MILANO (Reuters) - Alcuni imputati al processo d'appello per le nuove Brigate rosse, apertosi oggi a Milano, hanno detto di ritenere che questo sia "il momento buono per la rivoluzione" e che "solo con le armi si sovvertono i poteri", aggiungendo di voler rinunciare alla propria difesa come gesto politico.
Avvicinato dai giornalisti mentre era seduto nella gabbia dell'aula del tribunale prima dell'inizio dell'udienza, Alfredo Davanzo, uno degli imputati, alla domanda su cosa pensasse dell'agguato all'AD di Ansaldo Nucleare rivendicato dal gruppo anarchico Fai, ha risposto: "Questo è il momento buono, viva la rivoluzione, avanti con la rivoluzione".
Analoghi i messaggi lanciati da altri due imputati, Claudio Latino e Vincenzo Sisi.
Il primo - che ha parlato di "violenza inevitabile e strategicamente necessaria" - ha poi aggiunto: "Non amiamo la violenza, non abbiamo il gusto romantico della violenza, ma è inevitabile. Nessun gruppo di dominatori nella storia ha mai abbandonato pacificamente il potere".
In dichiarazioni spontanee, Sisi ha detto invece che "solo con le armi si sovvertono i poteri". Davanzo e Sisi hanno poi aggiunto di aver revocato il mandato agli avvocati difensori. Per i due sono stati nominati dei difensori d'ufficio.
"Non abbiamo nulla da giustificare e niente da cui difenderci, è una questione politica. Di fronte alla catastrofe del capitalismo, non c'è altro sbocco della lotta armata", ha detto Sisi.
Il processo è stato rinviato al prossimo 22 maggio quando è attesa la requisitoria del pg, mentre il 28 maggio ci potrebbe essere la sentenza. Nelle prossime udienze i giudici prenderanno una decisione sulla richiesta di scarcerazione presentata per gli imputati attualmente in carcere.
La Cassazione ha disposto un nuovo processo d'appello per 12 imputati, presunti componenti delle cosiddette nuove Br, dopo aver annullato il processo di appello che li condannava a pene tra i quattro ai 14 anni di carcere. - Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia