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GESU' PRESTO VIENE PREPARIAMOCI....LINA LADU

Post n°1176 pubblicato il 10 Agosto 2014 da linaladu
Foto di linaladu

Carissimi lettori....
Quando diranno: «Pace e sicurezza», allora una rovina improvvisa verrà loro addosso, come le doglie alla donna incinta; e non scamperanno. Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, così che quel giorno abbia a sorprendervi (1 Tessalonicesi 5:3 – 4).
Proprio in questo momento il mondo è in subbuglio e la gente si chiede: “Stiamo vedendo il ripetersi della storia? Ci stiamo forse avviando verso un olocausto nucleare? Il mondo sta correndo fuori dal controllo?”.
Ma quando queste cose cominceranno ad avvenire, rialzatevi, levate il capo, perché la vostra liberazione si avvicina” (Luca 21:28).
Persino alcuni capi religiosi adesso parlano con un tono di paura. Alcuni dicono:Siamo stati testimoni della morte della diplomazia”.I negoziati con i paesi rossi sono falliti, e dittatori pazzi ignorano gli avvertimenti delle Nazioni Unite.

    Siamo di fronte alla terribile verità che le tensioni
    fra le nazioni non possono più essere risolte.

Le indicazioni dicono che non sembrano più esserci soluzioni diplomatiche. Anche se l’America fa delle proclamazioni coraggiose e manda avvertimenti, sembra tutto cadere su orecchie sorde. Per esempio, gli Stati Uniti hanno promesso di difendere il Giappone se la Corea del Nord dovesse attaccarlo. I nostri leader hanno minacciato di usare “tutta la potenza e la forza degli Stati Uniti per vendicarsi”. Questo potrebbe significare l’annichilimento nucleare della Corea del nord.Le nazioni sono tutte in guerra....
Ora capiamo quello che intendeva Gesù quando diede questo avvertimento: “Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle; sulla terra, angoscia delle nazioni, spaventate dal rimbombo del mare e delle onde; gli uomini verranno meno per la paurosa attesa di quello che starà per accadere al mondo; poiché le potenze dei cieli saranno scrollate” (Luca 21:25-26).vi diranno pace...pace..ma pace non vi sara'.
Quando Gesù fece questo avvertimento, aggiunse quest’affermazione: “Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nuvole con potenza e gloria grande. Ma quando queste cose cominceranno ad avvenire, rialzatevi, levate il capo, perché la vostra liberazione si avvicina” (21:27-28).

Sono convinto che tutte le cose tremende che vediamo accadere in questo momento sulla terra – uragani, terremoti, drastici cambiamenti climatici, terrorismo, minacce nucleari, guerre e rumori di guerre – tutte hanno a che fare con la venuta di Cristo. Oltre a tutte le nuvole di guerra radunate, oltre le fitte tenebre che coprono la terra, in cielo si è formata un’altra nuvola. Ed un giorno, ben presto, Cristo entrerò in quella nuvola e si rivelerà al mondo intero. “Così anche voi, quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino” (21:31). La chiesa primitiva chiese all’apostolo Paolo di scrivere di più a proposito di questi tempi.
Poiché i cristiani ai tempi di Paolo sentivano avvicinarsi la distruzione di Gerusalemme, volevano sapere di più degli eventi profetici. Temevano l’invasione degli eserciti nemici, che avrebbero preso ridotto moltitudini in schiavitù. I credenti sentivano che quei momenti pericolosi erano alle porte. Perciò chiesero a Paolo di specificare meglio quanto sarebbe avvenuto: “Facci sapere come dobbiamo leggere i tempi”.

  Tutto sta segnalando la venuta del Signore Gesù,
   per portare via il suo popolo.

Paolo rispose con queste parole di speranza: “Quanto poi ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva; perché voi stessi sapete molto bene che il giorno del Signore verrà come viene un ladro nella notte” (1 Tessalonicesi 5:1-2).
Paolo descrisse loro cosa sarebbe avvenuto quando Cristo sarebbe ritornato: “Perché il Signore stesso, con un ordine, con voce d'arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo; poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell'aria; e vivranno nella nuova terra ,così saremo sempre con il Signore. Incoraggiatevi dunque gli uni gli altri con queste parole”.
L’esortazione di Paolo per loro voleva essere un incoraggiamento. Egli stava dicendo, in effetti: “Non dovete essere ansiosi per quanto sta succedendo sulla terra. Non dovete essere oltremodo preoccupati per i tremendi segni e per le calamità. Sapete bene di cosa si tratta. Sono tutti segnali della venuta del Signore Gesù, per salvare il suo popolo”.

    La verità è che la storia sta andando da qualche parte.

Possiamo stare certi che lo svolgersi precipitoso degli eventi ci sta portando verso lo scopo eterno di Dio. Questo mondo non è in balia di se stesso, il Signore non ha abbandonato la terra, non importa quanto malvagia ed incredula sia diventata l’umanità.
Piuttosto, Dio ha semplicemente tolto la pace. E ciò che adesso vediamo è un rapido movimento degli eventi verso quel “divino evento” che ci sta davanti: la ricreazione di nuovi cieli e di una nuova terra, dove Cristo regnerà supremo per tutta l’eternità.
Gli antichi storici credevano che il mondo attraversasse periodi di tempo prestabiliti. Nelle loro menti, alla fine di ciascun periodo il mondo sarebbe stato distrutto da una grande conflagrazione. Poi il mondo sarebbe stato ripristinato precisamente come se le cose dovessero iniziare daccapo, nel punto in cui si erano fermate in precedenza.
In altre parole, la storia si ripeteva più e più volte. Le stesse stelle seguivano le stesse orbite, e le stesse vite venivano vissute di nuovo, con gli stessi amici, le stesse preoccupazioni, le stesse esperienze. Ogni volta tutto veniva ripristinato allo stesso modo, non solo una volta ma per l’eternità. Gli esseri umani erano legati ad una catena eterna da cui non vi era via di scampo.

Le parole dell’apostolo Pietro tagliano direttamente contro questo pensiero. Pietro ci dice che, secondo le promesse di Dio, noi cristiani “aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, nei quali abiti la giustizia” (2 Pietro 3:13). Inoltre dice che se crediamo nella parola di Dio, sappiamo che la storia corre verso il giorno della venuta del Signore, quando “i cieli infuocati si dissolveranno e gli elementi infiammati si scioglieranno” (3:12).
“Il giorno del Signore verrà come un ladro: in quel giorno i cieli passeranno stridendo, gli elementi infiammati si dissolveranno, la terra e le opere che sono in essa saranno bruciate. Poiché dunque tutte queste cose devono dissolversi, quali non dovete essere voi, per santità di condotta e per pietà, mentre attendete e affrettate la venuta del giorno di Dio” (3:10-12).A quel punto, dice Pietro, possiamo aspettarci di vedere nuovi cieli e nuova terra. E dovremmo guardare con aspettativa queste cose.
Quando Gesù diceva: “In quei giorni alzate il capo”sta parlando del punto in cui dovremmo concentrarci.Come seguaci di Cristo non dovremmo concentrarci sulle notizie dei quotidiani. Non dovremmo fissarci sulle guerre e sui rumori di guerra, né sulla possibilità di un incidente nucleare o sulle altre cose che stanno per venire sulla terra.La fede ci portera' diritti fra le braccia di DIO.

Questo significa che il popolo di Dio non dovrebbe neanche temere l’Islam o qualsiasi altro termine che finisca con “ismo”.
Proprio in questo momento gli Islamici della Jihad affermano di aver ricevuto la rivelazione che il loro grande Imam apparirà. Ma secondo loro, lui ha detto di non voler apparire prima che il mondo sia nel caos totale.
Questo spiega come mai si celano tanti ayatollah e tanti mullah dietro gli attacchi terroristici progettati e realizzati per creare il caos. E perché ce l’abbiano tanto con Israele, nel tentativo palese di ridurre tutto il mondo nel caos,meditiamo dunque....
Ma pur considerando questi fatti dobbiamo ritornare alle parole di Gesù, e a quelle di Pietro e di Paolo. Tutto il vanto degli Islamici sul loro dominio del mondo – tutte le loro terribili azioni di assassini e bigottismo – sono solo un segnale nello schermo eterno di Dio. La Sua Parola dice che questi uomini non sono che granelli di polvere che egli spazzerà via: “Egli vi soffia contro, e quelli inaridiscono e l'uragano li porta via come stoppia” (Isaia 40:24).

Quelli della Jihad Islamica possono sperare di portare il caos, ma con un solo soffio Dio è capace di deprivarli da tutta la loro forza. La verità è che possono soltanto affrettare il giorno della venuta dell’unico vero Messia, il creatore di questo mondo e di tutto ciò che vi è in esso.Dunque meditiamo ogni cosa..anche la chiesa...deve mettersi a servizio di DIO..altrimenti verra spazata con il sofio del CRISTO...non ci sara' un secondo avvertimento...uscite da essa ho popolo mio ,se non volete prendere parte dei loro misfatti....Preghiamo tantissimo affinche' il SIGNORE si muova a pieta' e ci salvi....

IN FEDE LINA LADU.PACE.

 
 
 
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