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Post n°13 pubblicato il 21 Aprile 2006 da babalooba
BOTTI IN LEGNO - PREPARAZIONE DELLA BOTTE AL CONTENIMENTO DEL VINO I piccoli recipienti, frequentemente sottoposti a tostatura, sono già pronti al contenimento del vino. Basta un lavaggio con acqua per togliere polvere e residui di lavorazione; infatti, essendo ricercata una abbondante cessione da parte del contenitore, sarebbe dannoso procedere ad “abbonamenti” che riducono tali cessioni. Negli altri casi, soprattutto quando la botte deve ospitare vini già molto tannici, destinati ad un lungo invecchiamento, occorre procedere prima all’abbonimento e, poi, all’avvinamento. Per legni eccessivamente tannici e molto porosi, come il castagno, può essere necessaria la paraffinatura. Qualora la percentuale di botti nuove rispetto a quelle già utilizzate sia minima, si può ovviare all’abbonimento limitando il tempo di contatto con il legno nuovo e completando l’invecchiamento in contenitori già usati. abbonimento Consiste nel costringere le superfici interne del contenitore in legno a cedere parte delle sostanze estrattive più disponibili, per evitarne un eccessivo e dannoso passaggio al vino. I metodi di abbonimento impiegati e l’intensità degli interventi sono condizionati soprattutto dalle caratteristiche dei vini destinati a tale botte. Ad esempio per il “Barolo” ed il “Barbaresco” non sono pochi i produttori che preferiscono botti già usate, in quanto meno propense a cedere i polifenoli. È quindi ovvio che, in questi casi, gli interventi di abbonimento sulle botti nuove vengono eseguiti sempre e con particolare cura. AVVINAMENTO Rappresenta la verifica pratica delle potenzialità del contenitore a cedere ulteriori tannini che, se ancora in eccesso, potrebbero compromettere la qualità del vino. Si attua immettendo vino sano non da invecchiare, sul quale vengono effettuati ripetuti controlli organolettici, per travasarlo in tempo prima che il gusto “di legno” sia diventato eccessivo. Ottima la soluzione di far fermentare mosto o pigiato. |
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