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Il lavoro più difficile?

Post n°153 pubblicato il 02 Agosto 2011 da assicuratore.pervoi
 

Sai qual è uno dei lavori più difficili al mondo?

Fare l'Agente di Assicurazioni!

Per quale motivo? Perchè le persone non vogliono acquistarle. La gente ormai vittima del marketing commerciale preferisce spendere i propri soldi in cose meno importanti come vestiti, telefonia, vacanze, giochi, sigarette, ristoranti, bar, auto, ecc. ecc.

Ecco perchè è bello il mio lavoro, perchè è bello spiegare alle persone che la vita è fatta di priorità e cose importanti. Il mio lavoro mi consente quotidianamente di "salvare" delle persone da delle scelte sbagliate per il loro futuro.

E' un lavoro non facile, ma forse per quello è anche bello

 

 
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ECCO PERCHE'

Post n°152 pubblicato il 01 Agosto 2011 da assicuratore.pervoi
 

Poi ci chiediamo perchè le assicurazioni r.c. auto costano tanto? Leggete con calma questa ennesima notizia.

 

Un'articolata e complessa indagine svolta dai militari della Guardia di Finanza di Barletta ed Andria, sotto la scrupolosa direzione del pm Michele Ruggiero della procura di Trani ha portato a sgominare un gruppo criminale specializzato nelle truffe in danno di alcune compagnie di assicurazioni (Allianz, Ras, Axa e Zurich). Le truffe erano perpetrate da numerosi soggetti (una ventina) sotto la sapiente regia di noti avvocati e medici specialisti. Fra i 12 arrestati (tutti ai domiciliari) spiccano i nomi di Giuseppe Di Renzo (avvocato e consigliere comunale di maggioranza ad Andria) e del medico legale tranese Massimo Pasquadibisceglie, 47 anni.

Il sistema prevedeva la creazione a tavolino di falsi incidenti stradali, talvolta del tutto inventati, talvolta alterati nelle reali dinamiche o nelle effettive conseguenze/consistenze dei danni subiti da veicoli e persone. Sono 27 i sinistri finiti sotto la lente degli inquirenti. Con la regia accurata dei due avvocati e con la compiacenza di medici pronti a rilasciare falsi certificati (anche specialistici), i truffatori si recavano al pronto soccorso dichiarando di essere rimasti coinvolti in sinistri stradali o in infortuni sul lavoro successivamente accordandosi con falsi testimoni pronti a supportare quelle versioni in sede giudiziale o stragiudiziale.

Le complesse ed articolate indagini sono state attuate attraverso il riscontro di copiosa documentazione, nonché attraverso l'escussione a sommarie informazioni di numerosi soggetti, lo studio delle dinamiche e degli autoveicoli coinvolti in modo ricorrente in diversi sinistri. Dalla particolareggiata disamina degli atti riguardanti i fascicoli nei quali venivano ricostruiti i singoli sinistri stradali, emerge anzitutto che i soggetti coinvolti risultavano sempre i medesimi (ora come conducenti o proprietari dei mezzi coinvolti, ora come danneggiati o risarciti, ora come testimoni dell'evento o come meri passeggeri riportanti lesioni) che con sistematicità si sono trovati nei diversi ruoli implicati negli eventi in danno delle compagnie assicuratrici.

Altra singolarità è che in occasione degli incidenti simulati, alcuni anche con lesioni (danno biologico) o danni materiali di speciale rilevanza, non veniva mai richiesto l'intervento del 118 o di altra forza pubblica (per i rilievi di rito) o dell'ambulanza. In numerose occasioni la denuncia del sinistro (alla compagnia di assicurazioni) avveniva dopo settimane o mesi dall'evento, quindi in tempi e modi assolutamente anomali se rapportati a quanto accade nella ordinarietà dei casi.

La complessa attività di indagine, coordinata dall'autorità giudiziaria di Trani, ha portato complessivamente all'esecuzione di 12 ordinanze di custodia cautelare domiciliare (nei confronti di 11 persone di Andria e 1 di Trani) emesse dal gip del tribunale di Trani, Margherita Grippo, che ha ritenuto sussistenti vari reati tra i quali falsità ideologica in certificati commessa da persone esercenti un servizio di pubblica necessità, fraudolento danneggiamento dei beni assicurati e mutilazione fraudolenta della propria persona.

La storia però non è finita qui. E' in corso un approfondimento dell'aspetto associativo. Le indagini porseguono. Nel mirino ci sono almeno altri 8 soggetti, formalmente indagati.

 

 
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EQUILIBRIO

Post n°151 pubblicato il 31 Luglio 2011 da assicuratore.pervoi
 

Tutta la nostra vita è alla ricerca di un equilibrio, sia psico-fisico, sia finanziario. Con l'andare del tempo più o meno riusciamo a raggiungere un punto di equilibrio che in realtà è diverso per ognuno di noi.

L'equilibrio che cerchiamo non è soltanto nostro personale, ma anche con le persone con cui viviamo, come i nostri familiari, il nostro lavoro, cerchiamo punti di equilibrio anche con la nostra casa (Es: la vorremmo bellissima, ma quando vogliamo spenderci?).

Incosciamente il nostro cervello ogni giorno fa scelte in automatico per trovare la "soluzione migliore" per trovare il miglior equilibrio.

Più passano gli anni più si sente il bisogno di trovare quell'equilibrio e meno si sopportano gli alti e bassi, anzi alcuni eventi e alcune spinte negative rischiano di farci cadere nel baratro perchè distruggono in poco tempo quello che abbiamo creato nella nostra vita.

Cosa c'entra tutto questo con l'assicurazione? Tutto!

Uno degli scopi fondamentali dell'assicurazione è proprio quello di mantenere e ripristanare l'equilibrio che ogni persona e famiglia si è creato.

Che impatto economico può avere un grave infortunio o un danno alla propria abitazione? Fa saltare in un istante, anni di faticosa ricerca dell'equilibrio. Ecco che come miglior medicina abbiamo l'assicurazione che ci garantisce di ripristinare quello che abbiamo raggiunto senza fatica.

Pensateci, non esiste altra ricetta magica, l'assicurazione è l'unico antidoto che abbiamo per combattere gli effetti negati e garantirci l'equilibrio che cerchiamo.

 

Con questo post, si aprono una serie di articoli avente come filo comune: Assicurarsi vuol dire vivere meglio

 

 
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Nuove Tasse sulle Polizze Auto

Post n°150 pubblicato il 12 Luglio 2011 da assicuratore.pervoi
 

Aumentano le tasse, ma pagare prima per pagare meno.(Scopri se aumentano nella Tua provincia).

Dal 1° Agosto, alcune province hanno deciso di aumentare le imposte sulla polizze Auto. Il Federalismo fiscale dava la possibilità ad ogni provincia di aumentare o diminuire le imposte del 3,5%. L'unione delle province inoltre aveva consigliato di non fare aumenti e aspettare un anno per vedere gli effetti delle entrate, ma purtroppo non tutti hanno seguito questo consiglio e a iniziare dalla prima in Italia la provincia di Alessandria, poi sono seguite le altre.

L'aumento che parte dal primo di agosto, non tiene conto della scadenza della polizza, ma si applica in base al giorno di pagamento. Quindi consigliamo a tutti di pagare (anche se scade ad Agosto), entro il 31 luglio in modo di non prendersi l'aumento.

Le province possono variare, a decorrere dal 2011, l'aliquotabase del 12,5% con una oscillazione massima di 3,5 punti percentuali in aumentoo in diminuzione variando da un minimo del 9% fino ad un massimo del 16%.

Al 30 giugno (con decorrenza 1° agosto2011) le province che hanno attuato la variazione sono 29, di cui tre hanno elevato l’aliquota al 15,5% tutte le altre l’hanno portata al 16%.

Le province che hanno variato al 16% sono:

-         Alessandria,Arezzo, Belluno, Benevento, Bologna, Catanzaro, Chieti, Cosenza, Cremona,Ferrara, Forlì-Cesena, La Spezia, Lecce, Milano, Perugia, Pesaro e Urbino,Reggio Emilia, Rimini, Rovigo, Savona, Teramo, Treviso, Verbano-Cusio-Ossola,Venezia, Verona, Vibo Valentia

Le province che hanno variato al 15,5% sono:

-         Ancona,L'Aquila, Pistoia 

 Esempi specifici

- Se l’incasso di qualsiasi avviene fino al 31 luglio, si applica l’aliquota in vigore (12,5%)

- Se l’incasso  avviene dopo il 31 luglio, si applica la nuova aliquota

 
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Auto o Persona?

Post n°149 pubblicato il 25 Giugno 2011 da assicuratore.pervoi
 

Puoi stare senza aria per pochi minuti

Puoi stare senza bere solo poche ore

Puoi stare senza mangiare solo pochi giorni

Puoi stare senza automobile per tutta la vita

E allora perchè ti preoccupi della tua bella auto e non ti sei neppure mai fatto sfiorare dal pensiero di come respirare, bere, mangiare, curarti al meglio?

Semplicemente questione di priorità.

Nel mondo del duemila, anche una Fiat vale più di te.

N. Notarini

Aggiungo che prima di pensare ad assicurare la vostra auto, pensate ad assicurare la vostra persona, forse vale qualcosa in più non credete?

 
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Una strage quotidiana.

Post n°148 pubblicato il 21 Giugno 2011 da assicuratore.pervoi
 

Sos motocicletta "sulle strade troppe vittime"

 

La parte del corpo più colpita è il distretto cranio facciale Un quarto dei sinistri in italia riguarda le due ruote A lanciarlo è l´ultimo rapporto Oms ed europeo, all´Italia spetta il triste primato. L´aumento degli incidenti segue l´accresciuta presenza delle grosse cilindrate. Gli esperti avvertono: "Serve maggiore consapevolezza dei pericoli"

Bella e pericolosa, la moto è da maneggiare con cura. In Italia ogni sei ore muore un centauro. Insieme al pedone è l´utente più debole della strada. Il Rapporto sulla prevenzione degli incidenti stradali pubblicato da Oms e Banca mondiale sottolinea come il 50% delle vittime riguardi guidatori delle due ruote.  I sinistri su due ruote sono il 19% del totale europeo delle vittime su strada, con oltre 6.300 morti nel 2009, per le sole moto il 15% dei decessi totali per non più del 2% dei chilometri percorsi. «Il nostro Paese detiene purtroppo il primato con un 25% di incidenti su moto e il 23% dei decessi - afferma Alessio Pitidis, direttore del reparto ambiente e traumi dell´Istituto superiore di sanità (Iss) - il fenomeno è legato alla diminuzione dei motorini circolanti, dimezzati o quasi nell´ultimo decennio, e all´aumento delle moto di grossa cilindrata passate da due milioni e mezzo a sei milioni nello stesso arco di tempo. Sono pure cambiati gli utenti, prima andavano in moto i ventenni-trentenni adesso a questi si è aggiunta la fascia dei quarantenni e ultra cinquantenni». Nonostante l´abitudine di indossare il casco sia ormai molto diffusa tra i motociclisti e nonostante l´introduzione della patente a punti, sulle moto si muore cinque volte di più rispetto agli altri veicoli: nel 2009 si sono registrati 1124 decessi, 22.480 ricoveri ospedalieri, 258.000 accessi al Pronto soccorso. «Il casco integrale ha ridotto le morti sul colpo e ha limitato le lesioni vertebrali alte, ma non i danni e gli esiti gravi - sottolinea Bruno Pesucci, primario dell´U. O. chirurgia maxillo-facciale del San Camillo di Roma, uno dei tre centri di riferimento regionale per le emergenze della strada - il distretto cranio-facciale è quello più colpito da fratture, isolate o più spesso multiple, craniche, mandibolari, mascellari, orbitali cui si aggiungono contusioni, abrasioni cutanee, emorragie interne e fratture degli arti». La moto affascina, costa meno, si utilizza per lunghi percorsi e, soprattutto, è veloce. Ma guidarla richiede esperienza e perfette condizioni fisiche. «Il centauro esposto all´ambiente deve essere in continuo stato di allerta - dice Sergio Garbarino del Dipartimento di neuroscienze dell´Università di Genova - l´errore umano è la prima causa di incidenti, ma la colpa solo nel 37% dei casi è del motociclista per velocità o riduzione della vigilanza, nella metà dei casi è dovuta ad altri veicoli e nel 13% alle condizioni ambientali». Sono auto e camion i peggiori nemici delle moto. 

E poi c'è chi continua a non assicurarsi è da Pazzi!

 
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Sei importante? Che parte ti assicuri?

Post n°147 pubblicato il 12 Giugno 2011 da assicuratore.pervoi
 

Quanto valgono i tuoi pezzi del corpo?

In questi giorni si susseguo le notizie di VIP che si assicurano parti del corpo, chi il sorriso, chi le gambe, chi il seno, allo stesso modo gli sportivi si assicurano braccia e gambe per cifre altissime. Ci sono poi anche professionisti che si assicurano "pezzi" del proprio corpo per ingenti cifre, chirughi che si assicurano mani, così come musicisti, c'è anche il caso di chi per professione usa il naso e quindi decide di assicurselo.

C'è qualcosa di strano nel vedere un giocatore che si assicura per milioni di euro le proprie gambe? No! Ovvio se non può più giocare vuole mantere il suo tenore di vita, allo stesso modo il chirurgo di fama mondiale o il pianista.

Ma scusate, loro hanno già i soldi da parte grazie alle loro professioni, se invece per un'infortunio non può più lavorare una persona normale come noi? Una persona che magari ha figli o un mutuo da pagare, una persona che non è nata ricca o non è riuscito a mettersi da parte cifre per vivere di rendita cosa deve fare?

Semplice assicurarsi come e più di loro. Un infortunio che impedisca di lavorare a uno di noi umani mortali è sicuramente più preoccupante che per chi è già pieno di soldi.
L'assicurazione serve per portare ugualianza, in caso di infortunio anche noi potremo vivere di rendita, se siamo assicurati.

Entrate subito a far parte del club delle persone previdenti che si assicurano, ricordate possono accedervi tutti prima che capiti qualcosa, dopo non si può più entrare.

 
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Danni e Maltempo

Post n°146 pubblicato il 11 Giugno 2011 da assicuratore.pervoi
 

E' stata una settimana di maltempo in tutta Italia. Le trombe d'aria, i temporali, le grandinate e i fulmini ci hanno tenuto compagnia, lasciando dietro ingenti danni.

Qualcuno è stata fortunato e non ha subito danni, altri piccoli danni domestici, altri magari all'autovettura, qualcuno alla salute e altri ancora hanno visto i risparmi di una vita andare in fumo con la propria casa o la propria attività.

I telegiornali ci sommergono di notizie e immagini di gente che ha subito danni enormi, ma credetemi per alcuni vedersi anche bruciare l'impianto elettrico di casa o distrutta l'auto dalla grandine è un grave danno.

Per fortuna qualcuno è stato più furbo pensando di assicurarsi prima, anche se dalle statistiche risulta che sono veramente ancora una marea le persone incoscienti che rischiano tutto a non assicurarsi (fenomeno che capita solo in Italia tra i paesi evoluti).

Mi raccomando controllate di esser assicurati, non rischiate tutto

 
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E non lamentiamoci dell'Italia

Post n°145 pubblicato il 05 Giugno 2011 da assicuratore.pervoi
 

Che i prezzi dei premi assicurativi siano spesso fuori controllo non è di certo un segreto. Eterna la battaglia tra consumatori e Compagnie assicurative che difendono i costanti rialzi addossando la colpa a truffe di ogni genere. Una qurelle che conosciamo bene, ma che non riguarda solo il "Bel Paese".

Dalla Gran Bretagna arriva infatti una storia ancor più grottesca. Il neopatentato Joe Chute, originario del Berkshire, ha infatti recentemente coronato il proprio sogno: l'acquisto della prima auto, una Vauxhall Corsa (in Inghilterra è questo il nome con il quale vengono vendute le Opel). Espletate le pratiche burocratiche, il simpatico ragazzo si è quindi rivolto ad alcune Compagnie per assicurare il "nuovo" bolide e qui, la sorpresa.

Tra i test comparativi delle offerte assicurative moltissimi hanno segnato quote a due cifre, con il record di una in particolare di ben 72 mila Sterline, circa 80 mila Euro annui. Non male per assicurare un'automobile pagata meno di 700 Euro! Ma com'è possibile? Secondo la Compagnia, il cui preventivo è il frutto dei dati inseriti nel modulo online per la richiesta, la "colpa" (se così vogliamo chiamarla) è da affibbiarsi alla giovane età di Joe e, ovviamente, all'area geografica nella quale egli vive. Proprio Slough, e più in generale il Berkshire, pare siano note per le innumerevoli frodi assicurative e molte Compagnie hanno scelto, a propria tutela, di portare i premi annui a cifre pressoché irraggiungibili.

Fortunatamente si tratta di una politica non praticata da tutte le Società assicuratrici e il nostro Joe pare sia riuscito finalmente ad assicurare la propria rombante Corsa spendendo una cifra ben più ragionevole: circa mille Euro per una copertura completa. Vale quindi la solita regola: quando facciamo un preventivo non fermiamoci mai alla prima proposta, se siamo fortunati come in questo caso, è infatti possibile risparmiare fino a 79 mila Euro!

 
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Onesti o Ladri?

Post n°144 pubblicato il 22 Maggio 2011 da assicuratore.pervoi
 

Da che parte stai?

Onesti o Ladri?

Sapete che la truffa all'assicurazione è un reato? In Italia invece sembra un piacevole vezzo. Da come si prendono i dati sono sempre vergonosi rispetto al resto d'Europa e in alcune zone italiane si arriva a cifre incredibili.

Molti prendono l'assicurazione come un bancomat che deve pagare a richiesta. Non si preoccupa il cliente a dire ho rotto il vetro allora mi assicuro i cristalli, non si fa problemi a dire al proprio medico di fargli un cerficato medico in più, non è certo imbarazzato a dire alla carrozzeria di mettergli a posto anche quella riga dall'altra parte e farla uscire con il rimborso dell'incidente.

Per molti questo non è reato, è una cosa normale. Peccato invece che oltre a esser reato penale è anche fottere (scusate il termine) tutti gli altri.

Quelli onesti che pagano ogni anno l'assicurazione e tentano di far pagare il meno possibile in caso di incidente. Queste persone che sono tante, sono fregate quotidianamente da questi individui. Cosa fare?

Da un lato dobbiamo far pressione sulle autorità perchè svolgano i loro controlli, pressioni sulle amministrazioni che inneschino circuiti virtuosi di analisi e inasprimento della legislazione per i truffatori.

Quotidianamente poi noi onesti dobbiamo cambiare la cultura, insultare chi ci frega, denunciarlo alle autorità, mandare striscia la notizia o le iene dai medici compiacenti.

Dobbiamo farlo e per tanto tempo, per troppo tempo c'è stato silenzio ora tocca a noi creare un mondo migliore anche in questo. Solo arrendendoci e lamentandoci avremo perso questa battaglia di legalità che invece si può vincere.

 

 
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