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« Libri e politicaBugiardoni e ciarlatani »

Malascuola

Post n°57 pubblicato il 09 Gennaio 2010 da appestato.am

Albanese

La chiamano malasanità, per uno di quel luoghi comuni che diventano comoda etichetta per scaricare la coscienza. E non discutere a fondo.

Ma chiediamoci: chi ha fatto diagnosi sbagliate in un certo ospedale, quale università ha frequentato, come è stato assunto, quali concorsi ha dato, e come sono stati svolti quei concorsi...

Non mi occupo di medicina, ma di letteratura e storia. Una grande casa editrice tempo fa ha pubblicato un grande autore in un grande volume a cura di un oscuro personaggio il quale ha tradotto un grande testo non dal latino originale ma da un testo in lingua francese.

Anche molti medici possono aver "tradotto" la loro scienza da riassunti garantiti come passaporti validi per raccomandazioni. Non hanno studiato in aula, hanno studiato in treno, dicevo con una vecchia battuta legata agli anni della contestazione.

Oggi non soltanto hanno studiato in treno, ma i treni arrivano anche in ritardo, seppure alla stazione giusta del posto assicurato dalle protezioni di comodo. Non sono chiacchiere al vento, ci sono tante cronache giudiziarie che raccontano queste cose, assieme alle parole di chi nauseato scappa via...

Chi resta ha la vita dura. Ci sono giovani bravissimi. Donne ed uomini onesti, capaci, meritevoli. Ma c'è anche questa scuola, questa università che ogni partito di governo ha gloriosamente tenacemente voluto riformare. Il che tradotto nella realtà di ogni giorno e nella lingua semplice significa che è riuscito a rovinare.

Da Bologna è venuta la denuncia dal rettore dell'ateneo che accoglie matricole incapaci di comprendere un testo qualsiasi... E poi pretendiamo che sappiamo leggere i volumi di medicina? Il rettore ha detto: c'è un "videoanalfabetismo imperante, contraltare ad una certa modernità frettolosa e affannosa".

 

Il professor Trolley (interpretato da Antonio Albanese) ha debuttato sabato 9 gennaio in tivù ospite di Fabio Fazio, offrendo la comica rappresentazione della malascuola italiana. Boccia gli allievi ignoranti, ma pure quelli che rispondono bene alle sue domande perché è lui che non conosce più quelle risposte...


Perfetto. Quando un comico sublima la realtà nella caricatura, tutto si spiega. Seriamente. Il ciarlatano fa la parodia dei ciarlatani. Ma lui fa sorridere. Gli altri guastano il mondo.


Intanto i docenti universitari (veri) portano soldi agli Atenei con gli spot: vino, dentifricio, deodorante. Qui vi aspettiamo al varco: alla carta igienica.


[07-11.01.2010,
© RIPRODUZIONE RISERVATA]

Questo articolo è ospitato sul settimanale "il Ponte" di Rimini del 17 gennaio 2010

 
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