Creato da: gerardo.carola il 17/07/2008
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Post n°8 pubblicato il 19 Agosto 2008 da gerardo.carola
CLASSE: aracnidi ORDINE: araneidi FAMIGLIA: terafosidi SPECIE: psudotheraphosa apophysis Con i suoi 33 cm di diametro nella femmina e 25 cm nei maschi, e il ragno più grosso in assoluto,con un opistosoma*che raggiunge dimensioni notevoli. Diffuso soprattutto in Brasile, Venezuela e Guyana è molto ambitofra gli appassionati. Vita media: le femmine 15 anni, 3 anni circa i maschi. CARATTERE:
COME SCEGLIERLO: iL CORPO:
DOVE TENERLO:
LE SUE NECESSITA'
MALATTIE E CURE
ALIMENTAZIONE
RIPRODUZIONE
COSTO
*opistosoma:è la parte posteriore del ragno dove sono collegati il cuore, polmoni e apparato digerente *esuvia:è il vecchio esoscheletro composto da chitina che il ragno perde durante la muta. *chitina:sostanza glicoproeica che,negli artropodi,costituisce il rivestimento esterno. *cheliceri:sono i pungiglioni grazie ai quali il ragno può iniettare il veleno alla preda
Post n°7 pubblicato il 04 Agosto 2008 da gerardo.carola
Classe mammiferi; Ordine roditori; Famiglia; cavidi Originario del Sud America,questo simpatico roditore di media taglia,di cui s iconoscono 7 specie, ha il corpo massiccio e panciuto, zampe corte e testa ovale con orecchie molto piccole.può essere a pelo lungo o corto e deve il suo nome al termine "cavia"che in tupi significa topo.
Post n°6 pubblicato il 22 Luglio 2008 da gerardo.carola
E' un affascinante geco originario dell'Iran orientale,può raggiungera anche i 25 cm di lunghezza, presenta una particolare livrea a macchia di leopardo,è un insettivoro si nutre all'alba e dopo il tramonto. Il corpo è massiccio,con la coda carcosa e non piatta e la testa con il muso appuntito. Gli occhi sono espressivi e,a differenza di altre specie l'occhio è munito di palpebre mobili. Le dita delle zampe sono provviste di lamelle adesive,ma per arrampicarsi usa soprattutto gli artigli e non può salire su superfigi perfettamente lisce. la livrea presenta un fondo giallo chiaro maculato di nero. In natura, il geco leopardino vive nelle steppe e nelle aree desertiche, ma si trova anche in zone rocciose a 2000 m. di altitudine. E' attivo soprattutto all' alba e al tramonto, periodi durante i quali si dedica alla caccia delle prede.E' un animaletto che si lascia maneggiare di buon grado, è curioso e partecipe. Ha bisogno di un terrario di 70x45x50cm. con un fondo ricoperto di sabbia fine, sassi piatti e una piccola vaschetta per l'acqua. ha bisogno di più rifugi dove poter dormire durante le ore più calde. L'illuminazione del terrario deve essere intensa e integrata con lampada UV-B per rettili,utili per la calcificazione delle ossa. L'ambiente non deve essere troppo umido( max 45%) E' un animale insettivoro.Va nutrito con cagrilli,calmani,piccole cavallette,tarme di camole della farina e del miele. I pasti vanno serviti preferibilmente dopo il tramonto o all'alba per rispettare i momenti di caccia.
Post n°5 pubblicato il 21 Luglio 2008 da gerardo.carola
Sono considerati da sempre i migliori cani da salvataggio in acqua ,i "bagnini" a quattro zampe per eccellenza. I cani di razza Terranova anche in italia vengono impiegati per interventi in mare. I cani "bagnini diventano operativi a tuuti gli effetti soltanto dopo un periodo di esercitazioni ad Albissola, in provincia di Savona. L'esercito dei nostri eroi è composto da 52 esemplari: 40 di loro sono impiegati nel salvataggio partendo dalla spiaggia,12 sono invece utilizzati per intervenire direttamente dalle imbarcazionidella Capitaneria di porto
Post n°4 pubblicato il 20 Luglio 2008 da gerardo.carola
Se ci imbattiamo in un cane che ci sembra stato abbandonato occorre contattare la polizia municipale del comune sul quale è stato avvistato o rinvenuto il cane.E' importante segnalare precisamente la posizione del cane per permettere ai vigili di localizzarlo. Negli orari in cui la polizia municipale non è reperibile, occorre rivolgersi ai carabinieri. In attesa del'arrivo dei soccorsi Avvicinatevi lentamente e cercate di rassicurare il cane, evitate di muovervi bruscamente.
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