Born to be wild

Sento ancora la tua voce che canta questa canzone, la prima volta che me l'hai fatta sentire, in macchina. La tua voce calda. Sensuale. Che adoro. Come questa canzone.

Please, don't walk out of the picture.

I've stayed too long
something's wrong
You walk out of the picture
I hold my breath
and check the time
One thirty I collapse

We went in
my voice was thin
When I told you to remember

That no one will find you
A promise from the heart
If we part, my pulse will guide you through

Be still for a moment
Everything depends upon you
If you die I will die too
Once we were heroes
But everything has changed since then
Now they recognize you too

I am the evidence
You passed the test and that's so good for you
O love will you read the letters I will send to you?
Will I come along,
Will they let me out to take the test?
O love (is the) score enough for me to pass the test?

(no one will find you)

(Katatonia - Evidence)

... ovunque tu sia... mi piace pensare che tu sia in un bel posto e che tu sia sereno, come in quella foto che ho sotto il cuscino e che ti ho fatto in quel pub durante quel viaggio. Il nostro viaggio. L'Irlanda. Che bello vederti sorridere. Prenderti sotto braccio. Parlarti. Stringerti. Quei gesti così inusuali per me ma così spontanei in quei momenti. Il tentativo di catturare più cose di te, viverti il più possibile, imprimermi nella mente i tuoi movimenti, respirare più a fondo il tuo odore, per poter avere più ricordi possibili di te.
Come era dolce il dolore provato in quei momenti. La consapevolezza del mio egoismo, del mio volerti per me, per incamerare tutto te stesso nel più breve tempo, per sentire meno la tua mancanza quando non ci saresti stato più...
E' servito a poco, pà... mi manchi sempre troppo...
Mi mancano i tuoi silenzi, i tuoi sguardi severi, la tua ironia tagliente... mi manca il bisogno dei tuoi abbracci, che non mi hai mai dato per orgoglio o per pudore e piango, pà... piango perchè non ho avuto il coraggio di dirtelo che avevo bisogno di un tuo abbraccio, piango perché ho aspettato troppo tempo per dirti che ti voglio bene... perché per orgoglio o per pudore sono uguale a te. Piango soprattutto perché mi manchi, tanto... Auguri, pà...
Ciao...

Maledetto telefono. Non funziona più. Forse mi è caduto troppo spesso.
Distratta, distratta che sono...
Ho dovuto tirare fuori il vecchio cell, che odiavo. Fino a ieri. Quante cose lì dentro... Tante cose dimenticate. Sopite. Sentimenti che rinascono. Affetti che ritornano.
Grazie, bimba cara, per tutte le volte che c'eri e non me n'accorgevo, per la tua costante presenza, per l'affetto che hai sempre dimostrato. Per esserci sempre stata, nell'ombra, mentre io sbattevo la testa contro il muro, toccavo il fondo decisa a scavare, sempre pronta a raccogliermi col cucchiaino qualora avessi deciso di proseguire nel mio percorso autodistruttivo.
Grazie anche per la citazione di Seneca. L'ho rivalutata. Grazie di esserci sempre, bimba cara.
E come hai detto tu, tanto tempo fa, ricorda che l'esser sorelle è un contratto irrescindibile.

Breve è la vita che viviamo davvero.
Tutto il resto è tempo.
(Seneca)