CALCIO: CAPELLO, DETESTO LE DITTATURE DI OGNI COLORE
'STRUMENTALIZZATE LE MIE PAROLE, MIO PADRE E' STATO NEI LAGER'
(ANSA) - TORINO, 9 FEB - Il polverone suscitato dall'intervista di Fabio Capello a "Repubblica" circa il ruolo educativo di una certa parte della politica franchista non accenna a placarsi. Dopo le precisazioni di ieri sera del tecnico bianconero, si sono susseguite reazioni sdegnate, da parte italiana ma soprattutto spagnola. Capello, raggiunto telefonicamente dall'Ansa, ha precisato: "Non ho mai pensato di elogiare e simpatizzare per le dittature, siano di destra o di sinistra. Poiché la mia collocazione politica è da sempre moderata, ciò mi ha permesso di analizzare gli avvenimenti della storia con obiettività e distacco. Non accetto la repressione, la mancanza di libertà individuale e di espressione, che venga da destra o da sinistra. A tutti coloro che hanno interpretato le mie parole strumentalizzandole, a seconda delle loro idee politiche, dico semplicemente che non mi conoscono".
Il tecnico juventino conclude il proprio pensiero con una sorta di post scriptum significativo: "Con rispetto, ricordo che mio padre mi ha concepito dopo essere tornato miracolosamente vivo dai campi di concentramento nazisti".
Inviato da: sfulgori
il 20/04/2010 alle 10:38
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il 25/03/2009 alle 07:58
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