volami nel cuore

Avete ragione. Poi aggiungete:

bisogna mettersi al loro livello,

abbassarsi,inclinarsi,curvarsi,farsi piccoli.

Ora avete torto. Non è questo che più stanca.

E' piuttosto il fatto di essere obbligati ad innalzarsi

fino all'altezza dei loro sentimenti.

Tirarsi,allungarsi, alzarsi sulla punta dei piedi.

Per non ferirli.

Voglio dedicare queste splendide parole ad un giorno particolare:il mio primo giorno alle scuole elementari.

Non ero abituata a sentirmi chiamare Maestra ed ascoltarlo più volte

in un solo giorno mi riempiva di felicità e permetteva al mio cuore di battere, come se fosse impazzito.... impazzito di gioia.

Ho avuto l'opportunità di mettermi in ginocchio per poter leggere nei loro quaderni ed ascoltare bene tutto quello che volevano dirmi,

perchè la qualità più grande che appartiene ai loro animi è proprio quella di parlare senza pensare, tutto per loro è importante:

è per questo che, sentendomi parlare, mi ascoltavano con curiosità e mi guardavano con occhi interessati pronti subito ad inserire nel discorso anche la loro esperienza con racconti unici, irripetibili ed a volte incomprensibili a noi adulti.

Ha ragione perciò J. Korczac quando dice che siamo noi obbligati ad innalzarci fino all'altezza dei loro sentimenti, così semplici da apparire difficili da comprendere da noi adulti abituati a parlare dell'infinito, dell'anima, dell'amore e dell'odio.

Adoro correggere i loro errori spiegando poi cosa avevano sbagliato, adoro anche poter dire: "Bravissimo! Non hai sbagliato niente" oppure "Hai ragione maestra! C'ho pensato e la parola mi è venuta in mente!"

Momenti che mi faranno compagnia .e rifarò un esame e soprattutto quando mi chiederò chi mi fa fare tanti sacrifici...

Ecco chi me lo fa fare!!!