Appestato

Proposta indecente


A proposito di quanto già scritto sul Ponte nel corso del 1992, aggiungo ora che sono storie le quali andrebbero rilette bene davanti a chi oggi ne parla con chissà quali scopi, continuando a denigrare (come è stato fatto di recente sopra un quotidiano) la bella esperienza editoriale di Piergiorgio Terenzi. Lo scopo è chiaro, seminare zizzania in una città che non ne ha bisogno, essendo più fatta di vipere che di vip. Ma chi sono i mittenti? Beh, quelli che dovrebbero applicare l'amore cristiano tra fratelli proprio partendo dai propri confratelli. La vicenda è chiara. Insomma sono 15 anni che si diffama una persona soltanto perché ha il buon gusto di obbedire alle leggi cristiane del perdono. Io ho cominciato a collaborare al Ponte nel 1982 (ed ho proseguito sino all'anno scorso). Prima del 1992 un collega di lavoro (esponente di spicco nella politica cittadina, attivo ancora oggi) mi contattò, cercando un aiuto «per far fuori Terenzi, se mi aiuti io ti aiuto a diventare direttore del Ponte». Ovvia la mia risposta negativa. Sottolineo che il Ponte non era un giornale della Dc (a cui apparteneva quel mio collega), ma della diocesi, per cui con le sue parole quel signore confermava (e conferma) il peso avuto dalla politica nella vita religiosa di una città, se poteva riuscire a far cambiare il direttore del giornale della Curia. Antonio MontanariBlog La StampaAppestato-blog