Creato da Maddalena_e_oltre il 30/04/2013
C'è una forza misteriosa nelle cose esteriori [...]. Un attore, per immedesimarsi perfettamente nello spirito del personaggio da rappresentare, deve indossarne il costume.*
 

 

« Pollicinosottrazioni »

Il solista*

Post n°98 pubblicato il 14 Luglio 2014 da Maddalena_e_oltre


 

Ti ho trovato seguendo il suono di due corde superstiti. Un Orfeo di solitudine e di stracci. Spingi la tua casa di fil di ferro su ruote sbilenche in travestimenti sempre nuovi, a seminare passi. La vuoi quella donna di legno e la sinuosa linea bruna dei suoi fianchi? Il totem di Ludovico Van (lo stesso di altre follie, quelle del drugo Alex): la voce di Dio? Chiudi gli occhi in estasi mentre nelle palpebre scorre un caleidoscopio di mille colori. E' bellezza la musica. Insostenibile. O forse insostenibile è la vita senza bellezza.
Le tue dita agili sull'archetto e il tuo volto dipinto di bianco. Con che voce ti parla la follia? In quel brillìo di felicità quando la città urge alle tue spalle. Quella è la voce di Dio. La tua paura è nel silenzio di stanze estranee, vuote da riempire, allora si assiepano le voci e i mormorii si compongono in un turbine caotico e vertiginoso che sprofonda nella tua testa.
Fammi vedere il tuo sorriso bianco mentre cerchi le corde, quelle quattro corde che si staccano dal ponticello, e parlami con quella voce che tacita le belve.

( * )

 

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Commenti al Post:
suzuribako
suzuribako il 14/07/14 alle 16:46 via WEB
... Sono arrivato a vederne solo il finale, forse un po' scontato, ma ho capito di aver perso qualcosa di... estremamente delicato. ... Grazie, di avermene reso la bellezza. ;)
 
 
Maddalena_e_oltre
Maddalena_e_oltre il 15/07/14 alle 08:32 via WEB
Sì Suzuribako, alcune cose erano un po' scontate (e forse è il rischio nel parlare, comunque, dal di fuori)... però... però... però c'era qualcosa che arrivava. (grazie a te, come sempre)
 
Risposami
Risposami il 16/07/14 alle 00:37 via WEB
Quelle corde posseggono i silenzi di tutte le parole.
 
 
Maddalena_e_oltre
Maddalena_e_oltre il 20/07/14 alle 23:30 via WEB
Come un piccolo universo racchiuso.
 
korov_ev
korov_ev il 18/07/14 alle 00:04 via WEB
Che differenza c’è tra un caleidoscopio colorato e un gonna di donna che gira ad un ballo? Che differenza c’è tra una stanza chiusa e un campo recintato, coltivato, asservito? Che differenza c’è tra un ritaglio di periferia e una zolla di terra incolta?

Sentivo la mia terra vibrare di suoni, era il mio cuore,
e allora perché coltivarla ancora? Come pensarla migliore?


La musica è un linguaggio che va oltre ogni forma, parola, colore; è "l'arte delle arti", e non è difficile capirne il perché: la musica crea!
E qualunque sia il viaggio che essa regala o la paura che scaccia lontano o il miraggio che propone, l’anima della musica è una soltanto: libertà.
 
 
Maddalena_e_oltre
Maddalena_e_oltre il 20/07/14 alle 23:32 via WEB
Sì, come il suonatore Jones... chissà qual è la cifra del legame sotterraneo che unisce la musica, la libertà e la follia.
 
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