Elogio della follia

An inconvenient truth


Come sempre tocca alla FOLLIA proporre temi e dibattiti di un certo spessore e se x voi questo "tema" è di poco conto...allora non entrate mai più nel mio tempio.Ve lo ricordate Al Gore?Si proprio lui, proprio il tipo che nel 2000 ha cercato di contrastare l'attuale Presidente degli U.S.A. ( il guerrafondaio).Ebbene Al Gore ha realizzato un documentario molto interessante che vuole mostrare, sulla base di ricerche scientifiche, i rischi del riscaldamento globale provocato dall’emissione di diossido di carbonio e di altri gas che provocano l’effetto serra. Questo film si basa dunque su una serie di serate, a metà tra conferenza scientifica di divulgazione e spettacolo, che Al Gore ha tenuto in tutto il mondo dopo la sconfitta alla corsa per la Casa Bianca nel 2000. Come lo stesso Gore scherzosamente si autodefinisce il protagonista di Una scomoda verità è quindi “l’ex futuro presidente degli Stati Uniti”, un uomo che nonostante la controversa mancata elezione, ha trovato un modo tutto personale per battersi per quello in cui crede da decenni. Gore infatti ha appreso del problema del surriscaldamento globale già alla fine degli anni ’60 e dalla sua elezione alla Camera dei Rappresentanti negli anni ’70 si è impegnato per la sensibilizzazione delle forze politiche e dell’opinione pubblica a tale riguardo. Come vicepresidente ha preso parte alle negoziazioni per il protocollo di Kyoto del 1997, che com’è noto non è stato ratificato da due paesi: Stati Uniti ed Australia. Il documentario di Guggenheim ha quindi una forte impronta biografica sulla figura di Gore e spesso indugia (anche se brevemente) su alcune questioni anche molto personali e su dolori familiari passati e recenti. Da un punto di vista narrativo questi frammenti integrano le apparizioni pubbliche di Gore, e aiutano a tratteggiare un ritratto completo e profondamente umano. Le sue conferenze mostrano dati persuasivi sulle trasformazioni che il riscaldamento globale ha provocato sul nostro pianeta nel ventesimo secolo, dimostrando come un’azione concreta diretta all’inversione di questa tendenza apparentemente inarrestabile sia soprattutto un “imperativo morale”. Non si tratta però solo di predizioni apocalittiche. Il discorso di Gore, molto organizzato ed incalzante nelle argomentazioni, lascia spazio all’ironia e alla speranza, pur sottolineando l’urgenza della situazione. Quello che è davvero importante è che chiunque può adottare comportamenti virtuosi per la diminuzione dell’emissione di diossido di carbonio, e nei titoli di coda vengono mostrate una serie di regole d’oro con tanto di quantitativi di Co2 risparmiati da ogni “buona abitudine”. Sfortunatamente nell’edizione italiana non sono stati inseriti dei sottotitoli in questa sezione, per cui se nei cinema verranno distribuiti dei volantini leggeteli e conservateli, o in alternativa visitate il sito ufficiale del film. Una scomoda verità è il primo documentario “carbon-neutral”, le emissioni di Co2 sono state cioè controbilanciate da appropriate misure a carattere ambientale (il primo film in assoluto ad avere questa caratteristica è stato “The day after tomorrow”).Forse con un uomo così al governo......Clicca qui x vedere il trailer