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Post n°62 pubblicato il 04 Dicembre 2009 da gilio2
Entro nella stanza con un po di ritardo.. (ero stanca, avevo voglia di prendere fiatto prima di salire sulla bici per pedalare per 20 minuti e dopo due ore andare a lavorare fino l alba.) Ti ho vista seduta li, nella posizione da bambina indifesa che sa di raccontare cose che pochi riuscirano a "sentire"..Una bambina pero che stasera,sta davvero male.e probabilmente anche la sera prima, quelle prima ancora.. Eccoci qui..ho pensato; Si sono lasciati ! Sembri davvero provata, mentre le lacrime seguono giocose tutte le espressioni del tuo viso,mentre il pianto ci fa capire difficilmente cio che dici, ma arriva come freccia diretta su di me per cio che provi. Non ti eri lasciata, almeno non ancora, lui sta ancora accanto a te, e continua ad essere dolce, premuroso, portandoti i dolci, accogliendoti, amandoti.. Pero te, non riesci a vedere chiaro.Sei offuscata, il suo amore non ti arriva.. Ragioniamo sulla modalità di amore che tu sia "abituata a ricevere", lei ti chiede di raccontarci un po di tuo padre.. La tua voce, diventa piu dolce, l ansia si calma, inizi a raccontarci, mentre si vede il tuo bel cambiamento allo stato di prima. Sono passati 13 anni che lui non cè piu..Ma cè dentro, e cio che ha lasciato è forte. Ero seduta di lato quasi, vedevo solo il tuo profilo, ma avrei voluto prenderti la mano,abbracciari,stringerti,dirti che oggi, stasera, ieri,è cosi..ma poi passerà..passerà, com è passata un po con me, e solo mettendoti alla prova come stai facendo, riuscirai a scansare un po di ombre e paure. Tieni duro, non lo lasciare te perche non riesci a vincerle come ho fatto io. Mi proietto nel lontano 2000,nel mio esaurimento nervoso, e guardo come io sia cambiata. Guardo te, ti sorrido e rispondo alla tua domanda, che di pastiglie ce ne sono tante..possono paccare l ansia..ma non ti cambiano il cervello.. Ora ci sei, penso, e ci devi lavorare te, decidento te soltanto che Cosi, Non Puoi Vivere felice, forse non puoi vivere proprio..e scegliere che tipo di vita vuoi fare.. Sento l intervento Suo, mi chiedo se mai lo ha fatto con me.. Racconti di tuo padre, e sto cercando di portare in mente e nei ricordi il mio.. Ti sta chiedendo di raccontarci un episodio, di cercare di ricordarti un abbraccio. Lo sto facendo anch io, cerco di crearmi un percorso parallelo, a te non riesce tanto, a me neppure.. Forse a te riesce pure meglio,e cio mi spaventa, mi porta a pensare quanto possiamo essere diventati lontani, io e lui. Quanto possiamo essere totalmente estranei, noi due che una volta potevamo essere una bella squadra papa..Ma quando era piu quella volta..? Chi se lo ricorda piu.. Eppure cè una gran bella differenza..che se io decido di chiamarti, tu sei la..e se io decidessi di venire vicino, te fisicamente ci sarai. Ma Assenza totale è cio che da piu di 15 anni mi proietti. E sto qui, scrivo, anche un po a te come altre volte, ma non riesco ad avvicinarmi diversamente. Ci sta che un giorno non potrò recuperare nulla ma sembra che pure questa sensazione non sia cosi forte da farmi decidere di cambiare le cose,perche ho gia provato tante volte, questa ultima compresa. Ma per cambiare tra due persone, non basta solo una. Ce ne vogliono tutte e due. Noi siamo arabbiati evidentemente tanto, io decido di metterla dapparte la rabbia quando ti sto vicino, ma non trovo un buco per poter toccare cio che hai dentro. E ritorno alla mia modalità di amare..
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