Creato da en_attendant_Godot il 14/10/2009

Quasi come Dumas

...e non sai se fuori all'aria ci sia il sole oppur se piove

 

 

perchè l'amore non è ma... »

Ritornare nel mondo dei mortali è una fatica faticata faticosissima

Post n°1 pubblicato il 07 Marzo 2011 da en_attendant_Godot

Ritornare indietro. Forse non è l'idea migliore.

Ritornare a quando ero felice. Forse questa è una buona idea. Non che ora non sia felice. Ma non sono felice come ero una volta. Non sono felice come quando ancora non sapevo di poter cadere tanto più giù. Non c'è mai fine al peggio dicono. Chi? Non lo so, qualcuno dice così. Io dico che c'è fine al peggio. Non mi chiedete come, lo so e basta.

Vabbè, fatto sta che l'altro giorno ho incontrato DoM. Lui dice che alcune volte bisogna lasciarla stare la vita che tanto, ci pensi o non ci pensi, quella ti rimane incollata addosso comunque. Allora io gli ho detto "Cazzo DoM, tu si che c'hai sempre la risposta ad ogni problema!" e lui mi ha detto "Fanculo Dumas!". Infondo mi vuole bene. Ma non è quello che volevo dirvi. Volevo dirvi che ho smesso di essere me stessa. Per tanto tempo ho vagato come in una bolla d'aria trasparente. Potevo vedere quello che c'era intorno a me, ma non sentivo niente. E quello che sentivo mi dava fastidio. Allora ho pensato, me ne rimango nella bolla per sempre. E l'idea non era neanche malvagia se non fosse che in quella bolla si stava stretti e c'era un tanfo incredibile. Un misto di piedi e borotalco. Già, proprio così, un misto di piedi e borotalco. Certe volte bisogna farsi arrivare la merda fino al collo per capire che hai la merda fino al collo.

Bè, alla fine l'ho fatto. Sono uscita dalla bolla. E sapete cosa ho visto?Niente, solo quello che ero. E non con i miei occhi. Perchè alcune volte hai bisogno di veder piangere qualcuno per te per capire che stai soffrendo. Io ho smesso di capire le mie emozioni molto tempo fa e adesso ho paura. Ho paura perchè non c'è tregue nella malattia, ci sono solo ricordi confusi e mal di pancia. E non è tanto il mal di pancia, quanto i ricordi confusi che mi annebbiano il cuore. Che lo imprigionano, che incatenano, che lo perseguitano.

Io avevo un bagliore di vita. Era una goccia di luce nel buio dei miei pensieri. Ho lasciato che si spegnesse come si spengono certi pomeriggi estivi:con un temporale improvviso. Fosse mai che lo ritrovo qui? Qui c'è odore di buono...

 
 
 
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