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RADICI PROFONDE

Post n°7 pubblicato il 10 Agosto 2007 da ardorbasketfemminile
 
Foto di ardorbasketfemminile

"...l'immagine dell'albero che affonda le sue radici nella terra, si erge, ramifica, fiorisce e offre generosi frutti a chi lo coltiva, mi ha costantemente accompagnato, quasi ossessionato, per tutta la mia vita di insegnante e di allenatore; forse perchè il mio immaginario è molto limitato o forse perchè zappare la terra e seminarla è sempre stato fondamentale per la soppravvivenza del genere umano..."

Lo sport, per quel poco di cultura umanistica che basta a spiegarne le origini, è nato come aspirazione ad emulare le gesta dei grandi guerrieri e, come implicito surrogato della battaglia, si è rivelato un positivo atto liberatorio dell'aggressività ancestralmente insita nell'animo umano, indispensabile prerogativa, questa, per la sopravvivenza della specie; esattamente come lo sono gli stimoli della fame, della sete e della riproduzione.
Non è certa la ragione per cui gli antichi greci organizzarono i giochi olimpici: se per ragioni di propaganda eroica, come mera speculazione dell'aggressività, come religioso avvicinamento dell'uomo all'onnipotenza degli dei o perchè già filosoficamente illuminati dalla consapevolezza che, surrogando la battaglia, potesse in qualche modo incanalare l'aggressività in situazioni  non pericolose per la società umana.   Resta il fatto che da quel momento nasce l'idea di utilizzare la rappresentazione della battaglia come pubblico spettacolo ludico/competitivo e che, da quell'idea, è nato ciò che noi tutti, oggi, identifichiamo come " disciplina sportiva ". L'accezione dello sport come "disciplina" ha una grande importanza perchè ci aiuta ad accettarne le regole ed a mantenere l'esercizio entro i limiti della "lealtà" ( rispetto delle regole ) e delle "correttezza" ( rispetto per l'avversario ), ma ci aiuta anche a comprendere che la sua evoluzione può essere data soltanto dalla " precisione logica" con cui le regole devono essere stabilite e che il "comportamento" specifico, relativo ad ogni specialità, necessita sempre di adeguato " rigore scentifico".   Infatti, perchè una disciplina riscuota e mantenga un vasto consenso popolare, è necessario che possieda forti prerogative di richiamo all'istinto competitivo ed affascinanti qualità spettacolari, che sia supportato da valide strutture organizzative e promozionali e che, per adeguarsi all'evoluzione dei tempi, riscuota costante interesse da parte degli studiosi del comportamento tecnico e tattico.

Il basket è certamente uno degli sport di squadra che, per contenuto competitivo, spettacolarità, diffusuione, organizzazione, promozione e letteratura tecnico-scentifica, ha dimostrato di riscuotere sempre maggiori consensi nel mondo intero.   Ma il mantenimento di una conquista necessita di continuo "studio evolutivo" e questo può essere ottenuto solo se ogni singolo operatore vi apporti il proprio contributo anche modesto.

 " ...un seme cade dal grande albero e germoglia assieme a mille altri nel bosco; ne nasce un forte virgulto che si nutre di humus e di luce e comincia a crescere e svilupparsi; ma il suo destino sarà di produrre solo piccoli frutti selvatici se non interverrà la mano esperta dell'agricoltore che lo trapianterà dal bosco al frutteto per innestarlo con una talea di buona qualità, potarlo e coltivarlo a dovere in modo che possa divenatre a sua volta un grosso albero e produrre frutti in gran quantità e di ottima qualità..."

Sappiamo tutti che per eccellere in un qualsiasi campo delle attività umane, da quello scentifico, letterario, artistico o imprenditopriale a quello sportivo, occorre avere " talento " cioè quellla particolare vocazione innata per riuscire ad eccellere in una  attività megli che in qualunque altra.   Sappiamo però che il talento di per sè non è sufficiente ad eccellere se non supportato da una adeguata "cultura" cioè dal quell'insieme di  conoscenze e nozioni organicamente legate tra loro che forniscono all'individduo i mezzi per esprimersi.

Potrebbe mai un romanziere, uno scultore, un musicista, uno scienziato produrre un'opera degna di passare alla storia se privo di vocazione, ispirazione, applicazione pratica e assoluta padronanza dei fondamentali delle propria attività che gli permetteranno di esprimersi e trasmettre agli altri il significato della propria opera?
Negli sport di squadra, però, le nozioni teoriche ed i comportamenti del gioco non sono solo riferiti all'attività del singolo ma estese all' interazione con i compagni; il gioco di squadra, infatti, consente di esaltare al massimo le qualità personali del giocatore e la sua capacità di armonizzarsi nel collettivo.
Non occorre essere  dei fanatici del basket per riconoscerne quelle prerogative di dinamismo, libertà espressiva e di integrazione tra individuo e collettivo da questo sport massimamente esaltate, tuttavia,  la cultura del collettivo non è altro che la capacità del giocatore di armonizzare il proprio comportamento individuale al comportamento dei propri compagni per il perseguimento degli obbiettivi comuni.
 

 
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