Basket Italiano

Ad essere sincero, non mi aspettavo un mercato così scoppiettante da parte di Capo d'Orlando, almeno per quel che penso io, che, diciamocelo, conta relativamente poco, se non nulla.

In terra siciliana, finita l'era Perdichizzi, è arrivato coach Romeo Sacchetti, che ha portato con sè il direttore sportivo Vacirca, colleghi lo scorso anno a Castelletto. Il play del quintetto base sarà il Poz (nella foto). Gianmarco, tornato dal freddo della Russia, approda ora nella calda Capo d'Orlando per guidare l'Upea, pardon, Pierrel, alla salvezza o forse qualcosa in più, viste le qualità del resto della squadra. In guardia agirà un'altro fedele di Sacchetti, Drake Diener, tiratore micidiale, non altrettanto in penetrazione. Forse un pò magro fisicamente per la serie A, dovrà abituarsi a sgomitare per uscire dai blocchi, la sua arma migliore. Ala piccola e Ala grande si integrano perfettamente: Tamar Slay, il colpo, è un eccellente realizatore in grado di crearsi un tiro anche in avvicinamento al canestro, sfruttando la sua potenza. Può anche agire da 4 tattico. Candidato a star del torneo. L'ala grande è Charles Wallace, anche lui buon realizzatore, che sa tirare anche da fuori. Buono il suo anno in Germania lo scorso anno. Discreti movmenti spalle a canestro e buon rimbalzista, 6 di media a Bremerhaven. Il pivottone sarà il ritornante Rolando Howell, tra i maggiori artefici della magica stagione in LegA2 tre ani fa. Deludente a Varese, Howell cercherà il riscatto nella squadra che lo ha lanciato. Giocatore atletico, se c'è n'è uno, corre benissimo il campo. Eccellente rimbalzista. Dovrà dimostrare che sa segnare non solo da rimbalzo in attacco, comunque già una buona cosa a questi livelli. A cambiare le guardie ci sarà Colin Falls, diventato italiano, buon tiratore e discreto realizzatore, bel colpo, da italiano. L'altro play è Mazeyka, giovane lituano che può cogliere l'occasione del campionato italiano per farsi vedere. Buonissimo tiratore. Il terzo play, che a me interessa molto, è DeRogatis, autore di 15 punti a partita lo scorso anno al College, anche se di terza fascia. A cambiare Slay c'è Klaudio Ndoja, albanese passaportato italiano, viene dalla B1, dove faceva intorno ai dodici punti a partita. Poi c'è anche Davide Bruttini, giovane talento, che può essere usato in entrambi i ruoli di ala. Sotto canestro il primo cambio dei lunghi è Adam Wojcik, 37 primavere, dal Prokom. Buon realizzatore e rimbalzista, predilige il gioco spalle a canestro, a cui abbina comunque un buon tiro da tre punti. Questa squadra può, anzi deve puntare a qualcosa di più della salvezza, forse parlare di play off è un pò azzardato, ma, penso, che una squadra dev puntare sempre al massimo che può ottenere, quindi penso che i play off, debbano essere un obbiettivo della stagione. Veramente un ottimo mercato.