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Post n°133 pubblicato il 10 Dicembre 2019 da jonwoo1998
Ho letto qualche giorno fa sul “Foglio” online, un articolo di Giampiero Mughini in cui parlando del libro di Gotor (ottimo e bravo storico) uscito di recente dedicato alla Storia d’Italia, si sofferma su alcune frasi tratte da “Io se fossi Dio” di Gaber che l’autore inserisce nel proprio lavoro. Prendendo quelle frasi di attacco violentissimo alla DC e ad Aldo Moro (il disco è del 1980, quindi davvero una bomba atomica. E infatti fu sequestrato con polemiche durissime) Mughini rimpiange il tempo che fu dicendo in sostanza: “ad averne”. Il che potrebbe anche andare bene, oggettivamente. Ma la questione è un’altra e mi vorrei soffermare sui alcune questioni relative al declivio anacronistico presente in tanti interventi “in memoria” della c.d “prima” repubblica, spesso scritti (ma non è il caso di Mughini) da chi in quegli anni non era ancora nato. 1) in quel periodo storico la considerazione dei trent'anni di malgoverno DC era un refrain comune in tutta la sinistra (tanto che Moretti sfotte questo luogo comune nel suo Ecce Bombo, nella meravigliosa scena dell'esame di maturità); 2) il sentimento diffuso a fine anni '70 del 900 era quello di uno stato allo sfascio, corrotto e senza rimedio, tale sentimento è ben analizzato dalla recente e bellissima biografia Di Moro realizzata da Mastrogregori; 3) Aldo Moro veniva considerato soporifero nelle comuni discussioni e anche personaggi come Enzo Tortora affermavano che "spacciava il fumo per pensiero"; 4) lo stesso Presidente Pertini, eletto proprio per cercare di rimediare al punto più basso toccato dalla Repubblica italiana (questo è quello che si pensava all’epoca) venne sottoposto a durissime critiche per il suo comportamente ecessivamente informale e…...populista;
Riappacificazione che nascondeva in realtà sentimenti assai diversi. Si tratta di un anacronismo che inficia la comprensione di quello che è accaduto. Ma non solo, inficia anche la possibilità di vedere il presente rimandano ad un’epoca (che come tutte le epoche passate non potrà più tornare) che, per chi la visse, non era per nulla dorata. Compito dello storico è certo quello di analizzare le derive e i risultati di determinate scelte e decisioni politiche (e Gotor lo fa). Ma non può essere certo quello di mettere i pensieri di oggi sul passato, su quel passato stesso. Mughini invece credo cha ami ricordare un tempo in cui era giovane e, anche lui, gridava contro i “trenta anni di cancrena italiana”. |
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