Tu non sei qui nei miei vaneggi Nemmeno sul tovagliolo di vetro opaco Tu non sei colore della mia lama umida Nemmeno del suo rossetto d’inchiostro Tu non sei la macchia di sangue di questo morbido collo offerto Tu sei troppe certezze incerte scritte su fogli di propositi, emigrate a morsi sino ad ingozzarsi.
lungo i viali della notte ci sono marciapiedi di grida che camminano nel sonno ci sono strade infestate dalla tenebra e dentro il nero incubo candele spente o occhi accesi che cercano una fiamma per scaldare o scordare il gusto di sangue e ruggine appassito sul filo della lama o sul filo appeso all'ago che…
il tuo corpo č arma che infila la sua carne nel battito di ali infernali che ti ho regalato.la lama taglia il respiro regalando all'esperimento sensazioni intense nel sangue disperso.trema l'attimo mentre muore un'altra stella uccisa dalla mia tenebra che ti ho strappato dagli occhi.
le Tue palpebreimmerse nella pece del mio Respiroabbandonano orme in me.Adoro quando la tua Manostrappa i miei tessuti vitalilasciando Solamentesangue nel BUIO.
nascosto nel tuo ultimo sorriso un bacio d'addio cucito con filo spinato alle labbra di melograno stilla gocce di sanguesulla lama affamata che vaga cercando cibo fra i cocci di persone di questa omelia.
questo cielo ha denti affamati che mordono il tuo respiro e stracciano i pensieri ho nascosto sotto la notte il mio buio migliore, ma questa luna codarda ha bucato il velo di nebbia e le ombre carnivore hanno dilaniato ciň che rimaneva della tua paura lasciando solo tracce di memoria e residui sulla lama.
il tuo corpo č arma che infila la sua carne nel battito che ali infernali ti hanno regalato.la lama taglia il respiro sporcando l'esperimento di sensazioni intense sono sangue disperso.trema l'attimo mentre muore un'altra notte uccisa dalla luce che hai intrappolato negli occhi.
lame morbida di voglia scivolano ghiotte nella carne armi bramose di tagli attendono fiduciose che la pena infili il suo filo nel respiro brividi che muoiono nell’attimo..
sono tenebre le mie sculture,sono creta nera che si plasma nel buio,sono cera e polveremodellate da lacrime e sangue,sono urla di silenzi che sprofondano nella notte,sono lacci e corde annodate alla mia anima.
vertigine č questa ipnotica lama che tuona fra le pareti della tua anima come una dolce melodia che invade e sviene l’abito che vuole consolare mentre si corrode di buio la carne. vertigine č questo sangue nero che cola dalle pareti del mio corpo come catrame liquido che brucia e ricopre la pelle che deve consolare mentre si disperde…