antislam
informare sulla non cultura islamica ________ "Sentire come un'offesa personale qualsiasi offesa, qualsiasi azione che vada contro la dignità dell'uomo, contro la sua felicità in qualsiasi parte del mondo"« Capitolo 2 | Capitolo 2 » |
Il matrimonio
Il matrimonio nell'Islam (in arabo :Nikah) non è un fatto religioso anche se nella cerimonia naturalmente viene invocato l'aiuto di Dio. ma rientra nei contratti e precisamente nei contratti di vendita (in arabo " bay"'). Nell'Islam il matrimonio è un contratto fra gli sposi che viene stipulato con l'aiuto di due "adoul" (legali) come ogni altro contratto. In esso è possibile introdurre delle clausole che generalmente sono a favore della sposa: si può stabilire il suo diritto di chiedere il divorzio,il divieto al marito di sposare altra donna senza il suo consenso, l'entità della dote e altro ancora. Sembrerebbe tutto perfetto: vediamo dove sta la fregatura!
E richiesto,il consenso degli sposi : tuttavia la sposa deve avere il consenso del wali (tutore ) cioè del parente maschio più vicino (ordinariamente il padre).
Nel mondo Islamico non vi è coeducazione dei sessi e quindi praticamente i giovani non si conoscono e non possono liberamente scegliersi . Non esiste il fidanzamento come periodo in cui i giovani possano frequentarsi liberamente: in generale non è permesso che donne e uomini si frequentino perchè secondo quanto affermano gli hadith del Profeta, "
Quando, un uomo ed una donna sono insieme da soli, vi è una terza presenza (cioè Shaitani - Satana)"
Il consenso degli sposi è quindi poco più che una formalità specie da parte della donna : non è tanto che ella voglia ubbidire alla famiglia ma in pratica non ha alternativa se non accettare il marito che le è stato destinato..
Viene tradizionalmente richiesta la verginità della sposa (ovviamente a meno che non si tratti di vedova o divorziata): la pratica però di verificare preventivamente questo stato da parte di una donna di fiducia della famiglia dello sposo non è una pratica Islamica ma è diffusa in alcune aree. Le mutilazione genitali femminili non rientrano nell'Islam e per questo fenomeno tanto ripugnante alla sensibilità moderna i mussulmani respingono ogni responsabilità: tuttavia sono però praticate in zone Islamiche dell'africa (soprattutto in Corno d'africa, Sudan e anche in Egitto ) senza che le autorità religiose Islamiche vi si oppongano: ci pare che che almeno vi sia una responsabilità di "omissione".
Oltre al matrimonio vero e proprio a tempo indeterminato (in arabo :Nikah )di cui abbiamo fino ad ora trattato è anche previsto stranamente anche un matrimonio temporaneo detto Mut'a che rientra nella categoria giuridica dei contratti degli "affitti (ijara). Il matrimonio cioè viene stipulato per un tempo determinato e rinnovabile scaduto il quale il matrimonio ha termine e gli sposi sono liberi da ogni vincolo. Questo istituto è contrastato una volta tanto dagli innovatori che dai tradizionalisti perchè in effetti viene ad essere una legalizzazione di un rapporto extraconiugale: si badi però che l'uomo può essere sposato (essendo ammessa la poligamia ) ma non la donna.
Questo istituto, d'altronde ormai quasi del tutto abbandonato, è stato conosciuto in Occidente in anni recenti per fatti avvenuti in Algeria. Quivi infatti militanti del FIS (fronte Islamico) entravano in villaggi conquistati e sposavano "temporaneamente" ragazze del posto per qualche giorno fino a che andavano poi via. In effetti si trattava di uno stupro che veniva legalizzato.
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Inviato da: minsterr999
il 25/03/2009 alle 07:46
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il 25/03/2009 alle 06:38
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il 25/03/2009 alle 05:45
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il 25/03/2009 alle 05:44