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Post N° 15

Post n°15 pubblicato il 13 Giugno 2008 da dinaforever
Foto di dinaforever

Presidente della Camera come un Ayatollah, giudice del bene e del male.

L’offensiva proibizionista messa in atto dal Governo prosegue in quello che sembra un inarrestabile cammino. A integrare le recenti dichiarazioni del Ministro degli Interni, del Sindaco di Milano e del Delegato alla droga, alla famiglia e al servizio civile è intervenuto, pochi giorni fa, il Presidente della Camera. On. Gianfanco Fini, con dichiarazioni di parte e di partito. Il Presidente della Camera promette una strenua difesa della legge che porta il suo nome, ne rivendica la validità e minaccia ulteriori inasprimenti col ricorso ai regolamenti di attuazione della normativa; inoltre, visto che "non basta soltanto intervenire con le leggi e con il contrasto", è necessaria una “politica di valori sani”, per "combattere cio' che si puo' definire l'anemia morale di chi trova nelle sostanze un motivo per superare la propria condizione di debolezza".

Quali sono esattamente i “valori sani” da contrapporre alla “anemia morale” secondo Gianfranco Fini? “Oggi il rischio della societa' contemporanea non e' in un eccesso di autoritarismo, ma in una deriva che lede la dignita' umana: il rischio e' la liberta' che diviene anarchia, ma non puo' esistere la liberta' di farsi del male" perche' nel relativismo del 'tutto e' lecito' "non si distingue piu' tra cio' che e' bene e cio' che e' male".

Anche volendo sorvolare sulla condizione di tabagista del Presidente della Camera, è forte il dubbio sul valore politico di queste affermazioni, più indicate per un capo religioso, visto che si millanta di saper distinguere a colpo sicuro il bene dal male e di conoscerne i confini.

Chiederei a Gianfranco Fini, preoccupato dall’ “anemia morale” e dalla mancanza di “sani valori”, oltre che di guardare alla trave nel suo occhio, di pervenire ad una visione più super partes, sia nel senso di ruolo istituzionale, sia in quello di visione politica della società; di rivolgere la sua attenzione, per esempio, ad argomenti correlati come le carceri, oppure i morti sul lavoro, il mercato del lavoro giovanile e la tutela dei minori, la diffusione delle droghe in Parlamento e il controllo dei  finanziamenti alle Comunità cosiddette di recupero. Otterrebbe migliori risultati, oltre a farci migliore figura.



 

 

 
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