l'anima spiata
La realtà dell'altro non è in ciò che egli ti rivela, ma in ciò che non può rivelarti. Perciò, se vuoi capire l'altro, non ascoltare ciò che egli ti dice, ma piuttosto a ciò che egli non dice. (Kahlil Gibran)
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Post N° 194
Amanti Cosa mai sarà di noi, sospesi nel tempo che ci è concesso di vivere insieme….e divisi da una realtà che ci incatena. Che sarà delle nostre mani che brancolano nella nebbia densa di questo futuro incerto e che sarà dei nostri respiri, sospesi nell’aria fredda che ci circonda. Che sarà del nostro inquieto tormento…che sarà delle nostre anime in fermento, che sarà delle tue poesie irriverenti e della mia voglia tremenda…dei tuoi spasmi profondi…e della follia che m’infondi. Che sarà di noi quando ci saremo persi, che sarà del nostro inferno caldo e dei desideri perversi. Che ne sarà delle parole scritte, dei momenti di quiete e delle bufere maledette…quando il vento del nord spezza i legami più stretti… Rapisce le foglie in rosso di questo autunno infinito e le abbandona per sempre nell’angolo apposto… dove ogni palpito sembra sopito, dove ogni speranza è un paradosso. Non posso credere a quanto sia dura questa condanna solo per aver stretto una mano nel vuoto mentre il mondo intorno andava in sfacelo e l’agonia che ci unisce diventa veleno…diventa un cappio attorno alla gola…diventa un miraggio che ci consola, due corpi uniti uno sull’altro…nessuno è più perfido nessuno è più scaltro. Che sarà di noi dei nostri lamenti tra le lenzuola sudate e i sapori indecenti…e tu che mi guardi sul letto a carponi, la schiena incurvata e lo sguardo perso, il piacere che a volte è così diverso e ti riempie la carne in modo violento, si spinge più a fondo sempre più dentro…finché la tua voce si fa suadente, finché la voce si fa tremante e come d’incanto chiudi le gambe e mi stringi forte in una morsa…mi stringi forte e non mi lasci più andare…e ti sento morire, ti sento pregare, ti sento fuggire e pi ritornare nella trama infida di questo assurdo mare che ci trascina contro corrente, ci ruba l’anima e la mostra alla gente affinché capisca che non c’è storia che può essere strappata dalla memoria, che possa svanire all’improvviso, che possa crescere tanto…per poi sparire. Che sarà di noi fuori da questa stanza, quando l’alchimia che ci unisce colma ogni distanza quando mi sfuggi perché il tempo è scaduto e io mi aggrappo col cuore a quello che ho vissuto…all’ultimo bacio dato di nascosto, dietro le auto nell’ombra…dentro la notte amica…dentro un ultimo respiro che ti lascia addosso un senso di angoscia a più non posso…un vuoto immenso che la vita non riempie…perché la vita a volte…non ha proprio senso. Cosa mai sarà di noi sull’orlo della sconfitta, io seduto di fronte e tu che mi guardi zitta…mi divori con gli occhi e io ti vorrei sbranare… senza patemi, senza dolore…chi sa quante volte ti avrò chiamata…Amore, chissà quante volte tra passato e presente. Mi viene un sospetto…e se invece fosse per sempre? (tratto da Abel Wakaa) |
Inviato da: reddycuori
il 16/02/2008 alle 12:02
Inviato da: archetypon
il 28/01/2008 alle 09:19
Inviato da: inattesadi
il 27/01/2008 alle 15:52
Inviato da: earth4
il 26/01/2008 alle 09:08
Inviato da: preshi
il 26/01/2008 alle 08:48