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Il cuore NEGLI oggetti

Post n°28 pubblicato il 01 Marzo 2011 da Zangretos.Hollysword

Ci sono oggetti, per quanto inutili, vecchi e spesso rotti, dei quali non riusciamo proprio a separarci. Vi è mai successo di trovarvi davanti ad un vecchio monile,magari brutto, fuori moda e vecchio, ma ostinarsi a tenerlo conservandolo quasi che fosse un tesoro? Ecco...a me si è capitato e capita continuamente. Sentimentalone? Si, forse un po', ma mi va bene anche così...

Ci sono momenti nei quali il vedere semplice e fine a se stesso di quel monile rimetta di buon umore, sia solo per i ricordi ad esso correlati, ma soprattutto, credo io, il significato che gli si vuole dare. Io, ad esempio, non riesco a sbarazzarmi di un tovagliolo con le frange...buffo vero?XD Quando ci penso mi sento uno stupido...Ma vedete, dietro a questa "coeprta di Linus" si nasconde una storia, una bella storia, fatta della tenerezza di una vecchina che voleva a tutti i costi fare un regalo al nipote, ma che non aveva niente da dargli. Parlo della mia bisnonna, una vecchina di quattro ossa che bagnata sarà stata una trentina di kg non di più.A causa di una brutta malattia era da tempo costretta a vivere in una RSA, aveva dovuto rinunciare alla propria casetta, quella dove aveva cresciuto mia nonna e dove era sempre stata fino alla manifestazione della malattia che, rapidamente, ne compromise l'autonomia. Beh nell'RSA lei non poteva tenere molte cose,ma ricorderò sempre con quanto orgoglio conservasse quel set di tovaglioli e tovaglia ricamati e con le frange. All'epoca avevno 5 anni, eppure ricordo bene la sua espressione inorgoglita nel mostrarci, sistematicamente, lo stesso oggetto. E ricordo ancora con dannato amore il momento in cui, in un raro momento di lucidità, mi diede quel tovagliolo e mi disse "tienilo stretto quando hai paura,vedrai che ti difenderà!"Ricordo come in un sogno quest'affermazione, ma mi torna in mente ogni volta che vedo quell'oggetto. Quella vecchina, morta poi pochi anni dopo, vecchia e stanca, così avulsa dalla realtà da non riconoscere le proprie figlie o i propri nipoti, ma che , ostinatamente, chiedeva alle infermiere e alle operatrici se la sua tovaglia fosse a posto per gli ospiti. Chissà perché poi...

Beh son passati 20 anni da quando mi ha dato quel tovagliolo. Ne saranno cambiate di cose? Dannazione se ne sono cambiate. Eppure io ancora lo conservo, vecchio, inutilizzato, gelosamente protetto da qualsiasi agente possa comprometterne la struttura. Io quel tovagliolo da piccolo lo tenevo stretto per davvero e per davvero sono convinto che mi abbia in qualche modo aiutato. Sono convinto che quell'oggetto abbia conservato, dentro di se, parte del cuore di quella vecchina. Forse è per questo che non riesco a liberarmene, forse è per questo che, a distanza di tanto tempo, scoprendo che il "set" è stato poi ereditato da mia nonna che con altrettanta gelosia lo conserva, ricordo ancora bene quell'episodio. O forse, come ho detto prima, sono solamente l'ultimo dei fottuti romantici rimasti al mondo, capace ancora di emozionarmi per i miei ricordi...chissà...

Ma non sono impazzito...Non ho scritto questo post per lagnarvi delle mie narrazioni, l'ho scritto per un piccolo dettaglio che non posso evitare di rendere noto, di comunicare a tutti : la solitudine dei tanti "vecchini" che si trovano in giro. Io capisco che i ritmi frenetici della vita non concedano mai tempo a niente ed a nessuno. Io capisco che fermarsi ad ascoltare un vecchietto possa apparire stupido, ma non possiamo dimenticarci che un tempo anche quelle persone erano giovani, non possiamo dimenticarci dei sacrifici compiuti da loro. Ma soprattutto non possiamo fingere di non essere destinati a fare la loro stessa fine!Perciò, se avessi la facoltà di scegliere, io vorrei davvero tanto sapere che quando sarò vecchio, pieno di magnagne dell'età e con le ossa troppo deboli per muovermi da un letto, avrò accanto gente che mi guarderà con rispetto, per quello che sono stato e per quello che farò. E' per questo che anche se assurdo, dieci minuti del mio tempo, io, lo dedico volentieri ad ascoltare le storie di quelle persone. Perché sono convinto che fra tanti e tanti con cui ho parlato e dei tanti con cui parlerò, vi sarà qualcuno che dirà "mi sono sentito un po' meno solo mentre lei era qui" ed allora si, se questo accadrà io sarò soddisfatto di me, anche solo per un piccolo, piccolo momento mi riterrò migliore di quei menefreghisti che abbandonano i propri "vecchini" alla solitudine...

 
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