La befana vien di notte con le scarpe tutte rotte … quando i miei iniziavano a canticchiare questo ritornello, era arrivata l’ora di andare a dormire. Ce ne andavamo a letto, certo, ma di dormire haimè non se ne parlava proprio!
Avevamo una stanza che di giorno era adibita a sala da pranzo…e magia … la sera diventava la camera da letto di noi bambini.
Si trasformava in un batter d’occhio, mia mamma apriva il divano di sky, era di un colore verdone scuro, faceva un rumore metallico impressionate … bootbooom …. ed era il mio letto, enorme, lo vedevo grandissimo … mio fratello invece aveva un lettino in stile svedese mi sembra, pieno di cuscini fatti all’uncinetto dalla nonna … poverino …essendo il grande di casa se lo preparava da solo, perdeva molto tempo a togliere i cuscini, non sapeva mai dove appoggiarli, qualcuno inevitabilmente me lo lanciava addosso per farmi arrabbiare, io glielo ritiravo ed iniziava la lunga battaglia a cuscinate.
Ma la sera che doveva arrivare la befana … eravamo complici e buonissimi.
Mamma e Papà ci salutavano con le solite raccomandazioni…”adesso state zitti, non fate rumore e cercate di dormire ... se la befana viene e sente che siete svegli non vi lascia niente, si mette paura e scappa via” … ”buonanotte” … la luce si spengeva … la porta si chiudeva … e noi ci trovavamo immersi nel buio.
I nostri occhi però erano dei fanali … rimanevano aperti … inutile provare a dormire, non ci riuscivamo … dopo un tempo che non saprei calcolare, iniziavamo a dirci con un filo di voce … ”Geggiooo che fai dormi?” … ”NO, non sto dormendo … zitta però che se ti sente, scappa!” … ”Ma non mi sente, non sto strillando” … ”Sciiiiiiuuutz, zitta, guarda che se domani non trovo i giocattoli, ti gonfio" … non mi spiegavo come poteva mettersi paura … Lei… roba da matti … io ero terrorizzata … insomma, di sicuro non aveva un bel visino quella vecchina … mi metteva paura soltanto l’idea di poterla vedere passare nella stanza.
Mi rannicchiavo sotto le coperte coprendomi fino alla testa … ma non ce la facevo, ogni tanto dovevo riprendere fiato … tiravo giù le coperte fino al naso, respiravo a pieni polmoni e ricoprivo il volto velocemente.
Con mio fratello ci sussurravamo dei giocattoli che avevamo chiesto o che ci avrebbe fatto piacere trovare sotto la cappa … si … il posto era quello … sulla macchina del gas, sotto la cappa in cucina … e finalmente arrivava mattina.
Sono stata sempre un po’ dormigliona, quindi era Lui il primo a svegliarsi … come urlava invitandomi ad alzarmi … ”corri Mara corriiiii, daiiii vieni a vedere … ci sono i giocattoli, le calze, il carbone, i dolci” … lo trovavo preso a scartare o a montare un giocattolo, con tutto il contenuto della sua calza distribuito sul tavolino e la bocca piena … rimanevo di sasso …prima ancora di vedere i doni, andavo a vedere il buco della cappa … non mi andava giù … passare per quel piccolo foro con tutte quelle scatole ingombranti.
Quella per noi, era una giornata bellissima, l’unico grande problema era che i giocattoli ce li godevamo poco … il giorno dopo si tornava a scuola, su questo ero un poco contrariata, con tutto il tempo che avevamo avuto a disposizione, il giorno più bello era l’ultimo della lunga vacanza … ma così è la vita!
E pensare che la festa della befana era stata tolta…togliere una festa che era esclusiva dei bambini…perché?
Tutti i bambini del mondo dovrebbero avere questi momenti…tutti.
buona befana ;-)
Inviato da: emanuele_60
il 10/10/2008 alle 09:06
Inviato da: aram9
il 09/10/2008 alle 21:48
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il 09/10/2008 alle 21:42
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il 09/10/2008 alle 00:42
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il 09/10/2008 alle 00:31