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Gabba Gabba Hey

Post n°59 pubblicato il 24 Marzo 2007 da bartelio
 
Foto di bartelio







- La casa è questa - dice Joey facendo segno col pollice.
- Pare di sì. -
- Beh allora che aspettiamo, fuck. Tommy dove diamine credi di andare
con quel rullante? -
- Ma che faccio, lo lascio qui per strada? -
- Macché, aspetta, infilalo in quel cespuglio di more. -
- Cristo ma è pieno di spine. -
- Fuck, ti pare che ci facciamo spaventare da un pugno di spine - fa
Dee Dee indicando i jeans e il giubbottone.
- Ma fuck off - argomenta Tommy - vacci tu allora, altro che trombare
in Rolls col tight.
- Mai trombato in Rolls col tight - fa candido Dee Dee.
- Seeeh, risparmiami l'iconografia. -
- Sentite - taglia corto Joey - non mi pare il caso di operare tutte
queste digressioni. Sono lungaggini prive di senso. -
- Ne convengo - fa Johnny, il quarto fratellino, che sino a quel
momento s'era tenuto un po' in disparte, il naso piantato in "Eight
circuit model of consciousness".
- Ehi falla finita con quella merda psichedelica - ride Joey.
- Fuck - argomenta Johnny, tenendo il segno con l'indice.

Il sole è molto basso all'orizzonte, talmente basso che pare non si
possa risollevare più. Dee Dee lo osserva e pensa dentro di sé:
"Terribile, come è potuto accadere. Ieri sera era basso uguale, i
raggi rompevano il cazzo benché a qualcuno possa piacere quell'ora del
pomeriggio in cui il sole disegna arabeschi eccetera, ma a me, bah;
poi la mattina mi sveglio e lo vedo rosso rosso a palla in un angolo
del cielo e mi segue mentre cammino: incomprensibile, il sole ha una
costanza che io non ho, davvero inspiegabile, si farà di speedball"
pensa Dee Dee dentro di sé, anche se non con questa precisione di
linguaggio.

Tutta questa lungaggine in realtà prende pochi secondi, giusto il
tempo che Dee Dee prema il campanello. "David Navarro", è scritto
sulla targhetta. Una strada stretta fuori dal mondo civile, periferia
di Valencia, il mare a un passo: se allunghi l'occhio lo vedi e fai sì
con la testa, ci siamo. Poi dici grazie alle narici che t'avevano
messo sull'avviso: basta digressioni. Apre un tale in tuta grigia.

- David Navarro? -
- Chi cazzo... -
- La famiglia Bradford -  fa Joey, mentre con uno spintone si fa largo
e entra in casa. Dee Dee appoggia il basso al mobile del televisore.
- Fuck, c'è niente da bere in questa casa - dice Joey rovistando nei
mobili del soggiorno. E' una casa imponente, vista da fuori, porticato
ampio, giardino di adeguata metratura, mattonelle in cotto everywhere,
ma in realtà tutto si risolve in un monolocale con la moquette bianca
pelo quattro cm.
- Ma cristo la moquette in riva al mare - dice Johnny grattandosi la
nuca.
- Eh, un ricordo di mia nonna - fa Navarro portandosi una mano alla
tempia - ma che cazzo mi fate dire, chi cazzo siete? -
- Scusa David, ma ci hai guardato bene, eh -
- Ma voi cazzo... voi non è possibile siete i... -
- Sì - fa Joey che ha aperto un armadio e mostra ai fratellini le
t-shirts rosa nere gialle con la scritta RAMONES a lettere belle
grandi.
- Come a dire... - sorride Johnny strizzando l'occhio.
- Informazioni corrette. -
- Non me ne stupisco. -
- Molto bene. -

- Cazzo dio David, senti hai una presa multipla - fa Tommy che sta
entrando in casa col rullante e una scatola nera.
- Apri l'ampli - dice Dee Dee - prova spia uno due tre dammi un po'
più di bassi in spia Cristo che ritorno abbassa cazzo abbassa! -
- Porca troia, ditemi dove posso trovare un po' di alcool in questa
topaia - Joey si torce le mani rovesciando un paio di cassetti sul
pavimento.
- Ehi ragazzi calma - alza le mani Navarro.
- Cristo che spelonca, ma non ti passano soldi giù al club? -
- Mah in realtà faccio un sacco di panca... -
- E poi esci nervoso, eh, bello mio - dice Tommy.

Su "bello mio" tutti si voltano.

- Ti pare il caso - dice Joey scuotendo la testa.
- Fucking rolling on the floor fucking - digrigna i denti Tommy.
Joey si toglie la frangetta dagli occhi, mentre il sole implacabile
continua il suo lento lavoro serale.
 
- Ma voi cristo... voi siete morti -
- Ti sembriamo forse cadaveri? Siamo putrescenti, delle volte? -
- Ma siete morti, un linfoma, un cancro alla prostata, tu l'overdose,
Johnny... -
- Ma per favore - fa Johnny toccandosi in parti molto private.
- Lo conosci Ian Curtis? - chiede Dee Dee - e Kurt Cobain? Pure loro
sono morti? No, non mi si sembra il caso di rifare tutta la tiritera,
non vi pare? (Dee Dee parla ora rivolto alla camera) -
- Ma che diamine ci fate a Valencia -
- Ci ha mandato Havelange.
- Havelange? -
- Sì -
- Il presidente? -
- Corretto. -
- Ex presidente - precisa Joey.
- In realtà una mummia incartapecorita - spiega Dee Dee - ma ancora
vitalissimo. -
- Non ci capisco una madonna - fa Navarro reggendosi ora tutte e due
le tempie.
- Non me ne stupisco - prosegue Joey - il Presidente è molto
arrabbiato, David, molto arrabbiato. -
- Molto? -
- Duro. Secco. -
- Ragazzi, capitemi, ho perso la testa - fa Navarro buttandosi sul
divano - uno mica può passare la vita seduto in panchina con quella
cazzo di tuta grigia orrenda, non trovate? -
- Sono cose difficili, David, capiamo - fa Johnny comprensivo.
- Poi, sapete, il secondo portiere, diamine, c'è il rischio di non
veder mai il campo, comprendete... -

- Senti ma levami 'sta curiosità: che diamine ti ha detto poi lui,
Burdisso, perché tutta quella pantomima in mezzo al campo... -
- Ha detto che metteva il ketchup nel Big Mac - fa David con voce
rotta.
- Ketchup!?! - fanno i fratellini in coro - ketchup... ma è orribile!
- Ma la Big Mac Souce... - fa Tommy ancora sottosopra.
- Ha detto ketchup. E niente cetriolini. -
- Cristo diavolo d'un ostensorio - sbotta Joey fregandosi il viso con
entrambe le mani, giunte come se pregasse.
- Capite non ci ho visto più, l'ho colpito al naso. -
- Comprensibile. -
- Assolutamente. -
- Un atto dovuto, direi. -
- Vi ringrazio per la comprensione. -
- Macché. -
- Figurati. -
- Che fighetta, merda secca - prosegue Navarro scostando la tendina e
osservando le macchie di luce, del tutto pleonastiche, che il sole ha
sparso sul prato - una vera checca: l'ho appena sfiorato ed è caduto a
terra come un peso morto. -
- Beh, m'è sembrato un diretto mica male... - abbozza Joey.
- Stronzate -
- La prova televisiva era eloquente - sentenzia Johnny sollevando il
naso dalla merda psichedelica.
- 'Sta minchia: ha giocato pure il Derby, se vi pare poco. -
- Ah, però, questa non la sapevo - fa Joey accigliato.
- Disdicevole - fa Dee Dee accordando il basso sulla quarta corda di LA
o qualcosa del genere.

- Beh, sia come sia è ora di darsi da fare - riprende Joey guardando
la radiosveglia sopra il frigorifero.
- Ragazzi che intendete fare? Dio che gioia vedervi, sono sempre stato
un vostro fan... -
- Risparmiaci le fregnacce - taglia corto Joey - il presidente è stato
molto eloquente. -
- Non capisco, che volete fare.. -
- Beh, ma è evidente: un concerto qui in soggiorno. -
- Un concerto in soggiorno? - sgrana gli occhi Navarro.
- Sì, tipo John Peel Sessions, presente? -
- Cristo mi farete morire, ragazzi. -
- E' quel che speriamo. Il Presidente ha detto così - fa Joey.
- Nessuna pietà - interviene Dee Dee.
- Nessuna? -
- Niente - fa Dee Dee, mentre prosegue ad accordare.
- Potrei chiamare almeno mia madre, prima che cominciate? Mio padre
sta male, sono fuori di testa, mi sentivo responsabile. L'ho anche
dichiarato alla stampa. -
- Senti David, che minchiate racconti. Non hai ancora risolto l'Edipo?
- fa Johnny appoggiando il libro sulla credenza.
- Beh ragazzi voi mi conoscete... -
- Io non ti ho mai visto, in realtà. -
- Zitto Dee Dee, non dire minchiate - interviene Joey - certo che ti
conosciamo, noi conosciamo tutti i nostri fans. A titolo puramente
esemplificativo... -
- Hi hi hi ma come cazzo parla - sghignazza Tommy che toglie dal frigo
una confezione da sei di Corona.
- ... dicevo, ad esempio, ti posso dire che ieri sera all'Orio Center
di Orio al Serio, Bergamo, un nostro fan, un quarantenne stempiato,
pancia prominente, denti guasti, ha comprato una maglietta rosa
recante la scritta RAMONES e una foto scattataci al CBGB's di NYC nel
maggio del 1978. -
- Fuck sembri un notaio - sghignazza Tommy stappando la prima Corona.
- E' stato il mio sogno giovanile -
- Quarantanni - fa Tommy buttando giù un'ampia sorsata di Corona - ti
pare possibile che uno sano di mente si metta una t-shirt del genere e
ascolti la nostra musica, a quarantanni? Generazione perduta, puah. -
- Ne convengo - fa Johnny di nuovo col naso nella merda psichedelica.
- Splendido, ragazzi. Ora se avete finito con tutta questa
autocommiserazione, potremmo pure attaccare - sbotta Joey regolando
l'asta del microfono.

Johnny accorda la sua Mosrite Six Strings.
- Johnny, toglimi 'sta curiosità - fa Navarro - è vero che usavi anche
la Rickenbacker 12 corde di Roger McGuinn?-
- Certo, sono byrdsiano nell'anima. Anche se non ho mai capito come si
faccia il barrè... -
- In realtà - interviene Dee Dee con voce parecchio impostata - credo
che se togli il muro sferragliante di chitarre rimane il buon vecchio
pop degli anni Cinquanta Sessanta, i Searchers, Byrds, Beach Boys,
Buddy Holly, tutte cose che ci piacevano, sai -
- E i film di fantascienza, la terra contro i dischi volanti,
ultimatum alla terra, la guerra dei mondi, gli ultracorpi, c'era
dentro tutto -
- La spiaggia di Rockaway. -
- Il Big Mac Menu. -
- Sniffavamo un sacco di colla. -
- Bene - fa Joey schiarendosi la voce - si potrebbe dare un taglio
alle stronzate, adesso. -
- Posso esprimere un ultimo desiderio? -
- Dì pure -
- Vi spiacerebbe cominciare con Blitzkrieg Bop? -
- Scontato - fa Joey - One Two Three Four -
- Hey ho, let's go Hey ho, let's go! - 

Dopo il primo pezzo, duro come una fettina di manzo stracotta , David
rantola sul tappeto e alza una mano.

- Che c'è, fuck -
- Ma c'è anche Joe Strummer dalle vostre parti, delle volte?  Anche
lui nel patto? -
- Solo due isolati più in là. -
- Grasso come un cocomero, sta sempre strafatto di cobret e crack a
buon mercato. -
- Nessuno a cui piaccia più la buona vecchia eroina, Cristo - sbotta
Tommy, sino a quel momento un po' in ombra.
- Minchia, ricordi Dee Dee quando Lou Reed ci raccontava di quel tizio
che si iniettava Ero in fronte? -
- Sembra un'altra epoca, Fuck. - 
- Ah, io non sopporto Barrett, poi. - aggiunge Johnny.
- Barrett? -
- Sì, Barrett. Ha la villa attaccata alla nostra e tutte le mattine si
affaccia alla finestra e sibila stonato "lean out your window golden
hair", sai quella minchiata da Joyce... -
- Sbruff Puff Coff - fa Dee Dee sputando Corona per terra - fuck avvisa
prima di dire certe cose fuck -

- One two three four - grida Joey e seguono nell'ordine, Sheena is a
punk rocker
, Rockaway Beach, Now I wanna sniff some glue, Beat on
the brat
, Teenage Lobotomy.

Navarro agonizza sul tappeto.
- Muoio contento ragazzi - mugola.
- Contento te - fa Dee Dee mentre piscia in un angolo.
- Ma cazzo fai - dice Navarro - c'è il bagno. -
- Ma t'importa? Tempo due giorni e sarai bell'e fracico -
- Chi se ne fotte - gli fa eco Joey.
Dee Dee riaggiustatosi l'arnese nei calzoni spacca il basso sul
pavimento. Pezzi di plastica, viti, ferro, corde tranciate, molle che
saltellano, mentre è già partita la musica di sottofondo.
- Uh, blank generation di richard hell e i voidoids - fa Tommy
- Profetica -
Si riaccendono le luci (che si erano spente, ndr).

- Niente male ragazzi niente male. L'unica cosa è il cagamento di
cazzo di non potersi portare attorno i roadies e dover fare tutto noi - dice
Johnny che arrotola il filo della Mosrite Six Strings.

Fuori il mare di Valencia luccica inquieto: chissà perché.

- E' una città di merda - dice Dee Dee guardando verso i tetti del
centro storico, sullo sfondo la cupola della Cattedrale di Nostra
Signora Eccetera.
- Ne convengo, la paella non m'è mai piaciuta. -
- E il mare è meglio sulla Costa Brava, tra Calella e Barcellona. -
- Decisamente - dice Dee Dee chiudendo la porta.

 
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