Creato da bargalla il 30/01/2005
"PIU' DEL CLAMORE DEGLI INGIUSTI TEMO IL SILENZIO DEGLI ONESTI"

 

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Post N° 326

Post n°326 pubblicato il 27 Agosto 2006 da bargalla

Lo show del capellone silvio in versione casual al meeting ciellino: occasione troppo ghiotta e repellente  per non cogliere e con ribrezzo cestinare il frutto marcio dell'ipocrisia catto-cristianista.
Per l'occorrenza ha esibito il solito new look tra l'informale e il casual style, un ammiccante effetto "descamisados" per lasciar trasparire il collo taurino e il torace tartarugato, camicia e pantaloni shock and blue in lino cotonato e un pulloverino azzurro elettrico adagiato con studiata noncuranza sulle possenti spalle per sfoggiare una mise da "ultima spiaggia".
Un pesante maquillage dalle accese nuance bronzine ha messo nel giusto risalto un lifting magistralmente "tirato" con relativo effetto plastica.
D'altronde questa prugna secca dal chiaro effetto lassativo che volta le spalle alla platea per esibire il fluente e irsuto occipite, scatenando la claque al seguito, non poteva non muoversi sulla falsariga di quell'altra fervente pera cotta che l'anno scorso infiammò l'assemblea degli operosi formiconi con il suo orianesco e fallace meticciato.
Trattandosi di un movimento ecclesiale che si richiama alle radici cristiane e ai principi fondanti di una religione che, se non erro, predica la fratellanza, la solidarietà e la giustizia, mi domando con quale spirito questi catto-cristianisti del terzo millennio accolgano nel loro cenacolo un farneticante e ricco epulone che propugna l'intolleranza più settaria e l'egoismo più inqualificabile.
 
Il silvio pensiero in pillole: quanto noi siamo più cattolici e quindi italiani, tanto più siamo differenti e quindi migliori degli altri; ovvero nella misura in cui noi siamo più diversi dagli altri e quindi superiori, tanto più gli altri sono differenti da noi e quindi nostri inferiori e come tali buoni solo per essere sfruttati come "forza lavoro".
Un concetto già altre volte espresso, non senza provocare le giuste proteste di chi è nato dove sorge prima il sole e professa una religione diversa da quella di silvio, il quale dubito fortemente si riconosca in qualcosa che non sia la sonante pecunia e lo sterco del diavolo col quale concima ogni sua redditizia attività, comprese le trecento camelie che il presidente giardiniere ha da ultimo piantato a villa certosa.
Il suo dio è pluto, il suo credo è il capitalismo senza se e senza ma, pertanto quella sfilata vezzosamente politically correct sulla passerella dei plaudenti "volta & gabbana" è l'esplicita ammissione di una fede che ha cancellato quel "comandamento nuovo" secondo cui l'amore per il prossimo è alla base del rapporto dell'uomo con Dio.
E ancora il "non fare agli altri quel che non vorresti fosse fatto a te" rimane lettera morta, inapplicata, in quello come in tutti gli altri ambiti in cui il manicheismo fideistico di certi teo e neo-con si accoda al clericalume imperante toccando il fondo melmoso di una società per azioni nella quale i soci devono essere cattolici e italiani o, al più, occidentali.
Quel poco che so di quell'ambiente basta e avanza per chiedermi se questi cosiddetti azionisti cattolici, silvio e compagnia cantando compresi, abbiano mai letto, non dico meditato, ma solo superficialmente letto il Vangelo, ovvero il testo che dovrebbe fornire le linee guida del loro quotidiano operato alla borsa valori di una vita dove si mercifica, si sfrutta e si vende tutto, anche quel Dio che se scendesse dalla croce avrebbe più di un motivo per pentirsi di essere morto per simile gentaglia. 
  
"E' più facile che un cammello passi dalla cruna di un ago, che un ricco entri nel Regno dei Cieli" è scritto e questo mi porta a mandare a quel paese "il signore delle camelie" che, dopo aver arringato la folla plaudente alla quale si è offerto come "l'uomo della provvidenza" alla benito maniera, è ritornato nel suo parco mondo fra le palme, i cactus, le camelie, gli ibischi, i nani, i pallonari e le ballerine per interpretare "pro domo sua" il ruolo che meglio gli riesce: quello di prendere per i fondelli il prossimo forzista.   

 
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Commenti al Post:
daughterofthedesert
daughterofthedesert il 28/08/06 alle 11:55 via WEB
Concordo in pieno.
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