggiunto dalla fervida attività giornalistica.Già alla fine del '600 c'erano state pubblicazioni di carattere giornalistico eminenti e puntuali a Roma,Parma,Modena,Venezia curate da personalità come Bacchini(1651-1721),Zeno(1668-1750),Muratori(1672-1750).Seguirono pubblicazioni specialistiche su temi sociali.I Caminer fondarono a Venezia "Il giornale enciclopedico":era il 1774.Compagnoni(1754-1833),letterato e giornalista,padre del nostro "tricolore"pubblicava "Le notizie dal mondo".Il giornale divenne mezzo di comunicazione e informazione rapido e "La Gazzetta veneta"di Gozzi/1713-1768)assecondò in pieno il carattere del giornale come organo di informazione e di cronaca.I lettori erano conquistati dalla utilità delle notizie,da gradevoli curiosità proposte con cura e infiniti spunti di riflessione.Evolveva la consuetudine ad una pluralità di indirizzi e argomenti stesi anche sinteticamente ma capaci di informare serenamente.I giornali,già veicoli di cultura erudita,diventavano mezzi di intervento militante sulle istanze contemporanee della cittadinanza.E nonostante i limiti della censura e di un mercato ristretto gli operatori editoriali svilupparono le caratteristiche di scrittori eclettici, di poligrafi con la funzione di divulgatori della conoscenza.

 
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