IPERBOLE

"LA CHIESA NON E' UN AGENTE POLITICO" MA UN PARTITO!

Il papa...verone di bianco vestito anche ieri ha sparso un pò del suo tossicissimo oppio sul popolo catto-vaticanista, in evidente crisi di astinenza, riunitosi nella città del pandoro per ingurgitare una stupefacente overdose di filosofia ratzingeriana e di acida morale dogmatica.
Sempre più frequentemente la fosca fumeria vaticana riunisce i suoi stati generali per "tagliare" con l'eccipiente dell'ingerenza clericale la politica di uno stato sempre più "teo-tossico...dipendente " e meno sovrano, e ammannisce ai suoi adepti il purissimo, stupefacente principio attivo prodotto dalle lussureggianti piantagioni di un'ebete e farisaica religione che cresce innestata su insana pianta, nelle lussureggianti serre del colle vaticanensis: un allucinogeno da offrire ad libitum, previo adeguato compenso ai reverendi pusher, per obnubilare, ammansire e soggiogare le già confuse menti del popolo bue.
La religione come droga, dio, il loro dio, come sostanza allucinogena da somministrare a piene mani per evitare che il pensiero dominante e dominato, si evolva e diventi "ratio" crescita e sviluppo, psichico e mentale, di un gregge di involuti pecoroni che i pastori, infettati dalla idolatrante "fides" vorrebbero fosse sempre più popolato da fideistici e addomesticabili minus habens.
Ideologie e religioni, esche scientemente sparse per ingabbiare il corpo e l'Anima dell'uomo nato libero e intrappolato dai lacci e laccioli di perverse morali idoleggianti o di sciagurate ideologie assolutiste che, lungi dall'essere riconosciute "universali" hanno come unico e riconosciuto obiettivo la prevaricante ambizione di imporre a suon di precetti la loro innaturale, fuorviante e faziosa dottrina.
Dopo le ruinanti prolusioni cardinalizie, ecco le filosofeggianti, dottrinali, allocuzioni papali, leziose "lectio magistralis" dal chiaro effetto allucinante e allucinatorio che hanno colpito fino alla demenza anche gli omuncoli del politicume italiota scesi anch'essi in campo sul terreno del "ben te godi" per brucare l'erba fumante della "bestia trionfante" e per esibirsi sgomitando nel bacio leccaculista dell'anello e della pantofola.
Chi vuol saperne di più sulla famelica "bestia trionfante" legga l'omonima, illuminante opera di Giordano Bruno.
La santa inquisizione del fondamentalista cardinale ratzinger attizzò il fuoco di "quell'orrenda pira" ma non riuscì a bruciare i libri del grande Nolano e men che meno lo Spirito che ancora aleggia Sovrano su "Campo de' Fiori".
Stendo il classico velo im...pietoso sul comportamento poco "ecclesiale" e me ne impipo della burattinaia claque plaudente e fischiante che va allo stadio per sniffare osannante l'oppio papista e poi laicamente si "sente" finanziariamente parlando, antiulivista e casaliberista. 
silvio e romano ormai sono soltanto gli squallidi viceré di una compagnia delle opere poco pie e delle grandi man...omissioni che fin quando continuerà a commercializzare "porto franco e pronta cassa" la sua ineffabile aria fritta, farà soltanto gli interessi di una casta che se ne fotte e si compiace grandemente se in tanti si proclamano cristiani senza esserlo veramente. Tettamanzi docet!
Schiere di "atei devoti, teocon...flittuali e teodem...enti" tutti pendono come mefitica bava dalle labbra di un sommo papavero che si riempie la bocca di dio e lo mastica come fosse bolo con cui ingozzarsi per rendere satollo il corpo cosiddetto mistico di una chiesa che usa Dio come pane e companatico.
Una Nazione declassata al rango subalterno di colonia dello "stato pontificio" non potrà mai diventare un Paese normale, in nessun altro Paese al mondo se non negli stati teocratici vige l'indigesto...ingerente catto-zampone teo-vaticanista.
"La chiesa non è e non intende essere un agente politico" dice il pastore alemanno, ma nella realtà agisce cinicamente in quanto tale, proprio come se fosse un partito che nessuno ha votato e invita i cattolici a opporsi "a scelte politiche che contraddicono i valori fondamentali" quali possono essere dal suo strabico e farisaico punto di vista, i pacs, l'eutanasia e la ricerca embrionale.
La chiesa cattolica non fa politica, ma indirizza e condiziona le scelte della "polis" un ardito quanto ipocrita tentativo di invadere con i suoi dogmatismi il claudicante pragmatismo di uno Stato che purtroppo foraggia con prebende e privilegi concordatari, i parassiti clericali e le loro istituzioni, scuola cattolica compresa.
Proprio come succede nei Paesi in cui le madrase, sfornano quell'integralismo fondamentalista che il "paparatzo" dice di avversare, salvo poi essere lui stesso il capo di quegli scellerati fondamentalisti catto-teocombattenti che dal fronte avverso preparano e invocano lo scontro di civiltà.