Creato da AX.EL78 il 30/09/2008

L'AMMMERICANO

E' una vita che ti aspettavo...

 

 

"30 ANNI"

Post n°4 pubblicato il 20 Ottobre 2008 da AX.EL78

IL SOGNO DI UNA VITA

(parte terza)

ECCOTI, FINALMENTE SEI ARRIVATA, E SEI QUI NON SAI QUANTO MI SEI MANCATA. SPERAVO TU ESISTESSI PERO’ NON IMMAGINAVO TANTO”

…. E invece si, eri come ti immaginavo… bella come il primo sole di primavera, bella come poche, bella come nei miei sogni.

Come uno dei tre pastorelli quando hanno visto la Madonna io mi sono illuminato d’immenso difronte a te, a voi.

Pochi metri ci dividevano, ancora pochi metri per incontrarci a metà strada e dare inizio alla più bella storia d’amore mai raccontata. Meno male che c’era lei , mezzo metro di bambina che ci ha aiutato a placare un po’ di emozione. Meno male che c’era lei. Mi abbassai per salutarla…. Come piace a me quando ho una cosa bella da fare potevo ancora godermi un po’ di attesa, ma lei meritava una prima carezza…. Ora basta però aspettare.

Mi tirai su, eri di fronte a me, per la prima volta potevo guardare quei due occhi di un’azzurro che neanche il cielo riesce a dipingere e quel sorriso che illumina il mondo più del sole. Il cuore che fino a quel momento aveva fatto il suo dovere battendo con straordinaria regolarità non cominciò a battere più forte, anzi,  per un’attimo si fermò proprio perché anche lui rimase così estasiato da te da non capirci più niente.

Con un abbraccio ci siamo detti subito tante cose…. Finalmente… eccomi amore…. Ti ho cercata tanto …. Sei qui per me… sono qui per noi. Ancora uno sguardo, una carezza…. La voglia di te era tanta, la fame era tanta, avevo fame delle tue labbra.  Ci baciammo…. Le tue labbra erano soffici e dolci come lo zucchero filato… ancora uno amore mio!

Mi guardavi con quella faccia da…. Da chi mi stava aspettando da una vita. I tuoi occhi mi parlavano di amore, con la loro infinita dolcezza mi rimproveravano per averci messo tanto….

Eccomi qui piccola mia, sono arrivato per non andarmene più. E’ il momento giusto adesso. Abbiamo aspettato che le stelle si mettessero comode per godersi lo spettacolo.

E’ il momento dove quello che abbiamo sempre voluto non fosse più solo un sogno. TU sei tutto quello che cercavo, desideravo, sognavo e speravo e adesso… “Vorrei, esaudire tutti i sogni tuoi”  perché  “sono nato per regalarti quel che ancora tu non hai”. Adesso ci penso io, INSIEME A TE.  Sono qui perché prima che tu capisca quanto ti amo, vorrei che tu capissi quanto sei importante per me. Sei importante perché mi fai amare come ho sempre sognato di fare, e non è perché sono fatto così, e non perché è giusto così. Certe cose hanno in se qualcosa di magico, certi sentimenti hanno qualcosa di incredibile che non sai spiegare, certe persone sono uniche, nate per essere amate di un amore senza confini, persone come te.  Ti amo perché se riesco a chiudere gli occhi e sentire il tuo viso tra le mani quando sei lontana cosa sono capace di fare quando potrò averti ogni istante della mia vita? Mi fai essere un uomo migliore ma non chiedermi l’impossibile perché abbiamo fatto già quello che per molti è impossibile, meglio dell’afferrare il vento con le mani, meglio di una collana di stelle… abbiamo trasformato un sogno in realtà. Io e te lo sappiamo bene che non è cosa facile no? Sei importante per mille altri motivi, potrei stare qui a dirteli….ma a me a volte non piace dire certe cose, forse non ne sono capace, ma so parlare con i fatti e i fatti mi danno sempre ragione.

Sei importante oggi perché ti voglio nel mio domani. Ti amo oggi perché ti amerò per sempre.

“QUESTO NOSTRO AMORE CHE E’ COME MUSICA CHE NON POTRA’ FINIRE MAI… CHE NON POTRA’ FINIRE MAI…. MAI MAI!”

 

Sulla panchina non c’è più nessuno, noi non ci siamo più, siamo andati a fare la storia più bella mai raccontata, la nostra.

 

Sabato 13 settembre 2008, il sogno di una vita ha inizio….

Potrei rimanere sveglio solo per sentirti respirare
vederti sorridere mentre dormi
Mentre sei lontana a sognante
Potrei trascorrere la mia vita in questa dolce resa
Potrei rimanere perso in questo momento per sempre
Ogni attimo trascorso con te
E' un attimo che serbo caro

Non voglio chiudere gli occhi
Non mi voglio addormentare
Perche mi mancheresti
E non mi voglio perdere niente
Perche persino quando ti sogno
II sogno piu bello non basterebbe
Mi mancheresti ancora
E non mi voglio perdere niente

Steso vicino a te
Mentre sento il battere del tuo cuore
E mi chiedo cosa stai sognando
Mi chiedo se è me che vedi
Poi ti bacio gli occhi a ringrazio Dio che siamo insieme
voglio stare con te
In quest'attimo per sempre, per sempre

Non voglio chiudere gli occhi
Non mi voglio addormentare
Perche mi mancheresti
E non mi voglio perdere niente
Non mi voglio perdere neanche un sorriso
Non mi voglio perdere neanche un bacio
voglio stare con te
Qui con te, cosi
Ti voglio tenere stretta
Sentire il tuo cuore vicino al mio
E rimanere qui in questo momento
Per sempre

 
 
 

"30 ANNI"

Post n°3 pubblicato il 08 Ottobre 2008 da AX.EL78

IL SOGNO DI UNA VITA

(parte seconda)

Ho gli occhi chiusi, le braccia appoggiate sul davanzale che fanno da cuscino alla mia testa, la sigaretta tra il medio e l’indice che si fuma da sola. L’aria era frizzante quel pomeriggio, sono solo sul tuo balcone. Non posso fare a meno di accennare un sorriso, non ci riesco, è stampato sul mio volto. In quei pochi minuti da solo ho pensato a quante volte in vita mia mi era crollato il mondo addosso e ridevo di questo perché in quel momento io ero il padrone di quel mondo.

Così tanto in così poco! Così tanto in così poco! Così tanto in così poco!

Apro gli occhi, mi sporgo un po’ e guardo giù. A non pochi metri dal mio naso c’è la nostra panchina…

 

E bello come nella mia testa non sia mai passato neanche per un’attimo la domanda “ma sei sicuro?” Come quella mattina che ho preso la macchina per correre da te per la prima volta… non era la prima volta e quella domanda non aveva ragione di esistere perché io già ti amavo, solo che non lo sapevo e nessuno me l’aveva detto ancora. Amo guidare di notte, c’è qualcosa di romantico nello stare da solo in quelle autostrade che da lì a poco si sarebbero riempite di macchine rombanti e piloti incazzosi. Mangiavo l’asfalto mentre gli appennini giocavano a nascondere i primi raggi di sole. Sosta obbligatoria all’Autogrill con annessa pipì che mi portavo dietro non so da quando! E ho sbagliato anche bagno andando in quelle delle donne… 10 minuti nel gabinetto ad aspettare che uscissero tutte. Mi rimetto in marcia, ormai il sole è alto, più mi avvicinavo e più spingevo sull’accelleratore, come 2 calamite sentivo la nostra attrazione farsi sempre più forte. Ci siamo quasi, il mio amico Tom Tom era stato bravo… oddio oddio… che gli dico? Che faccio? Come faccio a non far vedere che le ginocchia tramano dall’emozione… ok ok, Erì, tu sei bravo in queste cose, prendi un bel respiro. In fondo l’amore non ha mai ucciso nessuno. E’ vero!!  Tanto poi lo sai che cosa farai, gliel’hai anche detto!! Mangiati 2/3 gomme super-iper-extra mentolate che gelano anche le tonsille e non sai di sigaretta….Infatti riacquisto tutta la mia tranquillità e arrivo!! Ti ho chiamata al cellulare, “sto arrivando” mi rispondesti!! Ormai ero tranquillo. C’era un bel parchetto, l’aspetterò lì pensai. ECCOLA LI’… no lei… la panchina, col suo bel color verde panchina!! E mi è tornato in mende l’ultimo libro di Fabio Volo, quando loro si rincontrano a Parigi…. Vabbè non dico come và a finire che poi magari chi lo sta leggendo mi maledice, però i presupposti erano più che ottimi. Mi siedo. Da dove arriverà? Da destra? Sinistra? Dal cielo col paracadute? Da sottoterra come le talpe? E’ qui lo sento, magari mi sta anche guardando. Dai amore mio ma quanto ci metti? Non so più come mettere le gambe, normali, incrociate, accavallate, una sulla panca e l’altra no, tutte e due sulla panca, dietro la testa come i fachiri…..Vebbè, assumo una posizione pseudo-rilassata, quasi immobile mentre la cercavo con gli occhi. Nel silenzio di quella mattina da dietro un suono è arrivato a me come un boato assordante. Era la musica di un gioco per bambini. SONO LORO pensai, ne ero sicuro al 1000 x 1000!! Mi voltai e….

 
 
 

"30 ANNI"

Post n°2 pubblicato il 02 Ottobre 2008 da AX.EL78

IL SOGNO DI UNA VITA

(prima parte)

Si anche io ci sono arrivato. Pensate ho dovuto aspettare 30 anni per fare 30 anni, chi l’avrebbe mai detto!?!?! E come ci sono arrivato? Facciamo un passo indietro:

Da un’infanzia felice arrivo a 18 anni che ero un bel ragazzetto che si dava da fare, mille interessi, mille passioni. Mi sentivo il centro del mondo, ero bello, forte, potevo essere chi volevo. Ero miele per le ragazze, ero l’amico che tutti volevano. Mettici che venivo da una scuola dove ero l’unico maschio in classe, mettici che suonavo in un gruppo conosciuto nella zona che aiuta molto nel conoscere nuova gente, mettici che ero un piccolo campioncino a tennis. Le feste non erano feste se non arrivavo io… sempre allegro, sapevo sempre cosa dire, come far ridere o come rimorchiarmi una ragazza. Sentivo l’ammirazione verso di me e l’invidia. Godevo di questo. Vivevo di amici veri, di quelli con i quali puoi parlare di tutto, giocare a calcio, parlare dell’amore per una ragazza e fare le scampagnate in mezzo al verde. Ma avevo anche amici sbagliati con i quali parlare di niente, giocare a calcio, parlare di come ti eri portato a letto quella ragazza di cui non ricordavi il nome e l’unica cosa verde che conoscevano era l’erba che ci fumavamo . Ho avuto i miei eccessi, mai dipendenze.

Piano piano, anche grazie al militare s’è fatto buio dentro di me. Mi sono perso, spento. Di quel ragazzo che creava scompiglio nel cuori delle ragazze e vanto dell’essermi amico non c’era più niente. Mi sono chiuso i me stesso. La cosa brutta è che non me ne accorgevo e mi sono trascinato, ho vissuto nel torpore fino a qualche mese fa.

Solo una cosa non è mai cambiata in me. La  risposta che mi davo alla domanda “come  ti vedi a 30 anni?” era sempre la stessa: con una famiglia, la mia. La mia donna i miei figli.

Credo di essere l’unico maschio che da bambino sognava l’abito bianco hahaha!

E allora sono arrivato alla soglia dei 30 anni con alle spalle storie sbagliate, con gente forse sbagliata, che mi hanno amato ma che  comunque non gli ho dato modo di essere quelle giuste se accanto non avevano una persona equilibrata come non ero, che non hanno potuto godere di quello che ero una volta, e che sto tornando ad essere.

I silenzi…. la paura di non dire quello che non andava in me per pudore mista la paura di non dire quello che non andava in chi mi era accanto per non creare un dispiacere. Ero un pezzo di pongo che si plasmava, e non un’identità con il suo modo di essere.

Credi che l’amore ti stia facendo toccare il cielo con un dito ma non ti rendi conto che in realtà non ti sei mai staccato da terra fino a quando anche le ginocchia cedono e tocchi il fondo. Si, io dovevo toccare il fondo per reagire. Io l’ho toccato sbattendoci la faccia.

Io non sono questo mi dicevo, io sono migliore di così. L’amor proprio stupidamente avvolte viene messo in disparte. “Io sono vivo” dicevo, “sono padrone di me stesso, guardati allo specchio brutto testa di cazzo, chi vedì?”

E allora grazie alla forza di volontà, alle persone che ho conosciuto e che hanno imparato ad amarmi ed accettarmi mi sono rimesso in piedi, un pezzetto per volta ho imparato a mettere ordine nella mia testa e nei rapporti con le persone. Non sono più una bella marionetta con cui sentirsi a proprio agio, adesso io sono questo, prendere o lasciare. Quante cose ho ancora da fare….

A metà agosto c’era però ancora quella domanda che si faceva sempre più pesante mentre il conto alla rovescia verso i 30 anni era cominciato e nei miei sogni non c’era neanche più la speranza.

Questi 30 anni mi cominciavano a pesare, un po’ perché non mi sarei realizzato, un po’ è come quando vai al mercato e vedi una cosa che costa 9,99 euro… cavolo fa differenza con 10 euro!! Quel 0,01 cent fa tanto! 29 è una cosa 30…. mmmmmm.

Mi sentivo bene, ma non migliore anche perché da soli si può arrivare fino ad un certo punto. Parto, vado in America, rinasco, “questa è casa mia” dicevo… ma la vita ci fa degli scherzi avvolte…. L’aria era buona, si respirava magia….  In America è arrivato un angelo con gli occhi azzurri e un sorriso che illumina gli angoli del cuore più bui. La dolcezza, l’amore, il sogno finalmente avevano un volto. Mi ha preso per mano e…. sono arrivato al 28 settembre, il mio compleanno, 30 anni…. La più bella storia mai raccontata ha inizio….

 
 
 

Post N° 1

Post n°1 pubblicato il 30 Settembre 2008 da AX.EL78

SONO TORNATO PER GRIDARE AL MONDO QUANTO

TI AMO

AMORE MIO SPLENDIDO!

 
 
 
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PER TE...

 

PROMEMORIA

 

QUELLO CHE VOGLIO

Adesso quello che voglio è continuare a camminare sulla spiaggia, mano nella mano insieme a te, mentre il mare attira la sua attenzione cercando di bagnarci i piedi ma invece non fa altro che farci stringere ancora di più. Mentre il sole brucia verso di noi ma si intimidisce quando sente che i nostri cuori sono più caldi di lui, mentre le nuvole sono pronte ad annaffiare la terra ma aspettano noi che rientriamo a casa. Voglio continuare a vivere questa magia. Voglio continuare ad innamorarmi di te, di voi, ogni giorno di più.  Nella mia collezione di difetti voglio essere quell’uomo perfetto che meriti. Voglio regalarti quel sogno. Voglio continuare a sognare senza dormire. Voglio gridare al mondo quanto sei importante per me.

Tra pochi giorni faccio 30 anni, sei stato il regalo anticipato più bello, sei di più di quello che riuscivo a desiderare. Io ti regalo il mio amore, il mio cuore, la mia dedizione, il mio impegno.

Questo è quello che voglio.

(da "porchetta" del 16/09... le parole dette possono volar via, quelle scritte rimengono per sempre)

 

LA MIA CANZONE, LA MIA COLONNA SONORA

 

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