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New York, 18 feb. (Apcom) - Barbie non ha più una vita di vespa.
Nella sua casa di bambola, sul suo letto a baldacchino rosa, ha quasi perso il sorriso stampato, stravolto da guance cadenti e da un doppio mento che le nasconde il lungo collo. Per fortuna gli occhi sono sempre gli stessi, d'un blu surreale, e i capelli sono sempre biondissimi, altrimenti la madre di tutte le bambole, così sovrappeso, sarebbe irriconoscibile. Inutile dire che il top rosa a fiorellini non le dona come un tempo che le lunghe gambe affusolate sono un sogno perduto nei jeans tagliati al ginocchio, a scoprire caviglie e piedi gonfi.
La Barbie non è obesa per caso, ma per una campagna di sensibilizzazione contro l'obesità infantile. Per l'occasione hanno posato anche un gruppo di pirati Playmobil. Sorridenti e corrucciati, con barbe e capelli stilizzati, ma drammaticamente sovrappeso. Con rotoli di adipe sulle giubba da marinaio e la maglietta a strisce bianche e rosse che non arriva neppure all'ombelico. Sempre ammesso che i Playmobil lo abbiano.
"Tenete l'obesità lontano dai vostri bambini", recita lo slogsan dell'organizzazione, la " Active Life Movement", ha commissionato a una agenzia di pubblicità texana.
Il terzo personaggio della rassegna è un supereroe indistinto, a metà strada tra un superman anni Sessanta e un disneyano Buzz Lightyear. Anche lui ha il doppio mento e una pancia che non finisce più, seduto davanti alla televisione con il mano un cono alla cioccolata.
Boz-Emc
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