"...ci tolsero subito i vestiti. Eravamo nudi con un berretto in testa. Che ci facevano levare e togliere per ore. A mangiare in due nella stessa gamella. Per farci perdere il rispetto di noi stessi. La dignità ... All'ingresso dei campi c'era scritto: "Arbeit macht frei", il lavoro rende liberi. Non è vero, è la conoscenza che ci fa liberi. Quella che ci permette di scegliere. Magari ancora il Male. Ma almeno lo sappiamo. E' una decisione consapevole. Mi spaventa l'ignoranza, il non sapere le cose. Solo la conoscenza è l'antidoto della disumanità. La memoria è impossessarsi dei fatti. Persino i campi di concentramento mi hanno arricchito. Ho compreso meglio gli altri. E anche dalla guerra ho imparato. A capire che non serve a niente. E che l'articolo 11 della nostra Costituzione (L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione alle controversie internazionali) dobbiamo tenercelo bello stretto..."
Inviato da: anymalove2
il 24/02/2013 alle 08:56
Inviato da: MemoriaSelettiva
il 20/02/2013 alle 17:31
Inviato da: anymalove2
il 30/01/2013 alle 12:39
Inviato da: pastelli_e_cristalli
il 29/01/2013 alle 21:40
Inviato da: anymalove2
il 29/01/2013 alle 13:56