arrocco

La pelle ha una memoria di ferro! Buona serata!^_^

La pelle conserva molti segni, ma ne dimentica tanti altri. Grazie :)

...La mia pelle , ha una memoria di ferro, è tutta scritta indelebilmente e racconta a me o a chi vuole ascoltare la storia d'una vita .... Storia , come tante o come poche ma storia dove ci sono ancora poche pagine da scrivere , poi ... poi resteranno 21 grammi vaganti ..... ! Un saluto !

Mi piace l'idea di una pelle che ci somigli, che racconti ciò che siamo stati e siamo, un abito che faccia il monaco insomma... è solo che a volte fatico a trovare questa somiglianza, più ancora, identità, tra pelle e anima. (Dev'essere un bell'etere quello pieno di 21 grammi vaganti... ricambio il saluto :))

Ho visto il film,mi pare che fosse della Cavani...La pelle è quel diaframma tra noi e il mondo,quel rivestimento che fa sì che sia gradevole all'occhio e quindi al nostro senso estetico.Privi di essa saremmo dolorosamente nudi ed esposti ancor più alle ingiurie.Quindi perchè non lottare per salvarla?.............Splendida serata............W..........

La suggestione partiva dal libro di Malaparte. In un quadro che vedeva la pelle come puro "involucro", staccato dall'anima intesa come parte più pura dell'uomo. Salvare la pelle implicava il deragliare dalla "coscienza" per un crudo e semplice bisogno che pur di essere soddisfatto ignorava ogni richiamo alla più alta natura umana. Auguro un'altrettanto splendida serata, grazie :)

Vivere d'Animali, Morire da Uomini?

Dici possa essere già qualcosa, Street? E che il traguardo sia vivere e morire da Uomini?

L'uomo è un brano di cervello sopra una scintilla che brucia la pelle.

Madame, con la stessa disinvoltura di una scimmia del Borneo lei mi salta da un estremo ad un altro lontano anni luce: o figa super siliconata o amazzone alla brace. Come dire:“Meglio un giorno da leone che cento da pecora!”
Ma perché voi donne siete sempre così radicali?
Non potreste fare, che so, cinquanta giorni da orsacchiotto, come diceva il buon vecchio Troisi? :-)
Sa, seppure io li ammiri quando riescono a mantenersi tali, non amo particolarmente i duri e puri alla Malaparte.
Vero è, che non sopporto chi fa della propria “prostituzione” un modus vivendi, ma riesco a capire perfettamente colui che, senza mezzi, dà via anche il culo per salvare la pelle: ci sono tempi e luoghi, madame, dove tra esistere e resistere la differenza è soltanto una… consonante.

Vede io sono per le associazioni "guizzanti", funziona così la mia immaginazione e il pensiero le corre dietro :) Credo che 50 giorni da orsacchiotto sarebbero una buona meta, tutto sommato, è solo che appunto l'orsacchiotto è orsacchiott-O. Credo che la differenza la faccia la necessità. A Volterra, come in guerra, non vi sono alternative al prostituirsi per salvare la pelle... ma se non vi sono alternative, non sarà mai solo la pelle in gioco perchè la pelle in quel caso è semplicemente lo strato superficiale dell'anima. E' il divario intervenuto tra pelle e anima, quel che viene condannato, la malattia moderna della maschera, mistificazione dell'apparire a cui non corrisponde sostanza. E naturalmente dobbiamo intenderci sul concetto di maschera, nella sua accezione negativa è inteso il pensiero precedente, non in quella del gioco e della conoscenza. Perchè sono d'accordo con lei, in certi luoghi quella "r" si perde, come fosse pronunciata nel vento da un demiurgo dall'accento francese.

Ma madame, la scissione tra pelle e anima, a volte, è necessaria per potersi abbassare a certi livelli. L'anima è aristocratica: non permetterebbe mai di dar via il culo.
P.S. Se cita il manicomio di Volterra in questa sua risposta e associandolo ad una tale idea, vuol dire che ha capito esattamente quali sono le strane commistioni che noto a volte tra alcuni dei suoi post, allora perché me ne domanda, nel post successivo?
Sa, madame, io studio e ricerco per amor della scienza, ma più che il tempo passa l'animo femminile si fa d'ombra e s'ingarbuglia la matassa, mi creda.

Credo di poterle dire con esperienza che l'anima può sporcarsi più della pelle... e non basta un bagno caldo. p.s. lo domando perchè da sempre non provo mai la certezza di comprendere "esattamente" quel che mi si dice. (Forse non vale la pena sgarbugliare la matassa, forse si troverebbe nulla)