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Domenica scorsa...

Post n°3 pubblicato il 11 Gennaio 2006 da a_salty_dog

8 gennaio 2006 - Ore 22

Sono già a letto. Giornata stancante dal punto di vista fisico, ma dopo tante titubanze ho deciso di cominciare a scrivere.

Anche oggi, giorno di festa, ho dedicato il primo pomeriggio ad una passeggiata con qualche accenno di corsa: devo ammettere che come fiato sto un po’ migliorando.

Guarda caso anche oggi faccio quasi lo stesso percorso, che passa davanti la casa di una ragazza che ha qualcosa di speciale per me ma con cui non riesco a rompere il ghiaccio. Bella forza dico a me stesso: questo è il mio punto debole, e che punto debole, con le ragazze!

Nei fumetti di Charlie Brown, spesso viene citata la “ragazzina dai capelli rossi” di cui è invaghito Charlie Brown stesso e a cui non riesce nemmeno ad avvicinarsi, figurarsi se ci parla assieme! Diventa rosso paonazzo, gli tremano le gambe e la voce, e finisce per perdere le occasioni d’oro magari nascondendosi il capo coprendoselo con il sacchetto della colazione.

Beh, questa è pure la mia malattia.

Fa freddo ma il sole riporta la temperatura ad una soglia accettabile. Giacca a vento, berretto di pile e guanti, le immancabili cuffiette con la  immancabile (in questo periodo) raccolta di canzoni dei Modena City Ramblers. Parto camminando a buon ritmo, quello della musica. L’umore non è dei migliori, guarda caso, ma è da un bel po’ che sto così.

Passo davanti alla sua casa ma vedo solo la sua auto, logicamente cosa potrei aspettarmi di più? E i pensieri son sempre quelli, e ci rimugino ancora solo che stavolta penso di buttare giù su un blog tutto questo. Mi può aiutare? Forse invece posso aiutare qualcun altro, visto che, almeno in passato mi sentivo a mio agio nei panni dell’amico che ti ascolta e ti sa dare qualche consiglio saggio ma soprattutto sa far pensare, ti spinge a vedere le cose anche da altri punti di vista facendoti interpretare meglio i comportamenti ad un primo momento insensati degli altri.

Si, forse sono nato per questo, per aiutare gli altri, poiché non sono capace di fare lo stesso per me. Ma troverò qualcuno o meglio qualcuno troverà le mie pagine e ne proverà interesse?

Eccomi qua che mi blocco nello scrivere: quante volte sogno un apparecchio che possa registrare i pensieri! O forse è meglio così, che non ci sia? Mi spiego, in questo secondo caso posso filtrare i miei pensieri con la ragione visto che li scrivo in un secondo momento. O forse è meglio lasciare la ragione da parte? Bel quesito vero?

Sto tornando indietro, passo vicino a quella casa ma sull’altro argine del canale, così non vedo che il tetto della stessa, niente più. Qualche altro passo e poi di nuovo una breve corsetta. Il fiato si fa pesante, le gambe pure ma voglio arrivare fino a dove mi prefiggo e poi… rifaccio lo stesso giro, più o meno, ma stavolta con calma! Altrimenti scoppio!

C’è altra gente che ha approfittato del sole e si fa due passi, ma sono quasi tutte coppie, famiglie o gruppettini di amici. Io e rari altri viaggiamo da soli.

Solo: questo non mi pesa mentre faccio queste passeggiate, è un momento in cui posso stare con me stesso e riflettere. Giusto stamattina però mi è sorta dentro una preghiera per me stesso: Signore stammi vicino, non lasciarmi solo. Stammi vicino non lasciarmi solo.

Forse sono io che non riesco a far trapelare il mio stato d’animo agli amici, si, credo proprio che ci sia molto del mio, ma anche loro come fanno a non accorgersi o quanto meno a non capire che io, così da single, non sto affatto bene? Non passa a loro per la testa che una persona non vive bene da sola senza un amore? Sono sposati, magari con figli,  e forse non riescono ad interpretare una situazione che non è loro. Anzi magari mi invidiano perché non ho certi tipi di problemi, che invece si “creano” avendo una famiglia.

E’ vero che io mi son solo avvicinato al loro “stato” quando ho vissuto i 2 anni più belli della mia vita, con l’ex, ma io ho solo ricordi bellissimi e dentro stavo da re. Era davvero “un anticipo di paradiso”. Poi la fine del mondo a 2, il ritorno all’1, un disastro davvero per me.

E la cosa peggiore è che sono cambiato io, più serio, meno scherzoso e divertente di prima, meno fiducioso nei confronti del prossimo. Questo non mi piace, ma non so come combattere per tornare quello di prima, non tanto quello dei 2 anni d’oro, ma almeno quello degli anni precedenti, lo “sbandato” di cuore ma che almeno aveva la capacità  di trasmettere agli altri parole di conforto, e messaggi di coraggio. Mi manca tutto questo, vorrei tornare a com’ero 5 anni fa.

C’è una preghiera che mi aveva passato un amico, padre di famiglia, che mi dava almeno la conferma che qualcosa di buono riuscivo a farlo.

E’ questa:

Tutte le volte che sentirai
la disperazione nell’anima e
continuerai a sorridere e
a parlare di speranza agli altri…

tutte le volte che ti sentirai
in peccato e continuerai a
sorridere ed a parlare agli altri
di amore e ad amare
concretamente…

tutte le volte che avrai
l’anima piombata nel buio
più assoluto e continuerai
a sorridere ed a parlare
agli altri di luce…

ti sembrerà di fare una
commedia, di non vivere
nella verità; ricordati…
quella è la “commedia divina”,
quello è “l’ideale puro”,
quello è essere Gesù
Abbandonato.

Uff, resto sempre come un pugile suonato quando la rileggo. E deluso perché ora non riesco più ad avere parole di speranza per gli altri. Forse è così anche perché non ho quasi più nessuno a cui prestare la mia spalla? Di recente ho potuto dare ascolto ad un amico che non sta vivendo un gran bel periodo. Almeno di questo dovrei consolarmi, ma avrei dovuto fermarmi all’ascolto e non dargli consigli… in particolare uno che sottintendeva un comportamento poco da “cristiano”.

Devo ricordarmi di fare una spesa/regalo per lui ed un altro carissimo amico di Bassano, l’unico che sa cosa sto passando e che capisce la mia dolorosa solitudine. C’è passato anni fa, ha sofferto tantissimo e non ha voluto cancellare quell’esperienza. Grazie Paolo.

Devo trovare in una qualche libreria di Padova un libro/manuale di uno psico-sessuologo americano (oltre oceano deve essere quasi una celebrità) che spiega con terminologia terra terra e con esempi quali sono le differenze tra l’uomo e la donna, non per invitare a smussarle ma per farle comprendere reciprocamente ai due soggetti, uomo e donna che formano una coppia, far capire che sono caratteristiche insite nella loro natura e non “semplici atteggiamenti inconsulti a cui si da vita per ripicca”. Ne consiglio la lettura davvero a tutti e a tutte, prima di buttare “nella pattumiera” quella che è stata una bella storia d’amore e lo è ancora potenzialmente.

Si sta facendo tardi e la mia vena da scrittore sta venendo meno. Buona notte!

 
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