A testa alta

"Si fa il proprio dovere non perchè qualcuno ci dica grazie, ma per se stessi e per la propria dignità"

 

ITALIANI!

 

CONTATTAMI

 

AREA PERSONALE

 

DEDICATO A PAOLO BORSELLINO

 

GLI EROI BIANCHI (FALCONE E BORSELLINO)


 

TAG

 

FACEBOOK

 
 

I MIEI LINK PREFERITI

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 

LIBRI DA LEGGERE

- Memorie di Adriano - Marguerite Yourcenar
- Il gabbiano Jonathan Livingston - Richard Bach
- Fratelli di sangue - Nicola Gratteri; Antonio Nicaso
- La trattativa, mafia e Stato:un dialogo a colpi di bombe - Maurizio Torrealta
- Un uomo - Oriana Fallaci
- Paolo Borsellino, una vita contro la mafia - Leone Zingales
- Cose di cosa nostra - Giovanni Falcone in collaborazione con Michelle Padovani
- Ultime lettere di Jacopo Ortis - Ugo Foscolo
- Testimoni a perdere - Alfredo Mantovano
- 'ndrangheta eversiva, la scomparsa di Mauro De Mauro e la strage di Gioia Tauro- Arcangelo Badolati
- Vai e vivrai - Radu Mihaileanu
- Il Piccolo Principe - Antoine de Saint-Exupèry
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

 

« Dalla parte dello Stato ...Messaggio #43 »

17 maggio 1972 - 17 maggio 2008 ricordando il Commissario Capo P.S. LUIGI CALABRESI

Post n°42 pubblicato il 17 Maggio 2008 da castalia_av
 
Foto di castalia_av





Note biografiche

 

Di famiglia medio-borghese, frequentò il liceo classico e si laureò in giurisprudenza con una tesi sulla mafia. Nella Polizia, diresse l'ufficio politico della questura di Milano, l'attuale Digos, con il compito di indagare sulle organizzazioni della sinistra extraparlamentare.

Calabresi fu assassinato alle 9.15 del 17 maggio 1972,davanti alla sua casa, mentre si avviava alla sua auto per andare in
ufficio,da un commando di due killer che gli spararono alle spalle.
Lasciò la moglie e due figli; un terzo figlio nacque pochi mesi dopo la
sua morte.
 
 
Nel 1988 Leonardo Marino, uno dei killer, pentitosi, confessò di aver partecipato con Ovidio Bompressi all'assassinio del commissario, mandanti Giorgio Pietrostefani e Adriano Sofri, tutti in precedenza militanti di Lotta Continua. Leonardo Marino fu condannato a 11 anni di reclusione, Ovidio Bompressi, Giorgio Pietrostefani e Adriano Sofri a 22 anni.

Il caso Pinelli


Calabresi divenne noto nel corso delle indagini sulla strage di piazza fontana quando, da una finestra della questura, precipitò l'anarchico Giuseppe Pinelli, che si trovava in questura, tenuto illegalmente in stato di fermo da più di due giorni per essere interrogato riguardo al suo alibi.

Le forze della sinistra italiana avanzarono il sospetto che Pinelli
fosse stato gettato dalla finestra durante l'interrogatorio, ed
accusarono il commissario di aver partecipato al fatto. Calabresi fu il
bersaglio di una martellante campagna di denuncia, sia da parte di
intellettuali di sinistra (tra gli altri, Elio Petri e Dario Fo, che si ispirò alla vicenda di Pinelli per un'opera teatrale, Morte accidentale di un anarchico),
che da parte di gruppi più radicali (con minacce scritte sui muri
cittadini), ed in particolare dal giornale dell'organizzazione
extraparlamentare Lotta continua. Ottocento intellettuali firmarono un manifesto, pubblicato sull'Espresso con cui accusarono Calabresi di essere un torturatore e un assassino.
Un peso rilevante nel determinare la situazione di odio montante nei
confronti del commissario fu a carico del giornale della sinistra
extraparlamentare Lotta continua, dalle cui pagine il direttore Adriano Sofri
inneggiava più di altri al suo assassinio, giustificandosi con la
presunzione di ritenerlo responsabile della morte del Pinelli.
Paradossalmente, il commissario conosceva bene l'anarchico, al punto
tale che, qualche tempo prima, Pinelli aveva fatto dono a Calabresi
d'una copia dell'Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters, come racconta il figlio Mario, attualmente corrispondente da New York di Repubblica, quotidiano fondato da Eugenio Scalfari, uno degli 800 intellettuali firmatari del manifesto di cui sopra.
L'inchiesta della magistratura sulla morte di Pinelli, condotta dal magistrato Gerardo D'Ambrosio,
scagionò la polizia, giungendo alla conclusione che la caduta fu
causata «a causa di un malore attivo e dall'improvvisa alterazione del
centro di equilibrio»" e quindi classificando la morte come
"accidentale", quindi né suicidio, né omicidio, accertando inoltre che
il commissario Calabresi non si trovava nella stanza al momento del
fatto.
 
 
 
(da http://it.wikipedia.org/wiki/Luigi_Calabresi)


Ricordare per non dimenticare mai.
Ricordare uomini che hanno dato qualcosa alla nazione in modo gratuito e naturale, senza manie di martirio o protagonismo, senza egocentrismi isterici, un funzionario di Polizia ucciso due volte. Ucciso maggiormente dall'oblio al quale certa parte di intellettuali, pseudo proletari rivoluzionari, con le barbette da falsi sovversivi volevano consegnarne la memoria, dal fatto che il suo nome sia stato un vero e proprio tabù per anni, a causa della morte di Pinelli.
Una vittima dell'odio anche lui. Un odio che non avrà mai provato, semmai un amore per il lavoro che svolgeva. Concludo con una frase detta dal Commissario Capo della Polizia di Stato Luigi Calabresi alla moglie, la mattina dell'assassinio, riferita da lei stessa nel corso della puntata dedicata alla memoria del marito, del programma "La Storia siamo Noi". Raccontò che quella mattina, il dott. Calabresi mise una cravatta rosa, mentre stava scendendo in ascensore, tornò indietro e ne scelse una bianca. Nell'indossarla disse "metto questa perchè è bianca, è simbolo della mia purezza".


Alla memoria di chi ha servito lo Stato.

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

INFO


Un blog di: castalia_av
Data di creazione: 23/11/2007
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

TIMETTOABUCOPILLONZIkenny.peruzzibendy920libreriapuntoeinaudipennacchioalfonsoDjMerctonymandorlabenito88200588angelaverbarom.domedPHANTOMOFTHEPASTamm.acquatechnunziapacificonicola_30giuseppebene1963
 

ULTIMI COMMENTI

Devo guardarti negli occhi e farti alcune domande, prima di...
Inviato da: Anonimo
il 04/09/2008 alle 14:39
 
non ho lasciato quella grande passione, non potrei mai...
Inviato da: castalia_av
il 04/09/2008 alle 14:23
 
Si ma quando eravamo insieme dicevi che questo non ti...
Inviato da: Anonimo
il 04/09/2008 alle 12:58
 
è proprio quel coro nella mente che mi uccide...proprio la...
Inviato da: castalia_av
il 02/09/2008 alle 15:03
 
"mi chiedo quando e se tutto questo finirà." E...
Inviato da: Anonimo
il 02/09/2008 alle 14:47
 
 

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963