Creato da sarabanda5 il 12/07/2006

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Post N° 33

Post n°33 pubblicato il 10 Settembre 2006 da sarabanda5

La Regione Puglia ha approvato nel 2003 la legge regionale di riordino del
sistema integrato di interventi e servizi sociali L.R. n. 17/03, recependo solo in
parte i principi nazionali in materia di programmazione, autorizzazione e
accreditamento, livelli essenziali delle prestazioni. È invece del 2004 la
normativa di riordino delle IPAB e di disciplina delle aziende pubbliche di servizi
alla persona (L.R. n. 15/04), nonché la legge che disciplina gli interventi in
favore delle famiglie (L.R. n. 5/04). Va registrato, tuttavia, il lavoro già svolto in
questi mesi per la stesura di un Disegno di legge organico per la “Disciplina del
sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali per la dignità ed il
benessere delle persone e delle famiglie”) che supererà le L.R. n. 17/209093 e
n. 5/2004, rendendo più pieno il recepimento del quadro dei principi della L. n.
328/2000, innovando i percorsi attuativi e il quadro di competenze dei diversi
livelli istituzionali di governo, ma introducendo anche la piena integrazione delle
politiche sociali con le politiche sociosanitarie, con le politiche per
l’immigrazione e con le politiche per il contrasto delle nuove povertà.

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Commenti al Post:
sarabanda5
sarabanda5 il 10/09/06 alle 19:02 via WEB
La Regione Puglia ha individuato nel Piano Regionale delle Politiche Sociali quali priorità strategiche: il sostegno e la valorizzazione piena del ruolo delle famiglie, con uno straordinario investimento per la costruzione della rete dei servizi domiciliari, anche sociosanitari, e con il potenziamento delle diverse forme di aiuto e di sostegno alla famiglia ed alla persona, e l’inclusione sociale e il riconoscimento pieno dei diritti di cittadinanza, promovendo la costruzione di un sistema per l’accessibilità su base universalistica alla rete dei servizi, e promovendo politiche per la rimozione del disagio e per il contrasto alle nuove povertà.
 
 
sarabanda5
sarabanda5 il 10/09/06 alle 19:06 via WEB
La Regione Puglia, con l’approvazione della L.R. n. 17/03 “Sistema integrato d’interventi e servizi sociali in Puglia”, dopo aver caratterizzato l’universalità del sistema integrato di interventi e servizi sociali ed avere attribuito priorità di accesso al sistema dei servizi a tutti i soggetti con fragilità sociale, ha inteso, nel rispetto delle determinazioni dello Stato, fissare i livelli delle prestazioni che devono essere assicurati dal Piano di Zona per ogni ambito territoriale, tenuto conto delle risorse finanziarie destinate al finanziamento del sistema integrato. La L.R. n. 17/2003 rende cogenti i principi introdotti dalla L. n. 328/00 sul territorio pugliese attribuendo al Piano Sociale Regionale (art. 8, comma 2, lett.d) il compito di definire i livelli essenziali delle prestazioni sociali erogabili sotto forma di beni e servizi in conformità dell’art. 22 della L. n. 328/00, e comunque in modo di assicurare, per ogni ambito territoriale i seguenti servizi essenziali: 􀁸 il servizio sociale professionale; 􀁸 il servizio di segretariato sociale per l’informazione e la consulenza ai cittadini; 􀁸 il servizio di pronto intervento sociale per le situazioni di emergenza; 􀁸 il servizio di assistenza domiciliare per soggetti e nuclei familiari con fragilità sociali e il servizio di assistenza domiciliare integrata per le prestazioni di cura domiciliari sociali e sanitarie integrate; 􀁸 le strutture residenziali e semiresidenziali per soggetti con fragilità sociali; 􀁸 i centri di accoglienza residenziali o diurni a carattere comunitario. Detta previsione è stata declinata nel regolamento di attuazione della L.R. n. 17/2003, attualmente in corso di approvazione della Giunta Regionale. Il regolamento, partendo dall’esigenza di definire i servizi e le prestazioni allo scopo di disciplinare le norme per il rilascio dell’autorizzazione al funzionamento, ha predisposto un vero e proprio nomenclatore delle strutture e dei servizi operanti nel territorio pugliese in cui, oltre alla descrizione della tipologia di prestazioni erogate, vengono individuati anche i requisiti strutturali, organizzativi e funzionali indispensabili per il legittimo esercizio dell’attività. Il nomenclatore dei servizi sociali anche in Puglia è stato raccordato con gli strumenti di monitoraggio dell’offerta dei servizi (set d’indicatori di realizzazione e di risultato, schede di rilevazione) e con gli strumenti di rilevazione della spesa sociale. Contestualmente alla approvazione nell’agosto 2004 del Piano Regionale delle Politiche Sociali, la Regione Puglia riconosceva, inoltre, i livelli esenziali delle prestazioni ad elevata integrazione sociosanitaria, enfatizzando la priorità per Comuni e ASL chiamati a definire i relativi accordi, per l’assistenza domiciliare integrata, quale condizione necessaria per poter procedere nella programmazione degli ulteriori LEA, con la conseguente appropriata allocazione delle risorse finanziarie.
 
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