anthea
la mia vita è tutta qui. ormai vissuta nell'assenza di te....
Per poter vivere una volta ancora, lasciai libere le mie dita guidate solo dalla forza del mio amore. Le lasciai libere di scrivere senza limiti. Fu cosi, che narrarono di quello che videro nei più nascosti angoli del cuore mio. Rovistarono nelle stanze della mia anima, trovando segreti nascondigli Frugarono, trovarono, descrissero; portarono alla luce un sentimento forte, mai sopito. Narrarono la storia di una dama, di un adorabile cavaliere errante e del loro infinito amore. Varcarono la soglia dell’anima mia e videro le porte spalancate. Tante stanze, tutte dischiuse alla sua presenza. Raccontarono di quando ci fu un tempo nel quale una stanza ed una sola restava chiusa a chiave. Nessuno poteva entrare. Occultato l’ingresso, serrato il chiavistello. Dissero di come solo io potevo usare la piccola chiave che tenevo ben nascosta. Rifugio mio segreto a tutti, poiché lì regnava la pace del cuore. Eremo non visibile dove l’anima mia si ritemprava dai dolori della vita.
Stanza celata all’amore e alla passione degli uomini perché lì, come araba fenice, dalla cenere dei miei ricordi ogni volta risorgevo. Le mie dita frugarono, trovarono, descrissero; portarono alla luce un altro ricordo. Narrarono di un giorno nel quale mi scoprii follemente innamorata. Raccontarono di come amai totalmente senza riserva alcuna. Dissero di come donai insieme al mio amore, tutta me stessa. Come cantastorie riportarono alla gente di come ritornò al mio cuore, centuplicato ancora mille volte tutto l’amore donato.Amai e fui riamata; totalmente e follemente. Descrissero di quando ricambiai il dono ricevuto, consegnando al mio infinito amore le chiavi del cuore mio; tutte... anche la più piccola. Lasciai libere guidate solo dalla forza del mio amore. Libere di narrare l'inizio della mia fine... Anthea
A te che sei stato, sei e sempre sarai,
il mio adorabile cavaliere l'unico amore infinito della mia vita.
Con tutto l'amore che porto nel cuore la tua dolcissima dama..... Anthea
Amoreunicoamore. Mina
Dove non ho più parole inizi tu, dove comincio a stare bene dove mi sembra di volare e non tornare giù.Amore in tutti quanti i sensi, amore mio. Amore figlio di altri tempi, amor dal cor che si commuove. Amore, amore, amore mio. Non so quant'è che io ti cerco e neanche so se ti ho incontrato, perché è difficile capirlo quando qualcuno è innamorato
Amore senza fine, amore libero, così bugiardo e così vero. Amore senza una ragione senza via d'uscita impossibile padre padrone della nostra vita. Amore vento nelle mani, amore di parole al vento che aspetti a stringermi tra le tue braccia, amore mio. Dove non tramonta il sole esisti tu. Dove tutto può accadere dove la via tra il bene e il male non si distingue più. Ti avevo già e ti avevo perso ti ho maledetto e ti ho sognato; ho alzato i pugni contro il cielo, però ti ho sempre perdonato. Amore ad ogni costo, amore inutile ma dillo ancora che ci credo. Amore senza una ragione,senza via d'uscita impossibile padre padrone della nostra vita. Amore vento nelle mani, amore di parole al vento. Amore unico, unico amore. Amore vento nelle mani di parole al vento che aspetti a stringermi tra le tue braccia, amore mio.
DOMENICA 28.NOVEMBRE.2010 ORE 23.00 CIRCA.
amor mio stasera ti mando una poesia
non e' mia ma di pablo neruda e' bellisima ed io desidero
dedicarla a te mio unico e bellissimo amore.
anthea? io ti amo immensamente mia dolcissima dama....
Non t'amo come se fossi rosa di sale, topazio
o freccia di garofani che propagano il fuoco:
t'amo come si amano certe cose oscure,
segretamente, tra l'ombra e l'anima.
T'amo come la pianta che non fiorisce e reca
dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori;
grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
il concentrato aroma che ascese dalla terra.
T'amo senza sapere come, né quando, né da dove,
t'amo direttamente senza problemi né orgoglio:
così ti amo perché non so amare altrimenti
che così, in questo modo in cui non sono e non sei,
così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.
30 DICEMBRE2010
dormi con me ed io ti terro' fino a domani senza lasciarti un attimo
con le braccia e con il cuore......
Non t'amo se non perché t'amo
e dall'amarti a non amarti giungo
e dall'attenderti quando non t'attendo
passa dal freddo al fuoco il mio cuore.
Ti amo solo perché io ti amo,
senza fine t'odio, e odiandoti ti prego,
e la misura del mio amor viandante
è non vederti e amarti come un cieco.
Forse consumerà la luce di Gennaio,
il raggio crudo, il mio cuore intero,
rubandomi la chiave della calma.
In questa storia solo io muoio
e morirò d'amore perché t'amo,
perché t'amo, amore, a ferro e fuoco.
come sempre pablo neruda
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persa nel nulla telematico...
Post n°139 pubblicato il 08 Gennaio 2011 da anthea40
ieri sera ti avevo scritto un'altra mail che si è persa nel nulla telematico.. era piena di dolore e disperazione .Perdonami amor mio ma a volte è cosi difficile chiudere fuori questi sentimenti, è cosi difficile fare finta che va bene cosi, che anche vederti per pochi attimi possa darti la forza di aspettare fino al mattino dopo che con certezza porterà in dono il suono della tua voce calda. Ancora più difficile a volte è il non sentire il dolore provocato da questa vecchia amica che stringe il cuore ma non lo stritola, fa male amor mio.. veramente male. Ieri sera sono tornata e mi sono ritrovata a preparare una cena che non era per te; mi sono seduta a tavola ma tu non c'eri e la realtà mi ha sbattuto con forza una porta in faccia... Due domande da ieri sera stanno veleggiando nel mare dei miei pensieri: Quando, amor mio? Avremo mai una quotidianità da vivere insieme io e te? Io mi guardo intorno riconoscendo le mura di questa abitazione, ci sono cose e dettagli che ho creato io, cose comprate nel corso degli anni ma sono solo cose in una casa che spesso è fredda e gelida perché quando torno non trovo te ad aspettarmi. Un po' di tempo fa provavo un altro genere di dolore, ma c'era la speranza a sostenermi.. una folle speranza che tu ritornassi in una maniera o nell'altra a far parte della mia vita che in quel momento era devastata dall'assenza di te. Quella folle speranza che in qualche modo mi ha tenuto in vita, che mi ha permesso di sopravvivere alla tua assenza, che mi ha permesso di scrivere un blog che arrivasse a te, che non mi permesso di dimenticare, ma di alimentare i ricordi di un amore infinito vissuto intensamente. Volevo più di ogni altra cosa che i miei scritti arrivassero a te, perché in fondo al cuore sapevo che mettere a nudo la mia anima lasciando libere le dita, trasformare in parole scritte per svariati post i ricordi, i dolori del cuore, i voli pindarici di un'anima che ha bisogno d'amore. Scrivere, scrivere, scrivere senza mai abbandonare la folle speranza che il mio blog potesse sciogliere il ghiaccio del tuo cuore, abbattere quell'altissimo muro di cinta che avevi eretto intorno a te. Metaforicamente ho cavalcato nelle notti per raggiungere il tuo castello, non so quante volte, né quante volte mi sono fermata li ad aspettare che tu apparissi. Ho viaggiato in carrozze scomode che mi hanno portato nei luoghi dove c'era un ricordo di noi da rivivere, sempre sperando che per un assurdo scherzo della vita tu trovassi li a rivivere il nostro amore. Sempre sostenuta dalla folle speranza di un tuo ritorno accanto a me. Adesso so che anche tu facevi le stesse cose... Io non so chi devo ringraziare, quale dio maggiore o minore ha fatto si che tutto questo sia avvenuto, chi o cosa ha reso possibile il fatto che tu adesso sei con me, a riempirmi la vita di un amore folle e smisurato, ho te a rendermi felice negli attimi vissuti insieme. Sei tu che mi fai volare in alto portandomi in cieli sconosciuti in alto fra le nuvole. Sei tu che ti prendi cura di questa donna che fra le tue braccia diventa quello che permetto solo a te di vedere. Adesso ho tutto questo, ma c'è il dolore atroce provocato dall'incertezza del nostro futuro insieme; provocato dal non sapere quando, come o se.... Ecco perché a volte io non riesco proprio a chiudere fuori questi sentimenti, ecco perché non riesco ad allentare la stretta di quella manina d'acciaio. E poi c'è la gelosia, quella che prende a morsi il tuo cuore, quella che prende a pugni lo stomaco, quella che ti fa mordere le labbra, quella che ti fa conficcare le unghie nella pelle fino a sanguinare. L'assurda gelosia che sappiamo benissimo di non dover provare se vogliamo avere qualche speranza di mantenere intatta la nostra salute mentale. La gelosia araba, siciliana, turca... una subdola malattia che si insinua sotto pelle e lentamente corrode... Gelosia del nostro quotidiano che dobbiamo dividere con persone diventate quasi estranee. Quando parliamo di quello che ci accade, di quello che facciamo o delle cose che facciamo per la casa o la famiglia proviamo quella gelosia atroce che devasta tutti i nostri buoni propositi, che fa crollare quel castello di carte col seme cuori costruito con tanta attenzione e diligenza. Poi c'è un dolore misto a rabbia provocato dal fatto che tutte le nostre azioni sono regolate dalle persone che ci stanno intorno. Il vederci quando tutto ma proprio tutto coincide con gli impegni degli altri... ma quello che fa male veramente e il non poterci sentire quando ne abbiamo voglia, il non poterci vedere quando abbiamo bisogno di " tornare a casa", il non poterci dire buongiorno appena svegli o dirci buonanotte prima di addormentarci abbracciati... ma forse tutto questo vorrebbe dire vivere insieme. Tutto questo amor mio mi ha fatto compagnia ieri sera e anche stamattina e a quelle due domande non ho saputo dare risposta. Con tutto quello che ho nel cuore. Anthea
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