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Post N° 5

Post n°5 pubblicato il 09 Febbraio 2008 da armoniaepiacere

Così vicine e con i pensieri così lontani. in quella macchina il tempo sembrava eterno, un pò come una macchina del tempo, una macchina dove tutto potrebbe aggiustare tutto perchè potresti tornare indietro e cambiare tutto ciò che non ti andava.

Ma la realtà non era questa, in quella macchina viaggiavano pensieri irritanti e confusi , che quasi ci separavano, ci facevano osservare l'una l'altra con il fare di chi... qualcosa gli è sfuggito... Cosa ci era sfuggito di mano?

Forse era la vita che avevamo di deciso di condurre fino a quel giorno, ci portava con la mente annebbiata a rinchiuderci nelle nostre paure, senza reagire ad esse e superarle.

Presa da questo pensiero la osservai chinarsi su di me, e sfiorarmi con la sua lunga chioma nera per afferrare la bottiglia del rum che era in terra, mezza vuota o mezza piena, scese con essa all'auto e si sedette delicatamente sul cofano, e ne scolò il contenuto fino all'ultima goccia, poi lanciò lontano la bottiglia come a scacciare via tutti quei pensieri e quell'agonia.

Dio mio quanto era bella, da mozzare il fiato, e mi stupisce quante volte di lei lo abbia pensato senza mai poterglielo, ne volerglielo dire... per me era "troppo" credevo. Osservarne ogni piccola sfumatura ed i contorni era la sua vera bellezza. Chi occhi non aveva per osservarne ogni particolarità, nulla poteva comprenderne di questa creatura così magnifica.

Io la amavo a 360°. Ecco perchè il mio immancabile silenzio. Nei suoi contorni e sfumature l'amavo. Per tutto ciò che sapeva regalarmi anche con un suo silenzio, per il suo cercarmi, per le fusa ed i grattini che ci facevamo prima di addormentarci abbracciate.

Per il mio svegliarmi immancabilmente prima di lei quelle volte che dormivamo insieme per prepararle il caffè da farle trovare al suo risveglio, e la rosa appena colta nel giardino per ricordarle quanto era speciale, seguito dalle coccole, i morsi, le cuscinate.

Quanta grazia in quelle sue movenze, certe donne neppure la metà potrebbero mai raggiungerne, ogni suo gesto per me era desiderio e passione, immancabile ed irrefrenabile agonia di viverla.

Sentivo freddo, ero quasi nuda, pensai che un suo solo bacio avrebbe potuto darmi tutto il calore di cui necessitavo, e mi avrebbe infuocato l'anima..

Lei rientrò, e forse per la prima volta decisi di affrontare tutte le mie paure, e di farlo con lei, al mio fianco, perchè solo così decisi avrebbe avuto un senso proseguire.

 
 
 
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