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il mio 11092001

Post n°42 pubblicato il 11 Settembre 2010 da azara0

In questi 9 anni, molti media hanno chiesto di scrivere come era stato il nostro 11 settembre 2001, io lo faccio oggi, e ancora mi viene la pelle d'oca, perchè sono stata ancora più coinvolta perchè mio cugino Claude aveva l ufficio vicino al Pentagono e la figlia Claire ERA al W.T.C.

11092001 sembrano semplici numeri, eppure più o meno a quest'ora, non potrò mai dimenticare quel giorno. Ero nel mio studio, a Roma e stavo controllando delle carte, mi telefona mia sorella Loredana, da Torre Annunziata e mi dice: "Manola, accendi la televisione, deve essere successo qualcosa di grave a New York", io avevo una televisione piccola, l'accendo e immediatamente mi rendo conto che non era un incendio, non poteva essere così.

Esco in terrazzo e chiamo al piano di sopra Federica ed Eleonora e dico loro testualmente: "accendete in televisore, hanno attaccato l'America" vado nel mio appartamento di sopra e rimango li, con loro, come ipnotizzate, vedere il secondo aereo, (che poi ho saputo che vide in diretta Claire dalla sua postazione di lavoro, mentre parlava a sua volta al telefono con sua sorella ad Edimburgo)

Fu' allora che si capì che era un attentato e anche i nostri telefoni non comunicavano con gli stati uniti, quindi chiamo Nizza e da mia cugina riesco a sapere che Claude aveva chiamato, tutto bene, ma di Claire non c'erano notizie. Intanto ero stupita, incredula, non poteva essere, ero lì sopra pochi mesi prima e erano immense, sono forti, tanto metallo, sembravano indistruttibili. Le vedevi da lontano, dall' aereo.

Cosa poteva averle fatte crollare? e poi tanta gente che ci lavorava, l'arrivo dei sacchi mortuari, 10.000 dicevano in diretta i giornalisti,intanto le immagini del pentagono e il blocco aereo e.... e poi le immagini più terribili, le persone che si buttavano giù, quelle furono un momento terribile di orrore, che al contrario di tanti altri orrori del mondo abbiamo visto tutti e in diretta.

Il dramma, le telefonate di chi era dentro e cominciavano ad arrivare le voci, le voci dei morti, perchè ora che arrivavano a noi quelle persone erano morte, perchè stava cadendo la seconda torre. E ho pensato alle famiglie, alla gente che era lì, ai civili, a Claire.

Non voglio le guerre, non amo la violenza, non sò chi è veramente il responsabile di quella assurdità, ma i civili non si toccano. non è umano, non è giusto, è vigliacco, imprevedibile, da bastardi. Sinceramente, trovo i servizi USA degli ingenui e dopo che ho letto tutto quello che si poteva leggere su quel giorno, volutamente non nomino religioni, il Corano, Bush, Osama. Era sicuramente un attacco che si poteva evitare, avevano tutti gli strumenti per evitarlo e Osama Bin Laden non ha MAI rivendicato l'attacco alle Torri come invece ci fecero credere.

Claire diede notizie in serata, era stata evacuata e non poteva telefonare e poteva solo camminare e arrivare a casa,telefornare e dirci che era viva.....ma era passata sotto la seconda torre 18 secondi prima del crollo, le avevano dato 1 settimana di ferie e per tornare al lavoro dovette una mascherina per la puzza di cadaveri per molto tempo.

Un mese dopo si è licenziata e a cambiato città. Nel correre via non volle mai girarsii e non vide le persone che si gettavano giù. Ancora oggi non ne parla e in quel momento aveva 23 anni. Non credo assolutamente al numero di 2752 vittime delle torri, erano sicuramente molte, molte di più. E ci sono tante domande senza risposte che dovrebbero dare alle famiglie di chi non c è più e anche a noi. 

Rimasi fino allo sfinimento davanti alla tv, piangevo, sinceramente mi sentivo come se fossi lì, tra la gente che aiutava, spettatrice inerme che il caso volle, il caso si perchè non me lo sò spiegare, avevo fotografato pochi mesi prima, esattamente la caserma dei pompieri che arrivò per prima e cioè quella vicino il Word Trade Center, dove morirono quasi tutti nel soccorso. Ricordare tutti con affetto, è un dovere, per me.

 
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