Creato da Maddalena_e_oltre il 30/04/2013
C'è una forza misteriosa nelle cose esteriori [...]. Un attore, per immedesimarsi perfettamente nello spirito del personaggio da rappresentare, deve indossarne il costume.*
 

 

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dispersioni (fallen angel)

Post n°75 pubblicato il 12 Marzo 2014 da Maddalena_e_oltre

 

C'era una volta un castello che dominava una valle amena e soleggiata, dove l'armonia poggiava delicata sopra le cose.
Un giorno, un principe illuminato vide nel castello i segni del tempo e la pesantezza greve delle sue pietre. Così decise di costruire una torre sul lato nord, a seguire il vento, con pietre luccicanti di quarzo e ridenti. Quella torre era in realtà un ponte segreto tra mondi, quello austero di regole fatte da uomini e dei e quello sconfinato dei sogni e del possibile. Ogni giorno il principe scendeva per quella torre, che glielo consentissero le sue gambe o le sue fantasie.
Un giorno quel principe, colmo delle discese fatte, decise di riposare gli occhi e il cuore, preparando un ultimo viaggio da cui tornare nuovo di zecca, leggero come piuma nell'aria.
Così il castello languì un poco, come languono le pietre che hanno l'instancabile memoria di mille e mille più passi. La torre rimase inerte, non fu più ponte, ma solo cimelio sconsolato di possibilità incrociate e abortite.

Un giorno giunsero al castello nuovi principi. Si riaprirono sale e danze e il trono fu lustrato come mai prima (all'antico principe non piaceva sedervicisi). Si fecero erigere scale, siepi, steccati. Si etichettarono i fiori e si tolse impalpabilità a nuvole e vento. Ogni cosa avrebbe dovuto inchinarsi al nuovo potere. L'armonia sbiadiva affranta sui prati verdi. I principi a consiglio, discutevano, progettavano e pensarono che la torre color dell'argento fosse un'inutile torre che non conduceva in nessun posto e che avrebbero potuto riempire il buco lasciato, una volta demolita, con pietre e catene.

La torre gemette quando il primo colpo di mazza ne minò le fondamenta.
Dall'altra parte del suo viaggio, l'antico principe sorrise amaro. Non si voleva ricordarlo. Poi l'amarezza scomparve: era libero dal ricordo di chi non contava per lui più nulla. Il suo ponte era salvo, altrove, con l'emblema di una torre d'argento abbattuta.

 

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Commenti al Post:
comelunadinonsolopol
comelunadinonsolopol il 12/03/14 alle 21:43 via WEB
bel post
 
 
Maddalena_e_oltre
Maddalena_e_oltre il 17/03/14 alle 17:28 via WEB
grazie :)
 
salvogiuffrida1960
salvogiuffrida1960 il 12/03/14 alle 22:55 via WEB
Mistico e allegorico.
Mi è piaciuto davvero tanto.
 
 
Maddalena_e_oltre
Maddalena_e_oltre il 17/03/14 alle 17:29 via WEB
Ne sono contenta :) E' il mio modo di comprendere i fatti, trasfigurarli.
 
OmbreDiParole
OmbreDiParole il 13/03/14 alle 16:36 via WEB
Ho riletto due volte questa fiaba. Probabilmente esistono diverse chiavi di lettura anche per quanto riguarda questo genere di narrazione; fatto sta che, per come ho interpretato io, l'antico principe ne esce sotto una luce assolutamente negativa.
 
 
Maddalena_e_oltre
Maddalena_e_oltre il 17/03/14 alle 17:31 via WEB
Sì, ODP. Esistono diverse chiavi, ognuna impugnata dalle esperienze vissute. Per me l'antico principe invece era il buono e il sognatore, lontano dalla pratica interessata dei nuovi principi. Ma il bello del valzer delle parole. è che tutti possono scegliere il proprio ritmo :)
 
street.hassle
street.hassle il 13/03/14 alle 17:44 via WEB
Forse non aveva più bisogno di una Torre. Era diventato un Castello.
 
 
Maddalena_e_oltre
Maddalena_e_oltre il 17/03/14 alle 17:33 via WEB
Assolutamente sì. Hai scritto in due frasi quel che io ci ho messo un intero post a dire! :))
 
Epsilon_Revenge
Epsilon_Revenge il 14/03/14 alle 13:23 via WEB
Non c'è terreno, non c'è una base solida possibile dove poggiare questo scritto. E' magistralmente sospeso e surreale. Chissà... Forse Dalì o magari più Magritte... Senza perdersi negli accostamenti direi ineccepibilmente tuo. Bello, bello davvero.
 
 
Maddalena_e_oltre
Maddalena_e_oltre il 17/03/14 alle 17:38 via WEB
Hai ragione, non poggia su nulla... sospeso come quella famosa spada di Damocle :)) (intanto sono arrossita, confesso)
 
Lobarkaine
Lobarkaine il 16/03/14 alle 00:01 via WEB
Quando si perdono i legami di cui non si ha bisogno, si contempla dall'alto e si comprende di essere finalmente liberi. Non è nelle pietre, nei progetti e negli steccati che l'anima e l'intelletto possono trovare la propria serenità. Apprezzo e sorrido.-)))))
 
 
Maddalena_e_oltre
Maddalena_e_oltre il 17/03/14 alle 17:39 via WEB
E poi dicono che scrivo in modo criptico! Perfettamente centrata la "morale" della favoletta. Grazie :))
 
suzuribako
suzuribako il 21/03/14 alle 16:18 via WEB
Irraggiungibile, nel suo... arrocco, dalla Regina Bianca... ;)
 
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