Creato da david_41 il 19/09/2008

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Avrai poche cose

Post n°179 pubblicato il 10 Dicembre 2009 da david_41

 

 

davide dutto 1

 

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Cosa c'è di più vivificante

in questa nostra vita , che  sentire di un poeta, un poeta artigiano , di quelli che creano oggetti (o soggetti) verbali, come per esempio l'immagine della mucca al pascolo: pigramente stesa sull'erba, con lo sguardo strabico rivolto chissà dove, assorta e allo stesso tempo in guardia, con la coda che frusta l'aria, e l'erba che sale e scende il condotto tra bocca e stomaco.

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davide dutto

 

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Dice che la sua poesia nasce così, dopo mesi di su e giu, immerso nella vita, ma fuori dalla vita, strabicamente concentrato, assorto e in guardia.

Dice che la sua poesia nasce dalla necessità impellente di testimoniare i gesti e le parole degli anelli più deboli della catena, prima che siano spazzati via dalle leggi della (presunta)  evoluzione. Ecco allora forse  nelle sue poesie il perchè di così tante immagini della guerra, riuscendo a coinvolgere me lettore e facendomi passare dal conflitto quotidiano delle piccole cose . 

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"In guerra la legge di Darwin raggiunge il suo apice di disumanità, ed è li che subentra la poesia con la sua carica di umanità. Umanità vuol dire anche come nel film 'La grande guerra'  di Monicelli ,  il soldato che fa trivellare di colpi la scaldarroste:  la poesia è li, nei fori della padella trivellata, e osserva i volti infangati .

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Avrai poche cose ma quelle che avrai:

le forchette spuntate, le tovaglie

a quadri in saldo degli Obei Obei.

Le mareggiate nei boccali

non ti dovranno spaventare,

nè i terremoti in lavatrice:

la pace verrà dopo il funerale.

Lentamente ti tornerà la fame.

Verrà il giorno che non saprai il mio nome.

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Luigi Nacci

poesia vincitrice del Poetry Slam            

 

 

 
Rispondi al commento:
david_41
david_41 il 12/12/09 alle 16:13 via WEB
Caro Tramp concordo , : " Verrà il giorno che non saprai il mio nome! “ , in un solo verso si potrebbe trarre un universo di interpretazioni. lo so, occorre nascere, si è vero , ne sono convinto pure io. Come occorre anche nascere, musicista (come te) pittore , attore, devi nascere fuoriclasse non c’è da fare. Ma forse è così un po’ in tutte le discipline. Io appartengo alla categoria degli umili e modesti osservatori, forse visionario ed eterno sognatore lo sono sempre stato. Si dice che le esperienze di vita plasmano un po’ in nostri caratteri ed è per questo che io oggi sento di avere un carattere che mi permette di vivere in sintonia con gran parte della razza umana ma anche non (umana), amo anche troppo gli animali . Direi equilibrato . Una diecina d’anni fa quell’equilibrio mi veniva spesso meno, oggi forse un po’ incostante ma disponibile sempre, pronto in ogni situazione possibile ad aiutare la persona in difficoltà , anche non conoscendola . ( e questo mi è capitato davvero !) Ma a parte questo, per non perdere il filo , volevo dirti che mi è capitato giorni fa in una libreria, un libricino ed incuriosendomi più che altro per il titolo “ Madrigale Odessa” dell’autore appunto Luigi Nacci, sbirciando sommariamente qualche pagina non ho esitato poi neanche un po’ per decidere di acquistarlo. Ariciao a te , sine al più presto pago l’Enel e ddumu la luce ;))) Buon finesettimana R
 
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