Creato da Maddalena_e_oltre il 30/04/2013

arrocco

C'è una forza misteriosa nelle cose esteriori [...]. Un attore, per immedesimarsi perfettamente nello spirito del personaggio da rappresentare, deve indossarne il costume.*

giudizi

Post n°56 pubblicato il 06 Dicembre 2013 da Maddalena_e_oltre

Dove sta il confine etico di un giudizio?
Quando la credenza in qualcosa di solidificato nel tempo si rivela inutile e ormai senza senso.
Quanto vale la vendetta che si dichiara in un'assenza, se chi la subisce si ritiene innocente? Può commuoverci chi ha reiterato l'errore e la distanza?
Forse non possiamo essere giudici che di noi stessi. Non ci è permessa alcuna implacabilità, una volta riconosciuta la nostra stessa colpa. Non vi sono assoluzioni che attendono tra le nostre dita. Ogni ricordo può sbiadire nel ritardo di una vita che volge al termine. Non vi è rancore che non si volatilizzi nel perdono di un abbraccio inaspettato.

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Mechanical_Words il 06/12/13 alle 11:35 via WEB

Le norme, nonch� la moralit� che identifica il comportamento nella vita di un uomo, � l'arroganza della nostra stessa civilt�.

Maddalena_e_oltre il 09/12/13 alle 14:47 via WEB

Le norme sono state create per tutelare da quell'istinto sempre latente, quello che fa homo homini lupus. L'uso � sempre a discrezione (purtroppo e per fortuna)

uomosenzaqualita il 06/12/13 alle 11:38 via WEB

O almeno cos� vorremmo che fosse.

Maddalena_e_oltre il 09/12/13 alle 14:47 via WEB

Cerco consolazione, forse.

Lord_Taliesin il 06/12/13 alle 12:35 via WEB

Sono per la separazione e l'indipendenza dei poteri giudiziario ed esecutivo...

Maddalena_e_oltre il 09/12/13 alle 14:48 via WEB

La separazione e l'indipendenza dovrebbero essere una garanzia... dovrebbero...

beside_me il 06/12/13 alle 12:47 via WEB

L'immagine scelta,mi colpisce tanto.

Maddalena_e_oltre il 09/12/13 alle 14:49 via WEB

Ci ho messo un po' a sceglierla... nelle immagini spesso metto la cifra del riferimento privato a quel che scrivo.

korov_ev il 06/12/13 alle 12:54 via WEB

S�, madame, non si pu� essere giudici che di se stessi, questa � una realt� che credo incontrovertibile.
Lei pone domande sulle quali si potrebbero aprire una miriade di "se" e di "ma"; migliaia di "distinguo" in un dibattito senza fine.
E' colpevole chi fa la cosa sbagliata credendo di essere nel giusto?
Ed � colpevole chi si difende da quell'errore?
Nella povert� di una vita che muore inconsapevole del male fatto il perdono � l'unica cosa sensata, ma si faccia anche attenzione a non prendere per vendetta una distanza che fino a quel momento � stata solo legittima difesa.
Buon finesettimana, madame.
K.

Maddalena_e_oltre il 09/12/13 alle 14:52 via WEB

I distinguo sono quelli che mi metterebbero in difficolt� se io fossi un legislatore. Fortunatamente non lo sono. Tendo sempre a credere che il male che impartiamo valga doppio rispetto a quello che evitiamo per la nostra legittima difesa. Forse anche questa � una forma di presunzione in fondo. (Buon inizio settimana, Monsieur K.)

korov_ev il 09/12/13 alle 18:21 via WEB

Dipende, madame, dipende.
Sa, non voglio assolvere nessuno, tanto meno me stesso, dal male fatto. Porto le mie croci come tutti, ma so per esperienza che a volte evitare il male � "un male necessario".

olrac.7 il 06/12/13 alle 13:22 via WEB

la grandezza di un uomo sta nel saper giudicare solo se stessi...!!

Maddalena_e_oltre il 09/12/13 alle 14:52 via WEB

In effetti � bene evitare di aver come dito pi� lungo l'indice... :)

a.bassa.voce il 06/12/13 alle 15:54 via WEB

Purtroppo la maggior parte degli esseri umani punta dito contro l'altro. Guardarsi allo specchio e raccontarsi la verit� fa male. Meglio assolversi.

Maddalena_e_oltre il 09/12/13 alle 14:54 via WEB

Credo non vi siano alternative: � l'intrinseca natura di ognuno a stabilire se sar� giudice o condannato. L'autoassoluzione � una pratica conveniente comunque e pare molto diffusa, forse pi� dell'autoerotismo :)

sgianpol1962 il 12/12/13 alle 10:30 via WEB

Non dell'adolescenza, Madame, non dell'adolescenza.

sgianpol1962 il 12/12/13 alle 10:33 via WEB

Era "nell'adolescenza". Sto swype non si fa mai i fatti suoi.

Maddalena_e_oltre il 18/12/13 alle 08:58 via WEB

Ci sono adolescenze che durano una vita, Monsieur.

lussert il 06/12/13 alle 17:17 via WEB

Alla prima domanda risponderei: quando il giudizio si trasforma in pregiudizio, ovvero quando la legge non � pi� uguale per tutti. Ma non credo che tu ti riferissi a questo. Per le successive domande ti chiederei quelle di riserva :) E per concludere credo che anche essere giudici di noi stessi sia un'impresa, spesso siamo pi� implacabili proprio con noi stessi, o all'estremo opposto autoassolutori.

Maddalena_e_oltre il 09/12/13 alle 14:56 via WEB

Per� � un distinguo che aiuta il pensiero. Non condanno il giudizio in assoluto, a volte lo ritengo necessario. Il pregiudizio invece � nefasto (tanto quanto umano). L'equilibrio nel "valutarci" pare sia il pi� precario dunque?

plane_B il 06/12/13 alle 18:41 via WEB

Un abbraccio inaspettato e sincero , allora vale.

Maddalena_e_oltre il 09/12/13 alle 14:57 via WEB

Probabilmente � una banalit�, ma viverla fa un effetto diverso che sentirla raccontare. S�, vale.

street.hassle il 09/12/13 alle 12:10 via WEB

Alla fine siamo i peggiori Giudici di noi stessi.

Maddalena_e_oltre il 09/12/13 alle 14:57 via WEB

Troppo severi o troppo permissivi. Oh, yes!

lattepiu1977 il 10/12/13 alle 13:08 via WEB

Mi piacerebbe poter verificare se l'ultima affermazione "funziona".... Z

Maddalena_e_oltre il 18/12/13 alle 08:59 via WEB

Credo sia una fortuna quando capita la possibilit� di "toccarlo con mano"... te lo auguro :)

Ignava il 11/12/13 alle 18:17 via WEB

molti le chiamano "opinioni", giocano sul significato delle parole per elevarsi a non giudici. � la categoria peggiore, a mio avviso.

Maddalena_e_oltre il 18/12/13 alle 09:01 via WEB

Alcuni sono maghi delle parole: riescono a cucire abiti che mascherano le vere intenzioni, per blandire a proprio vantaggio eventi e persone. (Anche a me non piacciono i giudici che millantano di non esserlo)

salvogiuffrida1960 il 06/01/14 alle 08:57 via WEB

�L'illusione fondamentale dell'umanit� consiste nel supporre che io sono qui e tu sei l셔 ( Niroshi )�
Se solo riuscissimo a vedere dentro di noi, il candido ed il mostro che abbiamo a corredo, forse avremmo un etica �utile��

Maddalena_e_oltre il 06/01/14 alle 15:56 via WEB

Se riuscissimo a vedere dentro di noi e dentro l'altro, vedendo nell'altro la stessa anima che ci appartiene e ci distingue da un pezzo di carne... ecco allora avremmo un'etica! Non so come ma mi � sempre sembrato che etica e utopia si somiglino...

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