Emanuele Monduzzi

Beachlife oggi si dedica allo sport un po' più in senso lato, facendo una piccola parentesi sull'ampio reportage dedicato agli scandali federali FIPAV/FIVB.

Il dito moralizzatore è puntato indirettamente contro il beacher italico spesso piagnucoloso, sempre pronto a lamentarsi per tutto ma poi, al momento di difendere i suoi presunti diritti, a scappare con la coda fra le gambe; finto giramondo ma sempre sotto l'ombrellone di casa; meschino e mezzoamico seppur spesso spocchioso e pieno di se.

Domenica 18 Maggio ho assistito all'arrivo della Nove Colli: per chi non fosse della zona la Nove Colli è una corsa che si svolge con partenza da Cesenatico sui colli Cesenati per 202 km con durissimi sali e scendi (appunto i nove colli). Attenzione!!! Non sto parlando della Nove Colli ciclistica cui partecipano migliaia e migliaia di ciclisti a cui va la mia più assoluta indifferenza bensì di quella podistica ! Beh direte voi, faranno un altro percorso oppure lo faranno in più tappe...NO, proprio no il percorso è lo stesso sono 202 km senza nessun alibi, senza però e senza ma! (http://www.novecollirunning.it)

Alla gara partecipava un amico, Piero Paganessi, che abbiamo seguito e sostenuto sin dalla notte precedente visto che il tempo totale di percorrenza si attestava dalle 25 alle 30 ore totali (la partenza era stata fissata per il mezzogiorno del sabato). Assistere all'arrivo dei pochi concorrenti podisti sopravissuti è stata più che un'esperienza sportiva un'esperienza umana. Inimmaginabile lo sforzo fisico e mentale per tale impresa, perchè di impresa di tratta, con l'aggravante che l'attenzione di pubblico,  media e sponsor fosse rivolta quasi esclusivamente alla contemporanea gara ciclistica.

Ma la sorpesa più grande è stata alla fine quando ho chiesto: "Ma cosa vince il primo classificato?", la risposta è stata: "Nulla, una maglietta ed una medaglia".

Che lezione ragazzi.

Oggi andrò a correre e non mi lamenterò.