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« Messaggio #5Ballando sballando 2009 »

beni confiscati alla mafia

Post n°6 pubblicato il 01 Agosto 2008 da antonella480dgl

Cronaca • Cronache siciliane
Diventeranno scuole i beni confiscati a Riina e Brusca, sottoscritto accordo tra Miur e agenzia del demanio
26 luglio 2008

Le proprieta' di Riina e Brusca diventeranno scuole. In totale, 230 beni confiscati alla criminalita' organizzata in tutta italia verranno assegnati agli istituti scolastici ed utilizzati per progetti educativi e di formazione professionale. Questo grazie all'accordo tra il Miur e l'Agenzia del Demanio, sottoscritto questa mattina, a Palazzo Chigi, dal ministro della Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini e il direttore dell'Agenzia del Demanio Elisabetta Spitz.

"Grazie a questa iniziativa -ha dichiarato Mariastella Gelmini- gli studenti avranno la possibilita' non solo di apprendere un lavoro, ma anche di esplicitare le proprie competenze. I beni confiscati sono in tutto 230, di cui 120 sono abitazioni, 41 locali, 40 prefabbricati e 29 capannoni. Il 90% degli immobili si trova nel sud Italia, di questi il 60% e' in Sicilia. Oggi -ha continuato il ministro- non presentiamo solo l'accordo, ma anche qualche esperimento. Un primo esempio e' il riutilizzo dei beni confiscati al clan dei Casalasi. Da ottobre, grazie ad una collaborazioen tra le cooperative sociali e gli istituti alberghieri del territorio, saranno prodotte mozzarelle di bufale dell'agro-aversano, nelle aziende bufaline confiscate".

"In Sicilia -ha spiegato Gelmini- e' stato istituito 'il laboratorio creativo banco di prova-coloriamo la legalita''. A Palermo, all'intero dei beni confiscati a Toto' Riina, Giovanni Brusca e Angelo Siino, verranno allestiti dei veri laboratori creativi a disposizione delle scuole, dove le studentesse e gli studenti potranno mettere alla prova le proprie capacita' artistiche nella musica, nell'arte, nel teatro, nella scrittura. In questi luoghi verrano realizzate e promosse mostre di arte giovanile, a favore della legalita' e contro la criminalita' organizzata".

 

"E' un progetto molto importante - ha concluso il ministro - perche' la scuola non e' solo un luogo dove si apprendono le materie fondamentale come l'italiano, le scienze, la matematica, ma anche un luogo dove si educa alla cittadinanza e alla convivenza".

Due locali di Salvatore Riina a Palermo, una masseria di Giuseppe Brusca a Monreale (Palermo), un fabbricato di tre piani a Grottaferrata (Roma) confiscato ad Aldo De Benedettis della banda della Magliana, sono solo alcuni dei beni che andranno alle scuole.

 

Anche il procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, eprime il suo apprezzamento per l'iniziativa: "Oggi siamo di fronte ad organizzazioni mafiose che hanno subito dei colpi straordinari da parte della Magistrautra e delle Forze di Polizia. L'azione dello Stato, pero' -ha sottolineato Grasso- deve diventare quotidianamente forte, come quotidianamente forte dev'essere l'azione di contrasto. Il carcere non fa piu' tanto paura al mafioso. Cio' che realmente teme e' subire la sottrazione dei beni. Il mafioso sul territorio puo' essere sostituoto, mentre il bene confiscato costituisce un probelma per le azioni criminali. Inoltre il criminale non vorrebbe che quel bene sequestrato fosse riutilizzato, specialmente per fini di utilita' sociale".

 

 

"Procedendo nei sequestri -ha continuato il procuratore nazionale antimafia- ci si rende conto che, tra i beni confiscati, ci sono piu' aziende che abitazioni, questo significa che la mafia ha una grossa capacita' di accumulazione di capitali illeciti, ma anche una grossa capacita' imprenditoriale che coinvolge non solo il sud Italia, ma anche il resto della nazionale e l'estero, influenzando negativamente l'economia ed eliminando la lIbera concorrenza".

L'accordo operativo Miur-Agenzia del Demanio costituisce un importante esempio di concreta attuazione delle modifiche apportate alla normativa antimafia della legge Finanziaria 2007 che ha ampliato le ipotesi di utilizzo dei beni confiscati alla criminalita' organizzata, oltre che alla Regioni e alle province, anche per gli usi governativi o pubblici connessi allo svolgimento delle attivita' istituzionali di amministrazioni statali, universita' statali e istituzioni culturali di rilevante intersse.

L'accordo favorisce una stretta collaborazione per la realizzazione di progetti integrati per l'utlizzo dei beni confiscati, istituisce un tavolo tecnico permanente per l'individuazione di immobili confiscati compatibili con gli utilizzi progettuali che vengono definiti. Assegna gli immobili individuti, nel rispetto delle procedure di destinazione dei beni confiscati. Il Miur definisce progetti di utilizzo, sviluppa iniziative e collabora con l'Agenzia del Demanio per la rimozione di eventuali criticita' esistenti.

 

 
 
 
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