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Mento, mi pento, memento, m'arrazzo / part 2
Post n°1188 pubblicato il 02 Febbraio 2010 da bahamascool
di Fosco Sinibaldi.
MELANCOLIA. Quando era ragazza e si chiamava Melancolio, il suo corpo sembrava un caleidoscopio. Un po' come la natura del posto in cui viveva, nella regione amazzonica, dove tutto è un'inestricabile viluppo di maschio e femmina. Sua madre sperava che la vita la aiutasse a ricordare di essere Melancolio. Ma non c'era verso. La iscrisse anche ad una escolinha de futebol; ma Melancolio, schierato terzino, cercava sempre il contrasto a tackle scivolato, spalancando immancabilmente le gambe verso il polpaccio dell'attaccante avversario. Uno stile di gioco che sottintendeva troppo, oltre a procurarle molte ferite, sui campi in terra battuta. Il ricordo di quei momenti di gioco e di ciò che promettevano alla sua anima di bambina, le tennero compagnia anche dopo, mentre si contorceva nel lettino di una locanda, in balia di ormoni ed anestesie. Niente di traumatizzante, per com'era fatta. A cose concluse, infatti, Melancolio era proprio sparito e non tentava nemmeno di dare testarda e strenua traccia di sé, comparendo in un'ombra di peluria o in un sussulto di prepotenza maschile. Era giunto il momento di farsi una famiglia. Il destino le venne incontro sotto forma di un italiano di Bari, in carne ed ossa. A dire il vero, più carne che ossa. Lui aveva promesso a mamme molti nipotini. E la sua scaltrezza mediterranea non tardò a manifestarsi, impalmando proprio Melancolia. Purtroppo, tempo dopo, ci pensò mamme a rimettere le cose a posto. Non per sottile intuizione, sorta a dispetto dei poteri metamorfici della chirurgia brasiliana. Ma perché, se i nipotini non arrivavano, mamme non poteva credere che le colpe gravassero su un figlio, così amato e nutrito. Non possiamo darle torto. Ma una conseguenza tranquillizzante c'era stata. Quasi prevedendo le ire di un politico di Ceppaloni, allora al governo, contro le unioni clientelari non santificate, aveva preteso di farsi sposare. Certo, complice la bonomia dei funzionari dell'anagrafe del suo Paese d'origine che, memori di quei piacevoli contrasti a centrocampo, addomesticarono le sue generalità. Godette, da allora, di una rendita mensile, concessale dall'antipatia di mamme per gli scandali cittadini. A questo punto, si sentì stanca. Aveva bisogno di una vacanza.
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