bulimia vattene via!

Perchè tu capisca che io sono libera.

Sono andato al mercato degli uccelli
E ho comprato degli uccelli
Per te
amore mio
Sono andato al mercato dei fiori
E ho comprato dei fiori
Per te
amore mio
Sono andato al mercato dei rottami
E ho comprato catene
Pesanti catene
Per te
amore mio
Poi sono andato al mercato degli schiavi
E ti ho cercata
Ma senza trovarti
amore mio.

(Jaques Prévert - Per te amore mio)

Sono nata libera.
Puoi ferire il mio cuore ma  Non puoi incatenare la mia anima.
Dici di amarmi...
Ma hai un curioso modo di non dimostrarlo...
Mi manchi. Mi mancano i nostri momenti felici di quando ci siamo conosciuti. Non sei più lo stesso...o forse non sei mai stato realmente l'uomo che ho conosciuto...chi lo sa...

Arieccommiqqua.

All'inizio è stato tutto molto più facile.
Quando ho scoperto che esisteva la possibilità di raccontare al mondo la mia storia mi è salito il fuoco dalla punta dei piedi a quella dei capelli...
Ho capito quello che volevo.
Ho capito che è giusto così.

A 28 anni sai perfettamente che nessuno potrà mai ridarti quello che ti è stato indegnamente rubato,
sai perfettamente che la Giustizia intesa come tale potrà fare ben poco per te,
ma sai anche perfettamente che sul web girano milioni di occhi curiosi ad ogni ora del giorno e della notte,
e allora dentro di te la parola Giustizia assume un significato tutto suo, tutto particolare:
Speri nella tua capacità di ricordare con lucidità vera il tuo dramma,
Speri di trovare le parole giuste,
Speri di saper fare a mettere insieme il linguaggio giusto,
"colorito" come qualcuno ha etichettato in qualche commento...
"Speri" nella speranza che, seppur volutamente ometterò nomi e cognomi,
qualcuno di questi occhi curiosi riconosca e ricordi come i miei, il colore e gli odori della mia città, del mio quartiere, della mia strada, della mia casa...
Questa è la mia Giustizia.
Questa è la mia speranaza.
No, io non posso perdonare. Astenersi bigotti e buonisti.
La mia Giustizia è continuare a credere che qualcuno prima o poi guardi Lui negli occhi e gli dica che sa chi è Lui veramente.
Probabilmente sul web ci sono un sacco di scrittori professionisti o in erba, e io auguro loro tutta la fortuna e il successo del mondo,
ma questa è la MIA storia, il mio dramma, non un tentativo di best-seller.
Per favore, dato che il mio dramma io lo vivo tutti giorni da quasi 24 anni, se dovete scrivermi cattiverie e aggiungere così dolore al mio dolore, non lo fate...
Tornate indietro e cercate un altro blog,  nessuno vi obbliga a subire la crudità delle mie parole.
Essere messa continuamente in dubbio ad un'anima ferita fa ancora più male.

All'inizio era tutto più semplice...
La bomba del ricordo è esplosa inclemente nel mio cuore.
Ora però devo trovare le palle e il coraggio di agganciare un altro pezzo a questo mio  puzzle,
un puzzle di colori scuri e tetri,
ma grazie a Dio (e spero proprio che sia grazie a Dio...)
ci saranno anche colori accesi e pastello.
Devo solo trovare la giusta sequenza.

Grazie comunque a tutti come sempre.
                                                               Albachiara.

-2

Auguri nonna.

Ciao nonna...Cara sarebbe un aggettivo scomodo in questo momento..........................
Sono due anni e passa che non ci vediamo nè ci sentiamo più.
Oggi hai compiuto 75 anni. Da questa mattina sei stata un chiodo fisso nella mia testa.
In 3/4 di secolo non hai saputo seminare nulla. Non hai saputo infondere un briciolo d'amore e di speranza in nessuno di noi. Sei sempre stata acida, arida, cattiva.
Forse è vero che ora ti meriti la solitudine che ti affligge giorno dopo giorno.
Sei stata, e sei, falsa, priva di emozioni reali: tutto è da te costruito a seconda di quello che più ti conviene.
In poche parole sei una specie di strega.

Eppure io non sono arrabbiata realmente con te.
Non ci riesco.
Piuttosto sono delusa. Ho sempre pensato che nella vecchiaia le persone nel bene o nel male dalla vita qualcosa dovrebbero pur assorbito...ma cavolo...tu hai preso su solo le negatività...
Ho pianto praticamente ogni volta che sono venuta a casa tua.
Quando lottavo per trovare i soldi per dar da mangiare a mia figlia e tu mi buttavi sul tavolo 50.000 lire schifata e con aria di superiorità...e io li prendevo e stavo zitta.
Quando non hai mai trovato una parola di conforto e d'amore per il nonno Guido, nemmeno quando stava morendo nel letto con la leucemia.
Quando hai fatto di tutto (e ci sei riuscita) per distruggere i matrimoni di tutti i tuoi tre figli.
Quando non hai mai fatto nulla per vedere sui nostri visi un sorriso o un barlume di felicità.
Ho pianto ogni volta perchè mi odiavo per il semplice fatto di continuare a metter piede a casa tua.
Mi umiliavo e tu hai goduto di questo.
L'hai fatto con me, l'hai fatto con ogni persona che è transitata nella tua vita.
E io mi chiedo perchè. Me lo sono sempre chiesta.
Forse sei stata una donna infelice da sempre.Forse una depressione mai curata.forse...chi lo sa...
L'unica cosa di cui sono veramente certa è che io sto male. Non riesco a mettere un muro tra me e le persone.
Ho talmente sofferto tanto io nella mia vita che non sopporto di vedere o di trovarmi in situazioni di dolore, disagio, tristezza. Non so cosa è giusto.
Don Federico mi ha detto che dovrei sempre cercare una via di dialogo, di perdono.
Boh...
Fa presto a parlare lui...
So già che se ti dessi un'altra possibilità sarebbe di certo un fallimento. So già che se ti cerco sarà una tragedia con mezza famiglia.
Però ho capito perfettamente quello che voglio fare.
Infatti stamattina ho provato svariate volte a fare il tuo numero di telefono...incredibile...la linea era interrotta!!
Ho controllato sull'elenco ma il numero sono sicura che è quello.
Ho chiamato lo Zio Piero. L'unico coglione (...o forse l'unico furbacchione.........) che ancora ti sopporta. Risponde la segreteria...e vai... bingo... gli ho chiesto di contattarmi per avere il tuo numero di cellulare che non mi avevi mai dato nemmeno quando ancora ci vedevamo... minchia... dalle 10.15 di stamattina m'avesse mandato almeno mezzo sms. Stronzo.
Vabbè.Sarà un segno del destino.
Eppure se mi avessi dato anche solo un segno di te.
Un briciolino di cuore, di amore.
Un briciolino di calore umano.
Un briciolino di nonna vera.
Non l'hai mai fatto.
Io ho deciso. Ci verrò da te. Piangerò piangerai. Ti abbraccerò. Mi abbraccerai. Spero che questa volta sia qualcosa di vero. Lo so che stai soffrendo. E anche se sei una strega non trovo giusto che tu viva i tuoi ultimi anni da sola. Relegata in una casa enorme dove non puoi nemmeno fare più le scale, con l'eco della tua splendida voce come compagnia.
Le uniche belle cose che mi porto dentro di te sono i tuoi denti bianchissimi (...cazzo, neanche mezza carie in 75 anni...) e la tua voce che canta con la radio e che fa venire la pelle d'oca come quella di Mina...
Se tu mi avessi fatto sentire che sulla mia nonna potevo contare nel momento del bisogno (non mi riferisco ai bisogni materiali) ora mi sarei venduta pure le mutande per vederti star bene. E sai che parlo sul serio.
Ti avrei portato a vivere con me.
Nella mia grande casa in campagna ti avrei fatto scoprire tutti quei sapori e quei colori della vita che ti sei sempre negata. Non ti avrei mai lasciato da sola fino alla tua fine.

Spero che tutto questo sia ancora possibile.
Ti prego mio Dio: Metti nel suo cuore un pò di pace e un pò di amore sincero. Fallo per Lei. Fallo per le mie bambine... Mi sento in colpa di non farti assistere alla loro crescita.
Ti auguro di cuore che questo compleanno possa essere per te un nuovo traguardo per cominciare a vivere come non hai mai voluto o potuto fare. 
Non è mai troppo tardi per lasciarsi alle spalle il passato e guardare avanti guardandosi anche un pò attorno.

Cara nonna Mirella, mi manchi tanto. Ti voglio bene.

riflessioni

Oggi è stata una splendida giornata di fine inverno.

Sono stata al mare. Ho camminato a lungo ascoltando qullo che le onde avevano da dirmi. Cercavo risposte alle mie domande. Soluzioni immediate alle mie angosce. Ma non si può. Devo avere pazienza. Devo imparare a volermi bene accettando il mio passato.

Non posso perdonare Lui. Ma devo perdonare me. Devo smettere di colpevolizzarmi. Di ritenermi responsabile di quanto mi è accaduto. Ce la voglio fare poca miseria. Ci voglio riuscire.  A presto.