MA DOVE CAZZO SON FINITI TUTTI????
OVVERO
DOV'E' FINITO IL QUARTO STATO?
Post n°900 pubblicato il 07 Febbraio 2013 da ironwoman63
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Post n°899 pubblicato il 06 Febbraio 2013 da ironwoman63
cosi Vendola su twitter rivendica onesta' intellettuale dal PD. Doveva pensarci prima , non sapeva che il Pd ha approvato per la maggiore le manovre di Monti? Questo e' indicativo del progetto politico che andranno a definire una volta eletti al governo. E' un po tardi per svegliarsi caro Nichi , ma meglio tardi che mai!!!!! ironwoman63 |
Post n°898 pubblicato il 05 Febbraio 2013 da ironwoman63
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Post n°897 pubblicato il 05 Febbraio 2013 da ironwoman63
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Post n°896 pubblicato il 03 Febbraio 2013 da ironwoman63
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Post n°895 pubblicato il 03 Febbraio 2013 da ironwoman63
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Post n°894 pubblicato il 02 Febbraio 2013 da ironwoman63
(trovate tutti i grafici su Rischio Calcolato) dal blog di byoblu |
Post n°893 pubblicato il 31 Gennaio 2013 da ironwoman63
fonte : AFFARI ITALIANI .IT |
Post n°892 pubblicato il 28 Gennaio 2013 da ironwoman63
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Post n°891 pubblicato il 27 Gennaio 2013 da ironwoman63
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Post n°890 pubblicato il 25 Gennaio 2013 da ironwoman63
MONTI BILDERBERG SPARISCE DAL WEBI tentativi di censura denunciati in alcuni articoli. Ci sarebbero infatti "censori" attivi nel depennare qualunque informazione sfavorevole al Professore Monti insieme a Bilderberg, su Wikipedia non si trova più. Qualcuno ha rimosso la voce durante le feste. In un articolo firmato da Stefano Filippi su Il Giornale, si legge infatti che, su Wikipedia, è stato depennato il collegamento e l'adesione del professore al club Bildeberg e alla "Trilaterale", così come l'accenno alla sua iscrizione allo "steering committee" del Gruppo Bilderberg, o alla presidenza onoraria del think tank del club Bruegel di Bruxelles. "Ogni volta che qualche utente tenta di infilare queste voci nel profilo di Monti - si legge ancora nell'articolo - subisce una censura. I moderatori sono intervenuti e hanno ripristinato la voce precedente, mondata da ogni riferimento che associasse il limpido curriculum montiano a lobby influenti, reti di potere esclusive, élite più o meno segrete capaci di orientare le politiche delle organizzazioni internazionali come dei singoli governi". "La storia della censura wikipedica è raccontata nei dettagli sulla pagina principale di Buio.org, un sito «multiautore» di estrema sinistra. Si può ricostruire la discussione sulla voce relativa alla Commissione Trilaterale con le numerose purghe operate dai «liberi censori», la relativa cronologia, e la stessa operazione è possibile ripetere per le voci sul Bilderberg e il Bruegel. Vengono riportati anche i «nickname» degli amministratori di Wikipedia che sono intervenuti a ghigliottinare le informazioni sgradite. Sembra siano «tra i più attivi e "autorevoli"» dell'edizione italiana dell'enciclopedia web. C'è un occhio di riguardo, dunque, su Mario Monti. Se sul Professore circola qualche informazione che potrebbe metterlo in cattiva luce, scatta immediatamente il tentativo di censurare o sminuire. Soltanto in questi ultimi giorni è successo altre due volte. La prima è stata venerdì, quando il quotidiano online Formiche.net (il cui fondatore, Paolo Messa, è nello staff del ministro Clini dopo essere stato capo ufficio stampa dell'Udc, fonte Wikipedia) ha rivelato il luogo in cui si stava svolgendo la riunione segreta tra Monti e i centristi: un convento di suore sul Gianicolo legate alla Comunità di Sant'Egidio. Immediata pioggia di false smentite. Ieri, altra sequela di precisazioni e distinguo verso il Sole24Ore che ha fatto i conti in tasca al governo scoprendo che i tecnoministri hanno realizzato soltanto il 25 per cento del programma". Le forbici della wiki censura pro Monti hanno operato persino nella santa notte di Natale. Alle 22.28 del 24 dicembre si potevano leggere i dati non lusinghieri dell'economia italiana durante l'anno del governo tecnico: disoccupazione, Pil, debito. L'indomani, alle 10.18, qualcuno aveva già spazzato via tutto. Le due versioni sono a disposizione a questo indirizzo. fonte: cadoimpiedi.it |
Post n°889 pubblicato il 25 Gennaio 2013 da ironwoman63
All’indomani dell’incontro del 14 gennaio con il sottosegretario Guerra, in molti erano ottimisti. Sembrava infatti che l’intervento annunciato sugli esoneri parziali concessi alle imprese rispetto all’obbligo di assumere persone con disabilità andasse nell’ottica di restringere la possibilità (già oggi ampiamente diffusa, se non opzione quasi preferenziale vista l'irrisorietà della sanzione prevista) che un’impresa svicolasse semplicemente pagando un piccolo esborso economico. Sembra invece che il testo licenziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali non vada nella direzione attesa. La Fish, nel dare notizia del decreto, denuncia infatti che «dal nuovo decreto ci si attendeva che vi fosse un deciso intervento restrittivo e di buon senso per restituire posti di lavoro e un impiego dignitoso a migliaia di persone con disabilità. Purtroppo il testo del decreto che verrà sottoposto il 24 gennaio alla Conferenza Stato Regioni tradisce ampiamente queste aspettative». Dopo la denuncia della Fish arriva anche la bocciatura da parte della Cisl: «Il testo del Decreto Esoneri che il Ministero del Lavoro ci ha inviato è assolutamente inaccettabile», dice in una nota il Segretario confederale Pietro Cerrito. «Il testo non è conforme a quanto preannunciato nel Tavolo aperto il 14 gennaio dal Ministro Fornero e va, invece, nella direzione contraria di permettere a molte più imprese, anche senza particolari requisiti, di chiedere di essere parzialmente esonerate dagli obblighi di assunzione di persone con disabilità». Anche la Cisl rinnova la richiesta alle Regioni di non approvare tale testo in Conferenza Unificata e consentire così che si riapra la discussione. Fonte : VITA.IT MENO MALE CHE SUI CARTELLONI ELETTORALI, QUALCUNO DELL'ENTURAGE DI MONTI CITA TUTTA LA SUA PIETAS PER DEBOLI E FAMIGLIE. SE QUESTO E' IL MODO DI AIUTARE I POVERI E I DEBOLI, VUOL DIRE CHE QUALCOSA NON FUNZIONA!!! ALMENO STESSERO ZITTI INVECE DI IMBONIRE LA GENTE CON BALLE STRATOSFERICHE. ALLA FACCIA DEI DEBOLI, SE QUESTI IRRESPONSABILI CONTINUERANNO LA LORO AGENDA , ARRIVEREMO PRESTO A QUELLA CHE HITLER EBBE ALMENO IL CORAGGIO DI DEFINIRE SOLUZIONE FINALE. POCO IMPORTA COME SI FA FUORI LA GENTE. TOGLIERE IL LAVORO A CHI GIA HA LA DISGRAZIA DI ESSERE NELLE FASCE DELL'HANDICAP, EQUIVALE UCCIDERE PER FAME .IL SALVATORE DELLA PATRIA MARIO MONTI SALE IN POLITICA PER QUESTO? RICORDIAMOLO NEL SEGRETO DELL'URNA E FACCIAMO IN MODO CHE LO RICORDINO ANCHE GLI ALTRI!!! ironwoman63 |
Post n°888 pubblicato il 25 Gennaio 2013 da ironwoman63
USA, FONDI DAI PETROLIERI PER SCREDITARE GLI STUDI SUL CLIMA PIÙ DI 500 MILIONI DI DOLLARI STANZIATI NEGLI ULTIMI ANNIIl Donors Trust, il fondo americano che garantisce l'anonimità ai suoi finanziatori, ha contribuito con milioni di dollari alle campagne di discredito dei cambiamenti climatici. Tuttavia, come rivela il quotidiano inglese The Independent, è stato scoperto che alcuni dei principali contribuenti sarebbero legati alle industrie del settore petrolifero: in particolare Charles Koch, che avrebbe operato tramite il Knowledge and Progress Fund con 4,5 milioni di dollari fra il 2007 e il 2010. Secondo alcune stime, negli ultimi dieci anni, oltre 500 milioni di dollari sono finiti nelle casse delle organizzazioni dedicate a negare la realtà del "climate change": la maggior parte delle somme è stata donata in modo anonimo, oltretutto, mediante terze parti che garantiscono un alto grado di anonimità. fonte: animali e ambiente nel cuore. it |
Post n°887 pubblicato il 25 Gennaio 2013 da ironwoman63
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da un'intervista interessante uno stralcio per capire MDP e valore delle nazionalizzazioni bancarie.
Post n°886 pubblicato il 25 Gennaio 2013 da ironwoman63
La causa principale della crisi in cui oggi versa il Monte e che domani colpirà altre banche verte sulle dinamiche speculative del mercato finanziario, che hanno comportato un enorme rialzo dei valori dei capitali fino al 2007 e un successivo tracollo dopo quella data. Queste violente oscillazioni sono connaturate al regime globale di accumulazione finanziaria che abbiamo ereditato dagli anni del cosiddetto “pensiero unico” e che, sebbene in grave affanno, resta tuttora egemone. Sarà scomodo e demodé doverlo ammettere, ma la cosiddetta “influenza” della politica sulle fondazioni non c’entra un bel niente. Piuttosto, bisognerebbe prendere atto che la situazione di bilancio del Monte dei Paschi non potrà essere sanata con dei prestiti al nove percento erogati dal governo. Né si può pensare che questi prestiti favoriranno l’erogazione di credito a favore delle imprese e delle famiglie. L’unica soluzione razionale, a questo punto, dovrebbe esser quella di avviare immediatamente un percorso verso la nazionalizzazione dell’istituto. Le ricerche più recenti evidenziano che le banche di proprietà pubblica possono erogare credito a condizioni più favorevoli e soprattutto in un’ottica di più lungo periodo, servendo così meglio il territorio in cui operano, e senza lasciarsi condizionare da tentazioni di tipo più o meno smaccatamente speculativo. |
Post n°885 pubblicato il 23 Gennaio 2013 da ironwoman63
il 24 e 25 febbraio decideremo chi guiderà l’Italia nei prossimi anni. Non parlano delle violazioni, dell’ingiustizia, della sofferenza e della disgregazione socialeprodotte in questi anni da lacune nelle leggi e da scelte politiche sbagliate. Invece, il benessere di un paese si misura anche dal rispetto dei diritti umani! Per questo, Amnesty International lancia oggi la campagna “Ricordati che devi rispondere. L’Italia e i diritti umani”. Sottoporremo a chi si candida al governo e al parlamento un’Agenda in 10 punti per i diritti umani nel nostro paese. Chiederemo un impegno chiaro e concreto sulla violenza contro le donne, le condizioni carcerarie, il comportamento delle forze di polizia, le leggi e le prassi su migranti e richiedenti asilo, la discriminazione contro i rom, l’omofobia, le scelte di politica estera, gli organismi nazionali di promozione dei diritti umani, la responsabilità delle multinazionali italiane che operano all’estero e i trasferimenti di armi. Le 10 richieste di Amnesty International, se adottate, costituiranno davvero una riforma nel campo dei diritti umani. Berlusconi, Bersani, Giannino, Grillo, Ingroia, Monti e Pannella devono esprimere una posizione chiara su ciascuno di questi punti. Grazie |
Post n°884 pubblicato il 22 Gennaio 2013 da ironwoman63
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Post n°883 pubblicato il 22 Gennaio 2013 da ironwoman63
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Post n°881 pubblicato il 20 Gennaio 2013 da ironwoman63
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Post n°880 pubblicato il 19 Gennaio 2013 da ironwoman63
MUOS, UNA BATTAGLIA È VINTA, MA LA GUERRA È TUTTA DA COMBATTERE di Antonio Mazzeo - 19 gennaio 2013 Lo stop all’impianto satellitare della Marina militare americana non soddisfa del tutto i comitati. Blocchi a oltranza. Incontro top secret tra il ministro Cancellieri e l’ambasciatore Usa Tromp.Dopo una notte tranquilla, i NO MUOS hanno lasciato i tendoni del presidio per occupare la strada che conduce all'ingresso della grande stazione di telecomunicazione della Marina militare Usa di Niscemi. La notte precedente, le violente cariche della polizia hanno consentito l'ingresso del camion gru che dovrà innalzare le tre mega antenne satellitari del MUOS. Così è stato deciso di estendere il blocco a tutti i mezzi militari Usa e ai furgoni delle imprese chiamate a realizzare la nuova infrastruttura militare. Passano le ore, ma nessuno si presenta a lavoro. All'interno della base non si registra alcun movimento. Per oggi è chiaro che non si lavorerà. Nel corso della giornata, il blocco si rafforza con la presenza di centinaia di studenti e cittadini niscemesi. Ci sono diversi giornalisti, qualche amministratore locale, i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle. Poi giungono da tutta la Sicilia i Comitati No MUOS per fare il punto sulla mobilitazione e programmare i prossimi impegni. "Prendiamo atto delle dichiarazioni tardive del Presidente della Regione Rosario Crocetta che assicura aver predisposto il decreto che avvia il procedimento di revoca delle autorizzazioni ai lavori. Ma in attesa di poter conoscere l'esatto contenuto degli atti, noi continuiamo a presidiare la base di morte e a impedire che i lavori, illegittimi, possano comunque continuare", afferma Elvira Cusa, esponente dei No MUOS di Niscemi. C'è una certa sfiducia tra i manifestanti. Troppe promesse, troppi impegni sono stati disattesi in questi anni di lotta contro l'Eco MUOStro. Non sono stati sufficienti le delibere di quattro consigli provinciali, decine di consigli comunali e, qualche giorno fa, il voto unanime dell'Assemblea Siciliana per imporre lo stop ai lavori. Le ruspe e i camion hanno già irrimediabilmente distrutto un'area della riserva naturale orientata "Sughereta" per lasciare il posto ai terrapieni dove installare i tralicci e le antenne del sistema satellitare. "I segnali che giungono dal governo di Roma, l'anomalo attivismo dei diplomatici statunitensi in Italia, sono allarmanti", aggiunge Elvira Cusa. "Siamo convinti che si tenterà in tutti i modi di imporre il completamento dei lavori, con o senza la sospensione o la revoca delle autorizzazioni da parte della Regione. Le nostre proteste continueranno sino a quando non verrà definitivamente chiusa la partita, il governo revocherà il permesso a utilizzare il territorio italiano per installare un sistema di aggressione bellica ad uso esclusivo Usa e si avvierà lo smantellamento delle 46 antenne già esistenti, responsabili di un pericolosissimo inquinamento elettromagnetico nella città di Niscemi". L'indignazione generale per la decisione di utilizzare i reparti antisommossa per piegare la resistenza nonviolenta dei No MUOS ha costretto i vertici della Regione ad assumere una posizione politica più decisa. Dopo aver promesso in campagna elettorale il proprio impegno ad impedire l'installazione del sistema militare,Crocetta ha poi mostrato una certa tiepidezza ad affrontare la questione, rinviando ogni decisione all'assunzione di nuovi pareri scientifici sul rischio elettromagnetico da parte dall'Istituto superiore di sanità e dall'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente. "Avevamo chiesto che non avvenissero forzature contro gli abitanti di Niscemi ma appena saputo degli scontri ho deciso di inviare subito il decreto di sospensione dei lavori al ministero della Difesa degli Stati Uniti, all'ambasciata USA in Italia e al Viminale", ha spiegato Rosario Crocetta. "Non sbloccheremo le autorizzazioni se prima non ci saranno consegnati due studi, il primo deve riguardare i rischi per la salute dei cittadini, il secondo sull'impatto che l'opera può avere sulla navigazione aerea del vicino aeroporto di Comiso. La Marina Usa ha presentato uno studio sulla salute fatto da ingegneri che non pare siano autorizzati ad emettere pareri sanitari. Inoltre non esiste alcuno strumento di monitoraggio di emissioni elettromagnetiche. Ciò potrebbe viziare tutto l'iter delle autorizzazioni, rendendole nulle. Anche se è considerata un'opera di interesse nazionale, questa non può andare contro il diritto alla salute garantito dalla Costituzione". In una nota inviata il 3 gennaio scorso a Crocetta, la ministra Cancellieri, bypassando il collega alla Difesa ammiraglio Gianpaolo Di Paola, aveva definito d'importanza "strategica" la nuova struttura militare per le forze armate USA e per quelle NATO e italiane. Peccato che nei documenti ufficiali italiani e statunitensi, il MUOS, come la stesa base di Niscemi, sono classificati ad "uso esclusivo" dei militari USA. Una valutazione quella della Cancellieri che singolarmente è stata riproposta in un comunicato diffuso dall'ambasciata Usa di Roma subito dopo le dichiarazioni di sospensione dei lavori da parte della Regione siciliana. "L'Italia, in quanto membro della Nato e partner importante per la sicurezza e la pace a livello internazionale, così come gli altri membri dell'Alleanza, trarrà beneficio dal Muos a sostegno delle operazioni Nato", scrive l'ufficio stampa dell'ambasciata. Una versione forse concordata nel corso dell'incontro top secret tenutosi il 21 dicembre scorso al Viminale, tra la ministra Cancellieri e l'ambasciatore Usa David Tromp, il diplomatico che si è battuto con tute le forze per rendere digeribili MUOS, aerei senza pilota a Sigonella e Dal Molin di Vicenza. Dal blog dell'autore Questo articolo è comparso anche su Il Manifesto del 13 gennaio 2013 |
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TRACY CHAPMAN PARLANDO DI RIVOLUZIONE
Non lo sai Stanno parlando di una Rivoluzione Sembra un sussurro Non lo sai Stanno parlando di una Rivoluzione Sembra un sussurro Mentre fanno la coda per il sussidio Piangendo alla porta degli eserciti della salvezza Sprecando tempo agli uffici di collocamento Aspettando una promozione La povera gente si ribellerà E si prenderà la sua parte La povera gente si ribellerà E si prenderà ciò che le appartiene Non lo sai faresti meglio a correre, correre, correre Ho detto che dovresti Correre, correre, correre Finalmente la situazione si capovolgerà Parlando di Rivoluzione
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il 05/08/2014 alle 20:58