Quello che ho cercato e fatto carne, uno spazio abitabile,un luogo della memoria ma anche del presente vivente,del futuro desiderato, un linguaggio in cui dire mille cose e che il gioco si trasformain altri. Uno spazio poetico in cui i gelsi mi hanno fatto fermare con la loro ombra,il verde brillante, il ricamo dolce e appiccicoso del frutto, il cagnolino che mi ha rallegrato così tanti anni,lo spazio fatto per abitare, il colore profondo .Un alloggio per il gioco, innamorarsi della parola,con l'immagine poetica e staccare da essa,pensare possibile e abbracciarli con tutto il corpo.Finché vivo nella parola, questo è il mio punto di partenza,il luogo da cui posso sentire la mia stessa carne nel mio corpo.Vieni a vedere, cammina e siediti negli angoli...grazie..di fare parte dei miei pensieri.. @