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CARLO GIOVANARDI vs. CANNABIS TIPO FORTE

Post n°12 pubblicato il 28 Maggio 2008 da dinaforever

ON.GIOVANARDI, SI INFORMI!

 

Sostiene l’On. Giovanardi, delegato dal Governo alla droga, alla famiglia e al servizio civile, che gli spacciatori desiderano allargare il loro campo di azione; e questo è evidente. Ma in questo tentativo non vengono, come sostiene il Giovanardi, “oggettivamente aiutati da manifestazioni come quella in programma a Bologna dal 30 maggio denominata 'Cannabis tipo forte 2008'”; sono invece aiutati  dalla legge vigente, proibizionista, che segue ad altre leggi, tutte proibizioniste, fino da quando Presidente del Consiglio era Benito Mussolini. Il consumo di sostanze stupefacenti, e il giro di denaro che muove, non ha cessato di crescere e proliferare all’ombra di legislazioni punitive e antiquate.

Fa di tutt’erba un fascio, Carlo Giovanardi: la coppia uccisa da un tossicodipendente, i malori degli studenti, le devastanti conseguenze, che definisce “dell’uso”, mentre più esatto sarebbe dire “dell’abuso”, le feste estive giovanili che da decenni, con tutti i Governi, sono state consentite come zone franche, come “cuscinetti sociali”, oltre che come metodo di controllo e di schedatura, i negozi di  “piante magiche” o “droghe legali”.

Oltre al fatto che anche un bar, vendendo alcolici, superalcolici, caffè e sigarette, può essere definito un negozio di droghe legali, bisognerebbe invece distinguere, comprendere tanti altri aspetti; dal delegato a settori così delicati della società come droga, famiglia, servizio civile mi aspetterei maggior cultura e minor pressapochismo.

E’ da incoscienti agire allertando Prefetti e Ministro degli Interni, con interrogazioni comunali e parlamentari, contro manifestazioni di informazione, comunicazione, aggregazione giovanile.

Dovrebbe, l’On. Giovanardi, rivolgere il suo vigile sguardo anche al suo mondo, a quel mondo parlamentare inquinato, per usare le sue stesse parole, dall’ abuso di cocaina.

Il conflitto tra forze dell’ordine e giovani non ha bisogno di essere inasprito con la scusa della droga; e già nel 2007 centinaia di minori sono finiti nel circuito carcerario italiano, con tutto quel che comporta, per essere assuntori di sostanze stupefacenti, e come tali schedati. 775 di questi  sono stati incarcerati per essere assuntori di cannabinoidi.

Nelle carceri italiane sono rinchiusi decine di migliaia di tossicodipendenti, le comunità finanziate con soldi pubblici spesso non assolvono le loro funzioni.

Di fronte a numeri così rilevanti e ad una realtà tanto devastante quanto costosa, non si trova di meglio che scatenare l’opinione pubblica contro una manifestazione, quella di Bologna, Cannabis tipo forte, che apre con tutte le intenzioni di rappresentare un luogo di convegno e di dibattito pubblico, su uno specifico oggetto, la pianta di canapa, che fra tutte le sostanze cosiddette stupefacenti è fra le meno, se non ultima in assoluto, dannose e pericolose fra illegali e legali, avendo dimostrato oltretutto effetti terapeutici ed usi tecnologici avanzati.

Claudia Sterzi, responsabile Associazione radicale antiproibizionisti

 
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