Raccolta di mie "vecchie" scritture, descriventi un lungo viaggio introspettivo, cagionato da "un perduto amor"... (Parte diciottesima)
“Sebbene il fato m’abbia donato una sembianza umana un misterioso straniero vive in me / Lo conosco a malapena e di tanto in tanto lo penso / Improvvisamente, come qualcuno che si desti in modo brusco da un sogno.
Jean Cocteau
Appunti da un Viaggio... Sogno numero 7
“Tutto comincia ad esser chiaro, Visioni d’Ombre lentamente mutano in luminose rappresentazioni. Gli strani, deformi, ambigui animali iniziano ad assumere limpide sembianze umane”.
Improvvisamente avvertono la mia presenza.
Indossano altre maschere.
Fingo di non comprendere.
Si mostrano ora vestiti di calchi dall’aspetto sorridente.
Assecondo il movimento.
Tramutano le loro urla di dolore in giocondi canti di felicità.
Assecondo il movimento.
Fanno sfoggio di giocattoli come simboli di virtù.
Assecondo il movimento.
Uniti deridono il mio piccolo vascello come inadeguato.
Assecondo il movimento.
Concordi criticano la mia rotta come folle.
Assecondo il movimento.
Spregiano la mia solitudine com’emblema d’insuccesso.
Assecondo il movimento.
Entusiasti esaltano il loro poderosi inutili greggi.
Assecondo il movimento.
Ormai certi del loro gioco operano il definitivo richiamo.
Ascolto ridente,
m’allontano nuovamente.
Ho riconosciuto ed anticipato ogni ondata,
ho riconosciuto ed anticipato ogni loro studiata mossa!
Spiazzati dalla mia consapevolezza tacciono e fuggono
come innanzi al fucile di un pericoloso cacciatore.
Nuove domande acquistano vigore.
Perchè, comunque, simile interesse verso la mia figura?
Perchè, simile interesse nel giudicare ed ostacolare la mia rotta?
Axelber