Creato da atidee il 04/02/2009

Convivendo nel mondo

Mie Opinioni, Constatazioni, Speranze e ... (forse) Soluzioni.

 

 

« ..... al Pont Cupèrt ad ........ rose dal mio giard... »

..... come eravamo negli anni '50 .....

Post n°25 pubblicato il 14 Maggio 2009 da atidee

..... io, a1 anno io ..... a 1 anno .....

..... a 2 anni io, a 2 anni .....

..... io, a 6 anni a 6 anni.....

..... in prima elementare .....

..... a 6 anni ..... io, a 6 anni .....

..... prima Comunione e Cresima .....

..... io, a 7 - 8 anni a 7-8 anni .....

..... in bicicletta in Cascina .....

..... a 8 anni ..... io, a 8 anni .....

..... con mia sorellina in Cascina .....  .....

 

 

 

..... Non so' come eravate voi negli anni ’50, .......

..... Percio’ vi raccontero’ qualcosa di com’ero io :

 

..... Sono nato il 13 giugno dell’anno 1951 .....  - cioe’ l’anno ricordato dalle mie parti come quello della “piena”, a causa di una mega alluvione del Ticino e del Po’  - ..... in una cascina del Pavese, dove poi abitai fino all’eta’ di 11 anni ......

 

..... Oggi vi verra’ spontaneo dire : “bello ....agriturismo....” !

 

Bene... sentite un po’..... :

 

Abitazione in casa di salariati (oggi direbbero “ville a schiera”) , mia famiglia di 5 persone in 2 stanze, una sotto ed una sopra e la scala di collegamento in comune con l'abitazione della famiglia accanto; senza bagno, ma con vasini comunitari per la notte (di giorno il ..cesso... nell'orto (estate ed inverno, mezze stagioni comprese - negli ultimi anni che ho abitato li’ il fittavolo decise di migliorare l’abitabilita’ e installo’ un cesso alla turca nel sottoscala .... senz’acqua perche’ costava troppo l’impianto.... pero’ era gia meglio : avevamo finalmente 2 cessi);  in stessa cascina 5 famiglie e un solo rubinetto in cortile per tutti e tutte le esigenze di casa ..... - per gli animali c’era l’abbeveratoio con la “tromba”, cioe’ un’altra pompa dell’acqua, che funzionava a mano (percio’ ecologica) quando mancava la corrente.

 

I miei giocattoli: un cavallino di legno grande una spanna e sintetizzato con 2 gambe, una macchinina di latta, un'altra per meta' di plastica con piastrine per vederla girare in vari modi, una scatola di costruzioni di legno, poi giocattoli autocostruiti (arco e frecce, tirasassi, la "lippa" - un pezzo di manico di scopa e un pezzetto di legno a 2 punte da far saltare lontano-).

 

La vita mi trascorreva povera e semplice, ignorante di come potesse essere a casa dei ricchi, era talmente normale cio', che non riuscivi ad arrabiarti piu' di tanto: al tuo orizzonte c'era una povera famiglia che stava peggio, per cui stavi bene.

Sì, c'era il fittavolo, nella sua villa in cascina, ma ne potevi intravedere la sua vita migliore dalle finestre; quando mangiavo pane e salame, i miei genitori mi raccomandavano di stare in casa, altrimenti poteva essere che il fittavolo pensasse che stavamo troppo bene e magari avrebbe ridotti i proventi del nonno fattore al termine dei raccolti.......

 

Pero' ..... che corse nei campi, e per non dire l’andar a pescar rane o cercar lumache e funghi..... e che salti dai pagliai ; fu in quest’ultimo sport che mi slogai la caviglia sinistra e mi portarono dal “madgon”, una sorta di guaritore che aveva ricevuto il “segno” per grazia divina , che con sugna, acqua, segni della croce , forse parole magiche, il tutto condito da massaggi che ti facevan veder le stelle - pare che avesse imparato prima sistemando le slogature nelle giunture di mucche e cavalli - , indi una bella fasciatura con carta da zucchero blu e benda ben stretta, e dopo una settimana eri di nuovo in pista come se niente fosse successo.....; pero’ vi assicuro che ci sapeva fare e seriamente non metteva mano se c’era dubbio di frattura: in tale caso consigliava subito l’ospedale.....

 

Verso gli 8 - 10 anni giravo per il cortile con roncola e accetta ed altri arnesi taglienti, quando decidevo di costruirmi qualcosa con rami, chiodi , corde e quant'altro trovavo in giro di utile.... Oggigiorno metterebbero in galera i genitori degeneri che lasciassero il loro figlio girare armato in quella guisa (non mi sono mai fatto male con ‘sti arnesi, ne’ ho fatto male ad altri... perche’ mai avrei dovuto?)...

 

Non sono mai andato all'asilo in paese, non perche' non ci fosse, ma al primo giorno , mi hanno raccontato,  mi sono spaventato vedendo le suore e non c'e' stato piu' verso di farmici tornare... Da piccolo avevo avversione per le divise, in particolare quella bianca del medico, e poiche' anche i barbieri la usavano simile, fu' cosi' che se volevano tagliarmi i capelli , il barbiere doveva venire a casa nostra in borghese.....

 

La scuola elementare del paese (a 1 km di distanza, strada in ghiaia, dopo il primo giorno tutti i giorni da solo, andata e ritorno in bicicletta , o a piedi se il tempo era troppo brutto o nevicava) :

due grandi aule ; prima e seconda in una, terza e quarta nell'altra; quinta di pomeriggio in una delle due.... ; dalla quarta pero’ venne pronta la nuova scuola con aule per tutte le 5 classi.....

 

Mai potuto andare in villeggiatura durante le vacanze .... sempre e solo agriturismo per me... gratis, sempre nella stessa cascina (pensate il mare l’ho visto per la prima volta a 14 anni, passando in treno all’andata ed al ritorno, essendo andato ad Arma di Taggia coi miei genitori a trovare una parente ricoverata nel noto ospedale; Milano l’ho vista per la prima volta a 17 anni quando un pomeriggio ho deciso di andarci in bicicletta: sono arrivato in Piazza del Duomo, l’ho guardato soddisfatto e poi son tornato com’ero venuto).

 

Il rientro dalle vacanze per me era sempre una tragedia: gli immancabili pensierini “come ho trascorso le mie Vacanze!”..... Avrei volentieri condensato il tutto in “da schifo”, o per dirla nel nostro dialetto (che poi era la mia lingua abituale):

“ peg d’insì as pudeva no’ “!

 

Mi vergognavo a morte... c’erano compagni che avevano un sacco di belle cose da dire: loro erano stati in colonia ( non sapevo cosa volesse dire, ma doveva essere qualcosa di buono perche’..loro.. sembravano contenti ... e poi raccontavano del mare... della montagna ... delle nuotate... della ricerca delle conchiglie...e dei vetri colorati................ Io invece .... fossi...fortissimamente fossi (n.b.: non voce del verbo .... ma corsi d’acqua campestri) , .... ma ogni tanto mi portavano anche a Ticino, in un posto a valle rispetto Pavia ... sotto al ponte del metano ... e c’erano gli ardimentosi che si buttavano da li’ nel fiume ... un divertimento a vederli e gli applausi... quasi come al circo..... io pero’ allora il circo lo avevo visto solo in qualche fotografia).

 

Fatto sta’ che decisi di uscire dal ghetto e dopo la prima vacanza con pensierini da vergogna, mi preparavo il “materiale” verso il termine delle successive vacanze per fare anch’io la mia bella figura nei pensierini:  ascoltavo quelli piu’ fortunati che tornavano da mari e monti, guardavo le cartoline, ... insomma mi documentavo per quel che potevo e poi ... ciak , azione, si gira: un’anno ero stato al mare e facevo tuffi da non credere (non li so’ fare neanche adesso), un altro ero stato in montagna ... e via... Purtroppo se un bambino non vede, qualche vaccata ce la piazza nei pensierini... e la maestra , quando andava la mia mamma a parlarle (tutta timorosa ,... guai a contraddire la maestra) ,  diceva che ero incerto , senza fantasia, che se andavo avanti cosi’ avrei avuto dei problemi nei componimenti , ... insomma non sapevo descrivere bene cio’ che vedevo........ La mia mamma per timore di fare figure, non chiedeva alla maestra cosa avessi detto d’aver visto e la maestra si limitava al giudizio........

 

(....... da anni campo grazie anche alla fantasia che fortunatamente non mi manca ....! )

 

E la televisione?.. oh sì c'era: il fittavolo ne aveva una nel salone, al quale si accedeva dall'esterno con una porta a 2 ante a vetri: venivano scostate le tendine (bonta' sua) e noi bambini ci portavamo un cadreghino (traduz. : sediolina) e ci guardavamo cosi' la TV ... muta;  pero' d'estate c'era il sonoro: faceva caldo e il fittavolo apriva le ante.

 

Aggiungo anche un fatto dell’inizio degli anni ‘60:

quando son venuto in citta' a 11 anni l'atteggiamento dei ragazzi e della gente di qui, era quasi quello riservato agli extracomunitari di oggi: .... cosi', all'epoca a Pavia erano trattati quelli che venivano dalle campagne .....!

Un ragazzo di citta' di 2 anni piu' giovane, un giorno mi chiese con aria baldanzosa: “sei mai stato al Cairo?” ; risposi: “so' che sta' in Egitto, ma , ..no,...non ci sono mai stato!” ; “come?”... mi disse stupito..."tutti prima o poi ci vanno al Cairo!".

........Non ci sono ancora andato, ..... son sempre stato promosso ..... e finora me la sono cavata lo stesso.....

Ciao ....... e andate negli agriturismi ..... oggi pare che le cose siano cambiate .......

 

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/atidee/trackback.php?msg=7055693

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
victoria1a
victoria1a il 14/05/09 alle 08:53 via WEB
bellissimo antonio!!!...bellissimo post!!!..io sono di una generazione diversa....deglianni '70....sono figlia delle comodità moderne!!!...ma leggere la tua vita allora è troppo affascinante!!!...scommetto che se qualcuno ti dicesse di lasciare la tua vita di oggi per tornare a vivere quella della tua fanciullezza lo faresti senza esitazione!!!....poveri bambini moderni!!!...quante cose si perdono!! ..in cambio di cosa?....di oggetti inutili..futili..di comodità..che alla fin fine limita la loro libertà!!!..un abbraccio ..vichy.
 
Alcestidgl2
Alcestidgl2 il 14/05/09 alle 09:25 via WEB
I ricordi sono parte di noi e sono indispensabili. Ricordo quando d'estate in campagna le donne sciacquavano i panni nei fossi d'acqua pulitissimi, dove ammiravo mamma anatra che andava a spasso con la sua prole e sguazzavo a piedi nudi con le amiche e mi divertivo da matti o quando andavo a comperare il latte appena munto e.... Ne ho una grande nostalgia!!!! Ciaooo baci!
 
atidee
atidee il 14/05/09 alle 12:15 via WEB
calma ragazze....intanto grazie per i calorosi apprezzamenti.... Sì e' vero, sono molto orgoglioso di quel mio passato... allora non me ne rendevo conto.... ma a distanza di tempo in fondo devo anche ringraziare le ristrettezze di allora perche' mi hanno insegnato molte cose positive... Una di queste e' che non mi spaventa la poverta' perche' ho visto che con dignita' si puo far bella figura anche con pochissimo e comunque puo' sopravvivere... Ma non mettiamo su un piedestallo la vita di quel tempo... era una vita molto dura e ingiusta per le persone che la vivevano.....; la cosa che la rendeva sopportabile, ma inconsciamente o quasi, era l'ignoranza del meglio e la consolazione di star meglio di qualcun altro meno fortunato nella poverta'..... Quanto alle chiare e fresche acque di allora, sfatiamo il mito;.... vi faccio una domanda: quante persone conoscete oggi che vengono operate di appendicite?... quante che soffono di gastroenteriti ... vermi nell'intestino... ? e ...mi fermo qui..! Bene, le acque erano chiare e apparentemente bevibili per il fatto che nessuno le analizzava..., e mentre tu bevevi a valle qualche dolce mamma a monte ci lavava i panni o riversava i vasini da notte.... In quegli anni quasi tutti soffrivano dei disturbi che vi ho sopra ricordato... io stesso sono uno che a 8 anni e' stato operato di appendicite.... Sapete una cosa che ricordo molto volentieri di quegli anni?... Noi bambini dalle cascine andavamo al paese da soli e lungo la strada c'erano piccoli caseggiati, che pur distanti +/- 100 metri l'uno dall'altro, erano il tam tam dei soccorsi: in caso di bisogno la gente interveniva e per certi aspetti era meglio del telefono (che era molto raro); non solo noi bambini passavamo, e, anche se apparentemente la gente era intenta solo alle proprie faccende, buttava l'occhio a chi passava, .... e controllava che tutto fosse a posto... e anche tu bambino ti sentivi tranquillo e la famiglia pure, che comunque non aveva per impegni tempo di fare diversamente che fidarsi di te e degli altri......Ma se qualche bambino provava a fare il furbetto o combinava marachelle, allora c'era sempre qualcuno piu' grande che interveniva a farti rientrare nelle regole; a volte per i piu' testardi c'erano anche dei sonori scapaccioni; e non avveniva come adesso che il genitore cretino va' a denunciare chi si e' permesso di redarguire il proprio figliolo scapestrato, ...anzi, se i genitori lo venivano a sapere ne prendevi altra dose e ti sentivi dire: quello ha fatto bene a dartele... io tene avrei date di piu'... e adesso zitto e a letto senza mangiare.... Forse erano metodo un po' eccessivi e c'era qualche "istruttore" occasionale o casalingo che per ignoranza andava oltre il lecito... per cui occorrerebbe star attenti nel voler riammettere certi metodi a quei livelli...pero' a volte non ci starebbero male con certi zucconi! Un'altra cosa certa che avevamo noi ragazzi di campagna rispetto a quelli di citta' era la liberta' degli spazi dove esprimerti, che allora non era ancora del tutto capita, anzi ti facevan sentire stupido;... in cosa il cittadino povero pero' invidiava al campagnolo povero: quest'ultimo qualche erbaccia e qualche uovo in piu' la rimediava sempre,... percio' povero si ma con meno fame..... Ciao... ragazze ...e non smettete di sognare... vi voglio bene.
 
 
victoria1a
victoria1a il 14/05/09 alle 16:21 via WEB
antonio forse hai ragione sul fatto che la medicina ha fatto passi da gigante che la modernità porta con se diverse cose buone!!.....ma cerca di ripensare e dimmi se ricordi di figli che hanno ucciso i genitori....di bambini scomparsi...di pedofilia..si era più poveri si..ma certamente la vita era più facile sotto alcuni punti di vista!!..un sorriso..vichy.
 
   
atidee
atidee il 14/05/09 alle 16:44 via WEB
e' impossibile ricordare certe notizie, perche' a quel tempo le notizie viaggiavano piu' lente e certe tragedie venivano dette in modo soft per non offendere la pubblica morale (c'era ancora la censura anche sul modo di dare le notizie); inoltre i giornalisti erano in minor numero e con una fame di fama molto inferiore; riguardo alla pedofilia saremmo degli ipocriti ad affermare che magari e' piu' un male dei nostri tempi: oggi e' in genere classificata in molte parti del mondo come reato; ma nel passato... e se vai a leggerti la storia antica... noti personaggi dopo le battaglie si rilassavano con giovinetti....; all'epoca non sentirai parlare di pedofilia perche' non si ponevano tale problema; ai mai sentito poi dei giovincelli castrati per il coro delle voci bianche?....quelli li troviamo in epoche non cosi' antiche; riguardo a rapimenti di bambini, c'erano anche eccome quand'ero bambino e la saggezza popolare aveva diffuso a spauracchio il mito delle streghe che li rapivano all'ora di pranzo, cena e durante la notte, per evitare che i bambini uscissero da soli negli orari che c'erano meno persone amiche a controllare (erano in casa a mangiare o a dormire). No la vita non era piu' facile... certamente meno complicata da tante cose inutili che oggi comunque vanno sotto la voce esigenze moderne. Ciao Viky.... un dolcissimo sorriso anche a te.......... Antonio
 
lafatadelmare
lafatadelmare il 14/05/09 alle 20:10 via WEB
Tornoooooooooo
 
 
atidee
atidee il 15/05/09 alle 07:18 via WEB
ok! ciao...a presto.
 
animalibera_60
animalibera_60 il 15/05/09 alle 13:16 via WEB
Bellissimo ciò che hai scritto ho fatto delle risate favolose,mi hai portato in dietro nel tempo:io giocavo a pecce,cioè stacarsi i bottoni e poi falli saltare,quanti giochi semplici fatti di stoffa,di legno,le messe a cui dovevo assistere con mia nonna poi immancabilmente mi addormentavo.BELLO BELLISSIMO.IL FOCOLARE,LE CASTAGNE,le gite in campagna dei miei nonni e zii,loro zappavano noi ragazzini a tuffarci nell'Olpita....grazie ANTONIO MI HAI FATTO RINASCERE....CASSY.
 
 
atidee
atidee il 15/05/09 alle 16:21 via WEB
Cara Cassy... ti confido che io stesso, che l'ho scritto, rido ogni volta che arrivo in certi punti.... ci si potrebbe fare una commedia televisiva... Grazie anche d'avermi raccontato qualcosa di te, cosi' ti conosco meglio..... Ciao.....Buon pomeriggio.
 
gabrigdb
gabrigdb il 15/05/09 alle 13:22 via WEB
Che meraviglia questo post Nino. Certo che chi come noi ha vissuto liinfanzioa in campagna si puo' ritenere veramente fortunato. Le condizioni a volte disagiate in cui hanno vissuto a le persone come te Nino, hanno fatto si che tu diventassi quello che sei. Anch'io amavo giocare con la tavolette di legno con cui ci costruivo la mia cucina in giardino, "la frezza" quell'arnese di legno a forma di lettera Y con cui i bambini lanciavano i sassi, il mollettone, il gioco dellele biglie ...quanti ricordi... Mi ricordo le galline nell'aia e il maialino che aveva mio nonno...l'altalena che mi costrui sull'albero di noci.....quanr^ti ricordi mi hai fatto tornare alla mente Nino!! Credo che siamo fortunati Nino, siamo quello che siamo grazie alla vita sana e all'ingegno che abbiamo dovuto sviluppare! Oggi se chiedi ad un bambino dove stanno i polli ti risponde:" al supermercato". Grazie Ni ;)
 
 
gabrigdb
gabrigdb il 15/05/09 alle 13:23 via WEB
Mio Dio come ho scritto male!!! hahahhahahaha sai vado di corsa anche oggi! cciaooooooooooooooooo
 
   
atidee
atidee il 15/05/09 alle 16:32 via WEB
Hai scritto benissimo e ci stanno anche i piccoli errori in questo contesto.....la frezza da noi si chiama tirasassi, che per i forbiti e' poi la fionda. Grazie anche a te per quanto mi hai raccontato della tua infanzia... non sapevo che fossi anche tu della campagna.... e'ssì... cosa si sono persi i nostri coetanei della citta'. Oggigiorno le famiglie stanno economicamente meglio e i figli possono permettersi di fare gite che noi neanche ci immaginavamo (o potevamo solo sognare)... pero' per i giovani d'oggi, questa facilita' di accesso, mi sa' che non faccia loro apprezzare in pieno cio' che man mano ottengono... e comunque perdono il sapore delle cose semplici...ma se ci pensiamo, a forza di dire questo e' banale e quello anche, accade che queste cose non si facciano mai o cosi' velocemente, che il giorno che le "percorri" lentamente... be,.. ti accorgi che non sono mica male, costano pochissimo e.. guarda un po', la loro eccezionalita' le fa' sembrare un'autentica novita'... da cosigliare! Ciao...carissima....grazie......Nino
 
dolceamore2007
dolceamore2007 il 15/05/09 alle 15:51 via WEB
Che forza queste foto Antonio!! Sono MERAVIGLIOSE!!! Adoro il bianco e nero nella fotografia..Colchiaro scuro tutto il soggetto assume una luce diversa, antica, piu' vera ed essenziale.. Grazie x questo bel post!
 
 
atidee
atidee il 15/05/09 alle 16:48 via WEB
sapevo che ti sarebbero piaciute... hai visto com'ero carino?.... Tutte le foto di base sono in bianco/nero.. poi in quest'occasione le ho piu' o meno corrette color seppia per dare loro maggior calore... tranne la foto dove sono col grembiule di scuola, che dopo la realizzazione il fotografo ha ritoccato con un po' di colore, secondo una moda, di quando la foto colore non sapevamo neanche che potesse esistere..... Effettivamente le foto vecchie in queste tonalita' acquistano una forza straordinaria..... Tu hai espresso bene la sensazione che si prova guardandole ed e' il risultato che si ricerca nelle immagini pubblicitarie: cioe' il soggetto ripreso a colori anche bene, non ha molto spesso la stessa forza... sembra meno reale (anche se e' vero il contrario) della stessa immagine corretta nei toni e magari evidenziata con colpi di luce, che altro non sono che spruzzate di colore con l'erografo (non e' una tecnica semplice per tutti... ci va' passione e allenamento); in pratica si si va' a sostenere che il risultato sia la realta', mentre il termine esatto e' "surrealta' " (piu' reale del reale). Percio' ti ringraziero' in modo surreale: "GRAZIE DEL GRAZIE".... Bacioni....
 
virgola_df
virgola_df il 16/05/09 alle 01:50 via WEB
Che belle le foto! Che bello leggere di te! Ogni tuo momento un tassello del grande mosaico vita ... la tua ... quella di ognuno di noi! Ricordi antichi che fanno di noi quello che oggi siamo con tutti i nostri pregi, difetti, respiri, sospiri, lacrime, sorrisi ... emozioni senza tempo! Un abbraccio grande, amico caro. Notte, notte.
virgola
 
 
atidee
atidee il 16/05/09 alle 07:56 via WEB
Ciao Dany..!.... grazie del bel commento che mi hai lasciato stanotte.... hai colto perfettamente gli stati d'animo che si sono provati in quel periodo della vita non solo mia..... io ho qui riportato, in chiave ironica, alcuni tratti della mia vita da bambino, che in molti aspetti era anche quella degli altri bambini +/- fortunati che fossero;... dalla lettura, chi non ha provato, o ha un po' dimenticato, oppure per sua fortuna ha avuto una vita meno dura, potrebbe essere indotto dal racconto divertente a pensare che quella vita pur dura fosse da invidiare...; dai commenti delle amiche che ti hanno preceduto in effetti emerge questo e come ho risposto poi io ci sono anche delle conferme per certi importanti aspetti; ma non dimentichiamo che quei tratti che ho raccontato e che potrebbero stare al massimo in due pagine di quaderno, sono il breve calore estratto da un periodo che quando l'hai vissuto l'hai trovato molto lungo e con tanto freddo: solo la relativa ignoranza del meglio e la consolazione di star magari meglio di altri ti ha dato inconsciamente la forza di viverci!... Ed e' la ragione per cui riescono a sopravvivere ancora oggi moltissime persone in situazioni di poverta' estrema in molte parti del mondo..... Ma con una differenza, che puo' generare pericolo sociale: .... quando 2 anni fa' sono stato in Brasile ed ho visto la moltitudine delle persone che abitano le favelas, ho quasi rivisto com'ero 50 anni fa' ; ora teniamo presente che quando in televisione o sui giornali ci mostrano le favelas del Brasile, noi vediamo baracche indicibili in lamiera e quanto di peggio; .... ebbene queste esistono, ma sono un altro aspetto molto piu' povero; le favelas per i brasiliani sono quartieri piu' o meno estesi e periferie vaste di povere casette, anche di alcuni piani, per lo piu' senza intonaco, dove ogni famiglia occupa mediamente forse 2 stanze; la differenza e' che queste persone vivono come potevano essere i lavoratori poveri da noi 50 anni fa', ma con la presenza di televisione e altre tecnologie moderne (magari molto riciclate, ma ci sono e abbastanza diffuse), e soprattutto con la coscienza del meglio e il forte desiderio di parteciparvi anche a tutti i costi; per questo entrare in questi quartieri puo' essere pericoloso; .... tuttavia sono quartieri con strade, illuminazione, poveri negozi e dove arrivano autobus e altri veicoli.... Quando sopra ho detto i lavoratori poveri, e' per significare che gli abitanti di queste favelas sono in genere la maggioranza dei lavoratori: camerrieri, donne di servizio, spazzini, operai, ecc..., cioe' chi fa' i mestieri ritenuti piu' umili, ma indispensabili per la societa'...). Ciao... amica carissima... Buon fine settimana.........Antonio
 
lafatadelmare
lafatadelmare il 16/05/09 alle 17:33 via WEB
Con questo bellissimo racconto mi hai fatto pensare che la mia tesi è ancora più valida, i giovani di oggi queste cose non le sanno perchè nessuno gliele racconta, non hanno idea che si poteva vivere senza il telefonino e la play station...ma il dovere di far conoscere il passato è di noi adulti, invece i genitori di oggi li portano in giro sempre di corsa da una palestra alla piscina dimenticandosi di dare ai loro figli le "radici" della vita, e poi ci disperiamo perchè i ragazzi ci sembrano vuoti e si comportano male...la nostra vita dovrebbe essere dedicata a migliorare il futuro e non a distruggere il passato...ciao a presto...
 
 
atidee
atidee il 16/05/09 alle 18:28 via WEB
... il futuro si costruisce con il passato... che cos'e' ad esempio l'insegnamento scolastico : un tentativo di sviluppare le menti dei giovani facendogli vivere innanzi tutto in via teorica le esperienze del passato, sottolineando intanto le cose che ormai dobbiamo tenere soprattutto a mente per affrontare il presente ed il futuro....L'associazione di idee, il confronto e la sperimentazione poi producono continuamente cose nuove da cose del passato.... Sono d'accordissimo con la tua tesi e cogliendo quando possibile i momenti opportuni nei discorrere con le mie figlie (ma anche con i loro amici o altre persone), non disdegno di raccontare cose del mio passato inserite nel contesto che mi circondava, anche ideologico... e normalmente lo faccio aggiungendo dell'ironia... perche', primo mi diverto e poi non annoi e le storie si ricordano meglio se sono state recepite in modo piacevole... puo' addirittura venire la voglia di raccontarle ad altri.... e si unisce il dilettevole all'utile..... I miei post su Libero, li pubblico anche normalmente anche su Facebook... che le mie figlie utilizzano molto con i loro amici, io stesso sono presente nell'elenco amici e ci scambiamo commenti con rispetto reciproco... anzi in generale con le mie figlie ho sempre cercato di essere piu' un amico di cui si possono fidare, piuttosto che un papa'..... e questi scritti so che li leggono ... (la cosa mi fa' molto piacere). Non tenere troppa ansia di non riuscire da adulta a trasferire le necessarie radici ... perche' siamo stati fanciulli anche noi e anche noi abbiamo perso una buona parte delle radici o conoscenze dei nostri genitori, nonni e bisnonni (almeno quelli che abbiamo conosciuto), e tuttavia siamo qui a chiederci se abbiamo fatto abbastanza per aiutare i nostri figli, e intanto facciamo.... Ti sembra poco?... Non dimentichiamo che anche in passato c'erano famiglie non attente nell'educare i figli... non li mandavano magari in palestra o in piscina... pero' neanche si preoccupavano che imparassero piu' di tanto le cose..... Il genere umano si ripete continuamente nei suoi tipi, anche se non sembra ed appaiono vestiti ed accessoriati diversamente.... . Se siamo arrivati fin qui, attraversando l'ira di Dio di affanni e pestilenze, vuol dire che sappiamo ritrovare il giudizio per far rifunzionare le cose. Sii percio' fiduciosa nel portare avanti le tue frustate.... alla fine anche le bestie impareranno a tirare il carro ... davanti! Ciao carissima.... un abbraccio e a presto.
 
lamiaborsarossa
lamiaborsarossa il 16/05/09 alle 21:08 via WEB
eccomi a commentare questo tuo simpaticissimo post. a dire il vero non lo trovo solo simpatico; di esso apprezzo anche la totale veridicità che traspare da ogni parola. anche io dei ricordi di quando ero piccola. i grandi di famiglia mi facevano le caramelle in casa e lo zucchero ad un certo punto della cottura si vetrificava e prendeva un bel colore marrone. erano buonissime.... ma lo sai dove sta la cosa buffa in tutto questo? sta nel fatto che io per anni ho pensato che quando ero piccola ero convinta di mangiare i pezzi di vetro delle bottiglie scure di birra...... ah benedetta innocenza....... ciao caro amico,verrò presto a farti visita.
 
 
atidee
atidee il 18/05/09 alle 11:04 via WEB
molto bello questo ricordo delle caramelle di zucchero fatte in casa... hai fatto bene a riprenderlo.... e simpatica la convinzione che fosse vetro marrone.... Pero' ti ricordo che, siccome era una vita semplice e con poche cose che potevano stupire piacevolmente... molto spesso nei genitori, ma in generale un po' in tutti, c'era la simpatica abitudine di giocare di fantasia per dare un tocco di magia, stupire e far nascere lampi di sorriso; nei bambini la cosa era particolarmente gratificante....Per cui, molto spesso si era indotti all'interpretazione errata, ma stupefacente, di cose assolutamente normali...... Un'altra cosa che aggiungo: paragoniamo la bonta' di quelle caramelle a quelle che abitualmente oggi daremmo di solito gia' fatte ai bambini;... risulterebbero due differenze principali: prima, la bonta' di un dolce genuino appena fatto; seconda la gioia di essere capaci di farlo noi... Poi ci sarebbe una terza differenza di "risultato": avevamo cosi' poco e di rado, che l'evento di poter "sprecare" un po' di zucchero per far caramelle era gia' una festa, e la gioia che traspariva dagli occhi dei bambini attorno a quel magico trasformarsi dello zucchero in qualcosa tanto buono e di miglior sapore, ..... non e' paragonabile a quella che potremmo cogliere negli sguardi dei bambini di oggi di fronte al miglior dolce.... e se anche accadesse simile... ci sarebbe ancora differenza nella durata della gioia: quella praticamente non si spegneva, quella di oggi durerebbe poco piu' dell'esistenza del dolce........ Ti ringrazio della piacevole visita e ti auguro buona giornata.... Ciao.
 
Trappolinax
Trappolinax il 18/05/09 alle 12:02 via WEB
ripasso per raccontarmi ..... anche io sono del 51!!!! ^_^
 
 
atidee
atidee il 18/05/09 alle 12:46 via WEB
Ok!... ciao Wanda....ti aspettero' con ansia per sapere com'eri tu! ciao
 
dolphinbluereturn
dolphinbluereturn il 19/05/09 alle 10:25 via WEB
Le promesse vanno mantenute, sai il motivo della mia assenza, in ogni caso eccomi qua a leggere il post di cui mi parlavi, bhe io sono nata 20 anni dopo percui di quei anni bho non ne so molto, magari posso parlarti dei miei anni ^_*, cmq carine le foto...un felice giorno e scusa ancora l'assenza, Simonetta
 
 
atidee
atidee il 19/05/09 alle 14:28 via WEB
ma il tema non era sapere tanto cosa ne sappia anche ci non c'e' vissuto, ma far conoscere com'eravamo in quell'epoca. Io ho raccontato alcuni tratti della mia vita in chiave ironica per renderli piu' simpatici di quanto non lo fossero stati per me mentre li vivevo. Se tu a tua volta vuoi raccontarti, ben volentieri ti leggero' e gia' aspetto con curiosita'. Grazie della visita e spero che il motivo che ti ha tenuta impegnata non sia stato negativo..... Ciao, amica carissima... a presto.
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 

LA DIVERSITA' E' RISORSA !

Il Mondo e' come un grande Circo .....

e se nel piccolo Circo han gia' capito da tempo che le diversita' sono la chiave del suo successo, non capisco perche' nel grande Circo del Mondo c'e' sempre qualcuno che conta che invece vuole il contrario ......

Ritengo che si crei il diverso come forma per combattere la concorrenza ..... In fondo, giudicando lo schiavismo, attuato nei vari modi (dai piu' violenti ai piu' soft), penso che per questo la creazione dell'utile diverso significhi innanzi tutto "abbattimento dei costi di produzione".....

Un modo disumano per prevalere, affermare un credo, sfruttare l'ignoranza di chi crede cosi' di ottenere piu' spazio per se' .....

Viva la diversita' ..... nell'onesta' !

(Antonio Pellegrini)

 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 2
 

ULTIME VISITE AL BLOG

atideedr.contigrenato.calcagnokalleblomking.markusminarossi82cara.callalaura.ponzellettiiltuonoilgrilloanita.delbonosemprepazzagambinorosannaortogianpaologiannotti64leone19701
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963