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Nickname: Vicky_Valence
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![]() ![]() ![]() ![]() Età: 34 Prov: MI |
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Post n°23 pubblicato il 14 Agosto 2013 da Vicky_Valence
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Post n°22 pubblicato il 13 Agosto 2013 da Vicky_Valence
Ho bisogno di sfogarmi, mi sento persa.. Lavoro in un grande supermercato da ben 6 mesi ormai e sono al termine del contratto. Sei mesi di ansia, paure, gioie ,soddisfazioni,amicizie,infatuazioni,ammirazioni,sorrisi,lacrime...insomma, tante emozioni concentrate.. e proprio ora ,sul più bello, ora che ho socializzato con tutti.. bisogna andarsene. Termine, game over, scade il contratto, come fosse una scatoletta di yogurt, ed io muoio. Muoio perchè ormai è la mia famiglia, muoio perchè amo quel posto e i colleghi, muoio perchè solo lì mi sento pienamente me stessa, muoio perchè non mi sono mai sentita così bene in vita mia, muoio perchè vado a lavoro triste e torno sempre felicissima.. Muoio,semplicemente... Vicky
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Post n°21 pubblicato il 13 Agosto 2013 da Vicky_Valence
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Post n°19 pubblicato il 12 Agosto 2013 da Vicky_Valence
E’ stato provato che la musica può avere effetti e reazioni anche sull’organismo. La musicoterapia si basa proprio sul principio che il nostro cervello non ‘ascolta’ semplicemente la musica ma la ‘sente’ letteralmente, e questo ha effetti evidenti e concreti sul benessere. Già in passato è stato osservato che l’ascolto prolungato di musica classica causa un notevole aumento della produzione di latte negli animali e test simili avevano dato lo stesso risultato anche sulle donne. Una canzone può avere effetti sulla salute quindi? Secondo un recente studio portato avanti dall’Università di Pavia e pubblicato sulla rivista Circulation è una teoria verosimile. La musica fa bene al cuore e può essere uno strumento di aiuto nella prevenzione di infarti ed ictus. È la recente scoperta tutta italiana in tema di musicoterapia. Secondo lo studio condotto dal team di Luciano Bernardi, il flusso sanguigno varia a seconda del ritmo musicale; di conseguenza si potrebbe provare a controllare il flusso cardiovascolareutilizzando ritmi musicali differenti. Si è notato che ritmi veloci aumentano la pressione ed il battito cardiaco, mentre ritmi più rilassati ne causano la netta riduzione. La ricerca ha coinvolto 24 soggetti sani (12 musicisti e 12 non musicisti) che hanno ascoltato diversi tipi di musica (dalla Turandot di Puccini alla Nona di Beethoven, dalla cantata di Bach al Va Pensiero di Verdi): diversi ritmi, a volumi differenti in cuffia. Gli studiosi hanno misurato battito cardiaco, frequenza respiratoria, velocità del flusso arterioso edelasticità dei vasi e hanno concluso che diversi ritmi e stili musicali possono influire sull’andamento pressorio. Bernardi , autore dello studio, ha spiegato: “Un ritmo più veloce aumenta la pressione e il battito cardiaco, mentre uno più lento li riduce“. Ai partecipanti dello studio sono state date delle cuffie e le variazioni del flusso sanguineo sono state misurate tramite elettrocardiogrammi. “Abbiamo scoperto che anche cambiando lentamente il volume della musica si può ottenere lo stesso effetto“, ha spiegato Bernardi. “Ritmi rapidi a volume crescente – ha aggiunto – causano una leggera eccitazione, mentre quelli che rallentano causano un rilassamento. Mettendo in pausa la musica abbiamo visto una riduzione della respirazione, pressione sanguinea e battito cardiaco, a volte anche al di sotto dei valori iniziali“. Utilizzare il ritmo e il volume di una musica potrebbe risultare utile nel controllo del flusso sanguineo nelle terapie di riabilitazione per infarti e ictus. |
Inviato da: StefanoGirasole
il 17/03/2017 alle 19:34
Inviato da: bugbear
il 28/12/2013 alle 16:14
Inviato da: naturadgl12
il 20/09/2013 alle 13:31
Inviato da: oklinux
il 06/09/2013 alle 12:34
Inviato da: narratoredellepianur
il 03/09/2013 alle 15:32